~Doppie~

Un bambino di circa sette anni dai capelli castani scuro, liberi finalmente dalla spessa fascia arancio che portava sempre sulla fronte, cercava di riscrivere correttamente la parola scritta a lettere cubitali in rosso dalla maestra.
Il piccolo non riusciva proprio a concentrarsi e il bimbo affianco a lui era esasperato.
Questo si spostò il ciuffetto turchese dagli occhi castano chiaro, sbuffando irritato dalla poca attenzione del suo interlocutore sul compito da svolgere.
-Mamo-chan! Vuoi finire sì o no?!
Sbottò il turchese dalla folta capigliatura raccolta in un'alta coda; l'altro alzò di scatto la testa dal tavolo dove, fino poco fa, dormiva beato.
-Eh?
Kazemaru sbattè violentemente la matita sul tavolo, a pochi centimetri dal volto di Endou che si raddrizzò spaventato dalla reazione dell'amico.
-Se non finisci i compiti anche tu non possiamo giocare! Dai!
Detto questo si imbronciò, mettendosi a braccia conserte e guardandolo negli occhi.
Mamoru assunse un'espressione tra il triste e il confuso, non aveva mai visto così il suo migliore amico, almeno fino ad ora.
-Ma non ci riesco!
Il turchese spostò la testa di lato; guardò i vari tentativi cancellati sul quadernino con forza dal castano.
Nel completo silenzio prese la penna blu dalla mano dell'altro e iniziò a scrivere una frase su un foglietto strappato chissà dove.
-Inizia da questo, poi pian piano vedi che ci riuscirai!-
Il castano lo guardo per pochi secondi e sorrise provando a riscrivere la parola "Casa". Ovviamente ci riuscì.
-Bene, adesso una più difficile!- 
Scrissè velocemente -per un bambino della sua età- la parola "Cassa".
-Ma è la stessa cosa ...
-No, Mamo-chan. Ha due 's', casa ne ha solo una. Ha un significato diverso.
-Ah, giusto ...
Provò e riprovò ma l'unica cosa che riuscì a scrivere era la parola 'Casa' più volte.
-Mamo-chan ... Le doppie non sono il tuo forte ...
Finita la frase iniziò a ridere con una mano sulla bocca mente l'altro assumeva un'espressione buffa, da finto offeso, iniziando a ridere anche lui, più sguaiatamente, dopo l'altroi.
-Hai ragione, ma ci riuscirò!
Deciso alzò il braccio destro in aria guardando il soffitto della sua modesta casetta dalle pareti bianco latte.
Il turchese fece un mezzo sorriso convinto che certamente un giorno ci sarebbe riuscito, anche se lontano. Però Ichirouta Kazemaru non aveva tutta la pazienza del mondo, sarà meglio per lui che quel giorno arrivi il prima possibile.
Mamoru Endou non era un tipo che si arrendeva facilmente.
E questo lo spaventava terribilmente.



--Angolino Di Reby-- (notare originalità, pls)

Salve!
Ed ecco che Reby viene di soppiatto nel fandom e pubblica un'altra fic, un'altra fottutissima fic.
Mi dispiace per voi, ma sono particolarmente ispirata, ho già un'altra idea :')
Ultimamente mi sto fissando con gli Inazumiani da bambini, non so il perché, ma non li trovate maledettamente kawaiiosi? **
Beh, niente. Spero che vi sia piaciuta! -e che non vi abbia fatto così schifo-
Reby pubblica anche con la nausea u.u (?)
Va be', un bacione! x*
Kori no tamashi (o meglio, Reby) <3