Era una splendida giornata di maggio, il sole batteva dolcemente sui palazzi di New York, niente lasciava presagire, quello che sarebbe accaduto a breve distanza.

Mac guardava e riguardava il filmato di un omicido quando apparve la sagoma di una donna alla porta << qualcosa non ti convince? >>

Lui sorrise rispondendo << già! >>

<< Mac abbiamo guardato mille volte... quel video, rassegnati era un omicidio, commesso da gente inesperta per questo li abbiamo arrestati con facilità >>

<< Si forse hai ragione... tu Stella >>

<< Su vieni ti offro un caffè al bar qui all' angolo >>

Mac prese la giacca << ok, andiamo >>

Presero l' ascensore che li portò al pianterreno, uscirono dall' edificio ,svoltarono sulla sinistra ed entrarono nel bar. Era un locale piccolo ma molto accogliente, si sentiva il profumo dei cornetti appena sfornati confondersi col profumo del caffè.

<< Fantastico questo posto! >>

<< ti piace? ci vengo spesso >>

<< ah... perchè mi hai portato qui... solo ora? >>

<< Beh... stai sempre pensando al lavoro e l' unico modo per farti staccare momentaneamente la spina era portati qui! >>

<< Oh... grazie! >> disse sorridendo.

<< E' inutile che mi guardi così... Ho ragione! >>

La loro conversazione venne interrotta dal barista.

<< Ciao Stella >>

<< Ciao Will >>

<< Vedo che oggi sei in ... compagnia >>

<< si, lui è Mac un mio amico e collega di lavoro >> rispose lei.

<< si... si dicono tutti così! >>

<< Ma Will! >>

<< Beh... che ho detto di male? >>

<< Su avanti portaci due cornetti ed il caffè, fai presto >>

<< Si va bene... e lei ci pensi bene caro mio... è uno schianto di donna ma ... ama comandare >>

Mac a quelle parole non potè far a meno di sorridere.

<< Mac, anche tu ora? >>

<< Si scusa hai... ragione ! >>

Will si era allontanato per preparargli caffè e cornetti, mentre Mac disse << la prossima volta dove mi porti? >>

<< La prossima volta spetta a te offrire... quindi devi scegliere anche il posto ! >>

<< Quindi dovrò... fare tutto il giro del quartiere, per non rischiare di far brutte figure! >>

<< e già suppongo di si! >> rispose con una dolce smorfia sul volto

<< ecco a voi la colazione >> disse will che si allontanò per servire gli altri clienti

Entrambi diedero il primo morso al cornetto e sorseggiarono un pò di caffè.

<< Wow... sono favolosi, pensala come vuoi, ma verremo ... qui anche domani a far colazione >>.

<< Per me un posto vale l' altro, se serve... a farti uscire dal dipartimento! >>.

Ad un certo punto s' udirono provenir dalla strada una raffica di spari. La prima reazione di Mac fu quella di proteggere .far da scudo col proprio corpo alla bambina che stava giocando, vicino a lui. Mentre Stella tolse la pistola dalla fondina e dicendo << state tutti a terra >>.

Si diresse verso l' uscita, Mac si ricompose , tolse anche lui la pistola e la seguì a breve distanza << Stella aspetta non ... puoi... >>

Stella era già in strada, Mac stava uscendo ,quando sentì uno sparo e vide dalla vetrata la donna cadere a terra.

Si precipitò in strada incurante del pericolo, per soccorrere la donna. Era stata ferita al petto, fece pressione con le mani per bloccare l' emorragia ed urlò a quelli del bar << chiamate un' ambulanza! presto... presto! >>. I terroristi si erano dileguati su una macchina nera senza targhe.

Stella disse << Mac ho... freddo, ho tanto... freddo e tanta... paura >>

<< Ci sono io non temere >>

<< Mi hanno ferita... ma non sento nulla a parte freddo e... >>

<< Stella... Stella svegliati >>

I respiri della donna erano sempre più lenti ed irregolari. Mac l' abbracciò dicendo << vedrai andrà tutto bene... amore >>.

Poco dopo arrivò l' ambulanza, diedero i primi soccorsi alla donna, l' adagiarono oramai incosciente sul lettino.

Anche Mac salì sull' ambulanza, mai e poi mai l' avrebbe lasciata sola in quel momento, e partirono la corsa contro il temo era iniziata.

Mac non smise di tenerle la mano per tutto il viaggio, arrivati in ospedale fu costretto a lasciarla. La sala operatoria l' attendeva.

L' uomo si sedette in sala d' attesa, non riusciva a pensare a nulla se non a lei a Stella, alla donna che amava ,che aveva sempre amato ,a cui non aveva mai confessato i propri sentimenti.

I minuti che trascorrevano a rilento parevano ore, stava impazzendo, quell' attesa così atroce gli stava divorando l' animo. Ma rimase sempre lì a fissare il pavimento in silenzio e con le mani ancora imbrattate di sangue si teneva la testa, pareva una statua di cera.

Dopo ben tre ore, uscirono dalla sala operatoria, Mac si alzò di scatto si diresse dai medici e chiese << come stà? >>

<< Noi abbiamo fatto... il possibile, ora non le resta che sperare >>

<< Posso vederla? >>

<< Sarebbe meglio di no, per... ora >>

A quelle parole, diede le spalle ai medici e si sedette nuovamente, con i pugni chiusi,gli occhi colmi di lacrime e l' unica compagnia su cui poteva contare era la speranza, la speranza di rivederla sorridere, e vivere.

Danny e tutti gli altri della scientifica, messi al corrente di ciò che era accaduto a Stella, si misero al lavoro, dovevano trovare e sbattere in dentro quei bastardi era stato Mac ad Ordinarlo.

Trascorse oramai cinque ore dall' operazione, Mac si rivolse al medico che usciva dalla stanza, << ora è possibile vederla? >>

<< Si, ma non ha... ancora ripreso i sensi, le ultime ventiquattr' ore... saranno decisive >>

Entrò silenziosamente nella stanza, distesa sul letto vi era una visione angelica. Lui prese una sedia, l' avvicinò al letto, si sedette. Accostò il volto a quello della donna e le sussurrò sull' orecchio sinistro << Perdonami non sono stato in grado... di proteggerti >>.

Le lacrime iniziarono a scendere delicatamente dal viso dell' uomo e poi giù a colpire dolcemente il volto della donna.

Prese la mano sinistra di Stella, tra le sue ,la portò alle labbra e baciandola disse << non lasciarmi ti prego, resta con me, ho bisogno... di te >>.

Fatemi sapere se volete il continuo.

Grazie per aver letto questo capitolo.

( sono gradite le recensioni ,se volete)

This Web Page Created with PageBreeze Free HTML Editor