07 Ghost, 'L'amore è più freddo della morte' di Starnie su EFP Fanfiction

Il succedersi dei giorni.
Il succedersi delle stagioni.
Il succedersi delle lacrime.
Il succedersi dello spezzarsi delle vite umane.
Tutto questo per lui era sempre stata la quotidianità: era stato creato come una creatura perfetta, senza sentimenti, e come tale aveva vissuto.
Del resto era il Dio della Morte, a cosa sarebbero potuti servirgli i sentimenti? Sarebbero potuti essere di impaccio per la sua professione.
Eppure lui, una creatura così perfetta, si ritrovò nella condizione di voler comprendere cosa fossero "i sentimenti", perché voleva comprendere quella strana ragazza che si ostinava ad andare a trovarlo. Nonostante inizialmente la trovasse fastidiosa e chiassosa, poco a poco iniziò a sentire sempre più la voglia di vederla.
L'aspettava stranamente con impazienza e non capiva perché, fino a quando, grazie alle parole di Eve, iniziò forse a comprendere cosa si stava scatenando in lui: l'amava, di un amore così intenso da desiderare istintivamente di toccarla.
Tocco che gli risultò quasi fatale, visto che rischiò di ucciderla.

All'interno di quella prigione, ripensando a queste cose, assunse la solita aria inespressiva, pensando a quanto fosse ironico che il dio della Morte fosse succube di questa stessa e che per una volta nella propria vita non desiderasse donarla a qualcuno.
Forse, il Dio dei cieli aveva ragione: aveva un difetto.
Ma amare può essere considerato sbagliato?
All'improvviso vide comparire Eve davanti ai suoi occhi che tentò di liberarlo, per poi vederla sacrificarsi per difenderlo davanti ai suoi occhi mentre si spegnava con un tocco delle sue mani che le risultò fatale.
Quella sciocca sorrideva.
E lui, ancor più sciocco, si sentì attanagliare da sentimenti contrastanti: il dolore da una parte, l'appagamento del suo desiderio di abbracciarla dall'altra parte.
Così, naufragando in un tale amore disperato, precipitò sulla Terra, stringendo ciò che restava della sua amata.
Una volta a terra, riaprì gli occhi e vide che la ragazza non c'era più. Così si ritrovò a sorridere amaramente e a pensare " non credevo che l'amore potesse essere più freddo della morte ". Eppure nonostante ciò una forza dentro di lui gli diceva di cercarla a costo di macchiarsi di qualsiasi atto.
Perché solo in quel modo, forse, avrebbe potuto rivedere la sua splendida anima e, se il Fato avesse voluto, avrebbe potuto abbracciarla e godere del suo calore.