Quello che era, è e sarà
E’ difficile, anche a distanza di tempo guardarti fare con altre tutto quello che facevi con me, e che tutt’ora provi a fare, ma sai che non è più lo stesso.
E’ dura ammettere che in te non c’era niente di diverso nei miei confronti, rispetto le altre.
Sono sempre stata una tra tante, eppure in quei momenti con te mi hai sempre fatto sentire come se fossi stata l’unica di cui ti importava qualcosa.
Forse era solo una mia illusione, forse era come volevo vedere le cose e non come stavano in realtà.
Ho vissuto per tanto tempo un qualcosa che c’era e non esisteva allo stesso tempo.
Ho creduto che tu fossi diverso, da come evidentemente in realtà sei.
Io e te, siamo stati e saremo per sempre parole non dette, baci non dati, mani intrecciate, baci sbagliati, sguardi senza senso.
Io sono quella sempre con le mani in tasca che porta felpe troppo larghe, tu sei quello che profuma di panni appena lavati che nasconde a tutti com’è in realtà.
Io sono quella che è scappata, tu sei quello che ha preso per mano un’altra mentre ancora mi guardavi.
Io sono quella che ti ha baciato, e che poi ha fatto finta di nulla.
Tu sei quello che mi ha baciato, e che poi ha chiesto scusa.
Siamo due persone fuori tempo, che viaggiano su due strade parallele che probabilmente si sono incrociate per sbaglio, distrattamente.
Abbiamo perso entrambi troppe cose e troppo tempo a rincorrerci, sbagliando.
Siamo, adesso e per sempre un libro di cui sono state scritte solo la pagina iniziale e quella finale.
Vuoto, inutile e deludente.
E’ dura ammettere che in te non c’era niente di diverso nei miei confronti, rispetto le altre.
Sono sempre stata una tra tante, eppure in quei momenti con te mi hai sempre fatto sentire come se fossi stata l’unica di cui ti importava qualcosa.
Forse era solo una mia illusione, forse era come volevo vedere le cose e non come stavano in realtà.
Ho vissuto per tanto tempo un qualcosa che c’era e non esisteva allo stesso tempo.
Ho creduto che tu fossi diverso, da come evidentemente in realtà sei.
Io e te, siamo stati e saremo per sempre parole non dette, baci non dati, mani intrecciate, baci sbagliati, sguardi senza senso.
Io sono quella sempre con le mani in tasca che porta felpe troppo larghe, tu sei quello che profuma di panni appena lavati che nasconde a tutti com’è in realtà.
Io sono quella che è scappata, tu sei quello che ha preso per mano un’altra mentre ancora mi guardavi.
Io sono quella che ti ha baciato, e che poi ha fatto finta di nulla.
Tu sei quello che mi ha baciato, e che poi ha chiesto scusa.
Siamo due persone fuori tempo, che viaggiano su due strade parallele che probabilmente si sono incrociate per sbaglio, distrattamente.
Abbiamo perso entrambi troppe cose e troppo tempo a rincorrerci, sbagliando.
Siamo, adesso e per sempre un libro di cui sono state scritte solo la pagina iniziale e quella finale.
Vuoto, inutile e deludente.