Il tempo sembrava essersi fermato o, diamine, scorreva al rallentatore.
Al termine di una lunga passeggiata arrivammo a casa nostra tenendoci per mano. A metà del vialetto Rumple si fermò di scatto e tenendomi sempre stretta la mano, con un gesto mi trascinò verso di lui ,come una molla, come a dirmi che non potevo allontanarmi da lui. Non più. Sfoggiò quel sorrisino beffardo e quell’aria sicura di sé… un mix che mi ha sempre fatta impazzire.
“Che fai?” Mi venne spontaneo chiedergli e non so perché stavo già ridendo.
Non rispose, allargò istintivamente il sorriso e mi afferrò anche l’altra mano. Annullò tutta la distanza che c’era fra i nostri corpi e mi baciò con dolcezza mentre ancora sorridevo per la sua improvvisa foga. Ora ride anche lui. Quanto tempo ho atteso per riuscire a vederlo sorridere di nuovo così? Sento che mi stringe forte le mani, un senso di calore e protezione mi pervade… dalla pelle al cuore.
Ad un tratto mi prende inaspettatamente in braccio e di tutta risposta comincio a ridere sorpresa e divertita.
“Nonostante i miei trecento anni, le forze per alzare una splendida donna non mi mancano! E non ridere! E’ così che entrano in casa i novelli sposi, no?”
E si diresse verso il portone della nostra villa. Non posso fare a meno di pensare che è così che è nato tutto fra noi. Quando ero ancora sua serva al castello oscuro e cercavo di fare luce in quelle stanze così buie, togliendo di forza le tende che lui, aveva ammesso, di aver inchiodato al muro. Distratta dallo strano senso dell’umorismo del Dark One, scivolai dalla scala e lui mi prese al volo, salvandomi.
“Belle, sweetheart, ti dispiacerebbe aprire tu la porta? Ho le mani leggermente occupate!”
Senza farmelo ripetere due volte presi le chiavi dalla borsetta e aprii la porta di casa nostra.. Appena  superata la soglia, mi fece dolcemente scivolare a terra.
“Eccoci Signora Gold! Casa dolce casa!” Disse guardandosi in giro soddisfatto.
Non seppi più resistere. Baciandolo, con una mano gli accarezzavo i bellissimi e soffici capelli, con l’altra richiudevo la porta di casa alle nostre spalle. Gli gettai le braccia al collo e lui mi cinse la vita.
In uno slancio di passione, finii col spingerlo con la testa contro ad una mensola. Si mise a ridere fregandosi la nuca.
“Uhm… ahi… la solita maldestra Belle!!”
“Ops.. Scusami Rumple! Non volevo! Acc…” Non riuscii a finire la frase che già mi stava baciando nuovamente. Si staccò, mi guardò intensamente, serrando leggermente gli occhi, come se cercasse di leggermi nel pensiero. Mi prese per mano e mi portò con sé… in camera nostra.
 
 
 
 
 
 
 
Si, lo so… terza FF Rumbelle… ma cosa ci posso fare se loro sono e saranno sempre la mia OTP??? Sarò monotona ed estremamente noiosa ma ogni volta che scrivo, e su di loro in particolare, perdo il contatto con il luogo ,lo spazio ed il tempo! Si insomma, per chi è Rumbelle come me, non servono tante spiegazioni! Ringrazio tutti coloro che leggeranno, che lasceranno un segno, mi insulteranno, mi faranno sapere cosa ne pensano e ringrazio anche i lettori silenziosi. Ringrazio anche i Dire Straits per avermi fatto da colonna sonora mentre scrivevo. A presto! Rumple_Bumple