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Autore: Claire Standfield    14/05/2014    3 recensioni
Shane Roth era il perfetto esempio di come una madre non dovrebbe
essere; fatto che diventò palese il 15 settembre del 2003.
Genere: Comico, Fluff, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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-Cap 1- All Hail The Queen.



Shane Roth era il perfetto esempio di come una madre non dovrebbe essere; fatto che diventò palese il 15 settembre del 2003.

Lasciate che vi racconti come andarono i fatti:siamo nel corridoio deserto di una scuola elementare italiana, da qualche parte in una cittadina chiamata Parma; Shane Roth sta attraversando a tutta velocità il suddetto corridoio trascinandosi dietro una bambina dall'aria alquanto spaesata.
 
Ora fate conto che queste non siano solo parole scritte su carta, immaginate di star guardando una vecchia videocassetta, l'avete appena infilata nel video registratore e vi siete accorti che va riavvolta; riavvolgiamo quindi il nastro logoro per tornare alla sera prima, il 14 settembre del 2003...

Alle 11 e tre quarti Shane Roth balzò dal divano su cui era sprofondata fino ad un attimo prima, le gambe scompostamente appoggiate sullo schienale e la testa che dondolava a venti centimetri da terra; dalla sua espressione sbalordita sembrava aver appena subito un elettroshock. Borbottò qualcosa in direzione di una porta chiusa, ma il volume del televisore era troppo alto perchè potesse sentire la sua stessa voce. La ragazza, piuttosto contrariata, afferrò il telecomando e abbassò di tre tacche il volume della sparatoria in corso, poi dopo aver preso fiato sbraitò -Saraaaa!!- qualche istante dopo, quando le rispose solo il silenzio, Shane chiamò più forte:-Saraaaaa!!.
La porta si spalancò di scatto e la suddetta Sara irruppe nella stanza con uno sguardo omicida che non prometteva nulla di buono. 

Sara richiuse con attenzione la porta, attenta a non fare rumore nonostante dalla tv provenisse ancora un baccano improponibile, poi si rivolse a Shane con la stessa calma del cielo prima della tempesta:-Spero davvero che tu abbia un motivo valido per metterti a strillare nel cuore della notte rischiando di svegliare Scottie.- Shane si agitò una mano davanti alla faccia, come per scacciare quel pensiero fastidioso -Sara, ho appena realizzato....domani è il primo giorno di scuola di mia figlia.- esclamò con gli occhioni verdi spalancati; la giovane donna bruna davanti a lei sembrava sull'orlo di un attacco di nervi -Si, Shane.- le rispose con voce tremante per lo sforzo di tenerla bassa -E' da circa un mese che discutiamo a proposito di domani, il primo giorno di scuola di NOSTRA figlia.- e calcò pericolosamente l'accento sulla penultima parola. Ma la biondina non si arrese:-Voglio dire, non avevo realiz...capi...metabolizzato. Ecco la parola.Metabolizzato!! Non avevo metabolizzato il fatto.- annuì soddisfatta. Sara colmò la distanza di un passo che c'era tra loro e le sussurrò ad un centimetro dalla faccia:-Quindi tu, non paga di tenere l'audio di un film non adatto ai minori ad un livello non adatto all'orecchio umano, hai deciso di compromettere il percorso di istruzione di Scottie privandola delle sue otto ore di sonno solo perchè improvvisamente i tuoi ormoni sono schizzati a livello materno?!-

Shane la fissò in silenzio per un attimo, poi con uno scatto repentino affibbiò un duro pugno nello stomaco che fece piegare in due l'altra.

La bionda aveva l'espressione corrucciata di un bimbo capriccioso, ma era innegabilmente bella: ferma al centro della sala, vestita solo di una canottiera rosa e di un paio di mutande a righe verdi, il caschetto biondo le incorniciava il viso palliso da ragazzina nonostante avesse superato la soglia dei 20; la sua figura si stagliava sullo sfondo di un esplosione epocale che nel film stava mettendo non poco in difficoltà i protagonisti.

Sara la guardò e Shane disse con petulanza:-Non mi piace quando fai la moralista!-

A quest'ultima battuta seguì un'inevitabile e violento pestaggio che si concluse inaspettatamente presto per gli standard della coppia, e solo perchè Sara ricordò a se stessa che Scottie dormiva nella stanza accanto.

Le due si rialzarono e si ricomposero, Sara disse che andava a dormire perchè l'indomani l'aspettava una levataccia.

-Domani, voglio accompagnare Scottie a scuola.- disse semplicemente Shane e Sara si bloccò come congelata sul posto:-Cosa?- chiese incredula, -Mi hai sentito, voglio accompagnare mia figlia scuola.- ripetè Shane. -Eravamo già d'accordo che ce l'avrei portata io.- precisò Sara alquanto indispettita. L'idea che avrebbero potuto accomagnarla entrambe non sfiorò mai la corteccia cerebrale di nessuna delle due.

-Beh ho deciso che voglio farlo io.- insistette la bionda. Sara cambiò espressione quando realizzò che era un capriccio di quelli serii, di quelli che non si poteva risolverli parlando, non si poteva risolverli e basta. -Una madre che non ricorda nemmeno il giorno in cui sua figlia inizia la scuola non è adatta a fare la madre- sputò aspra. Shane socchiuse le palpebre con odio e replicò:-Domani, il 15 settembre del 2003, mia figlia biologica Alessia Martini trascorrerà il suo primo giorno di scuola.- -In quale istituto? In che via? Chi sono le sue maestre? E il preside?Il materiale scolastico è pronto?- continuò ad attaccarla Sara. -Oh, non tormentarmi!! Non posso mica essere perfetta, no?- -No, non sei perfetta!- esclamò Sara alzando considerevolmente il tono -Sei solo una puttana egoista!!- urlò poi. Shane non si fece intimidire e urlò ancora più forte:-Ce la porto io!!- -Non credo proprio!!- Vaffanculo!!- -Fanculo a te, sono io quella responsabile!!- -Si, e io sono la madre!! E' uscita dalla mia vagina, non dalla tua, e non ricordo di aver firmato nessun fottuto documento di cessione dei diritti di genitore!! Non sei niente per lei legalmente, ti faccio cacciare daqui in qualsiasi momento!!- E con questo Shane fissò il punto di non ritorno della discussione. Sara se ne andò sbattendo forte la porta d'ingresso.


E questo ci riporta alle 8 e tredici minuti di lunedì 15 settembre 2003. A Shane Roth che attraversa di volata il corridoio deserto di un istituto di cui non ricorda bene il nome, alla volta della misteriosamente introvabile 1A, trascinandosi dietro la sua assonnata figlia biologica, Alessia Martini soprannominata Scottie.

Shane, da perfetto esempio di madre degenerata, spalanca con una manata la porta della piccola classe a cui è stata assegnata la bambina, senza perdere tempo a bussare o a provare un briciolo di vergogna per i dieci minuti di ritardo. 
In meno di un secondo gli occhi di tutti sono calamitati sull'assurdo quadretto formato da madre e figlia: la prima strizzata in una t-shirt scollata che le arriva poco sopra l'ombelico e le cosce strette in una minigonna che doveva essere illegale da qualche parte nel mondo; la seconda che, con un sorriso angelico stampato in volto e i capelli castano chiaro arruffati, vestiva una maglietta dei Cannibal Corpse nera su cui era raffigurata la copertina del loro album "Tomb of the mutilated", suddetta copertina rappresentava due zombie femmina parzialmente squartate intente a leccarsi le parti intime con molto trasporto.

A rompere il lungo e imbarazzante silenzio fu il bambino grassoccio in seconda fila che, guardando Scottie, constatò con ammirazione:-Dev'essere così che sono fatti gli angeli.-




Hello everyone!!! Questo è il primo esperimento di storia a capitoli comica. E' nata dalla battuta che una mia amica ha fatto in classe una settimana fa e nella mia testa si è evoluta in una piccola, dolce famiglia. Non lasciatevi spaventare dall'aggressività dei personaggi, ve ne prego, non sono così fuori di testa, solo un pochino inclini alla violenza, ma sono brave persone che spero imparerete a conoscere. Se siete arrivati a leggere fino a qua (ed è un grande se), vi ringrazio moltissimo e vi imploro di farmi sapere se vi è piaciuta con una recensione anche breve breve. A presto...
 

 
  
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