11/05/2014
0 recensioniSono le 3 di notte, fa troppo caldo per dormire. Sono completamente nudo, le coperte sono zuppe di sudore. L’oretta in cui mi sono addormentato è stata tremenda. Ho sognato il mio primo omicidio. Sto piangendo come un bambino. Ricordo che mi trovavo lì, nel Parque de Atenas. Erano le 11 di sera, tutto buio. Eravamo solo io e il custode, un certo Jorge. Jorge non sapeva che io ero lì, però. Ricordo il mio movimento dietro l’aiuola in cui ero nascosto, e poi il custode avvicinarsi. E poi due spari, con la mia pistola con il silenziatore. Rivedo il corpo a terra, che mi ha tormentato i sogni per molto tempo, e che ancora è il più ricorrente. Era a terra, occhi spalancati, bocca semi aperta, con dentro denti neri e sporchi. Baffi impregnati di sangue, dato il primo colpo dato alla mascella. Camicia bianca con chiazze rosse di sangue ovunque. Il secondo colpo è stato nel petto. Poi ricordo la mia fuga verso casa. Ah, belli i tempi in cui potevo stare ancora in casa mia. Accendere la televisione, guardare il mio amato Real giocare, vedere le giocate di Ronaldo. Tutto ciò mi manca. Mi manca il mio letto comodo, il mio frigo pieno di birre, la cucina sempre in disordine, con pacchi di patatine in busta ovunque e scatolette di cibo per cani. Si, avevo anche un cane, Lou, un pastore tedesco di 2 anni. Poi l’ho regalato a mia madre, sapendo che sarei dovuto venire ad “abitare” in questo buco che puzza di umido.
Mi alzo, i miei occhi neri sono acquosi, le guancie rigate. Puzzo di sudore. I miei capelli lisci sono chiusi in un codino ben stretto dietro la nuca. Ho sempre amato avere i capelli lunghi e anche un po’ unti. Mi lavo la faccia e torno a letto. Ma non dormo comunque.
Che vita di merda è questa?
Hello.
Questo è il primo capitolo della storia che sto scrivendo insieme a SimoKR01.
Spero vi piaccia, lasciate una critica\recensione.