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Autore: MissYandere    16/05/2014    4 recensioni
[Creepypasta]
Una ragazza innamorata delle creepypasta. Un killer in circolazione. Un amore. Un sorriso.
Genere: Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Jeff e Jane <3

E’ una bella serata dal cielo azzurro, ed io e una mia amica siamo al computer:” Jane sul nostro sito è arrivato un messaggio! E inoltre abbiamo più di un milione di visitatori!!!” strilla Kate, visibilmente eccitata:” Sentiamo dai.” Dico io, pettinandomi i lunghi capelli rossi: ”allora dice: care Jane e Katty, adoro il vostro sito! Le vostre creepypasta fanno davvero paura! Vi adoro! –missscream666” mi giro verso di lei e le sorrido, esclamando:” oh che gentile! Rispondile!” Kate si alza e viene verso di me, accarezzandomi la testa. Lo interpreto come un gesto gentile, peccato che sia una cosa che odio:” A lei l’onore Jane.” Mi sussurra all orecchio. Sbuffando, mi siedo alla scrivania e scrivo una risposta veloce a questa misscream666. Bel nickname. Ad un certo punto mi arriva un altro messaggio, ma stavolta del mio informatore:” Ho nuove notizie. L’ho visto.” sgrano gli occhi e per poco non cado dalla sedia. Era l’unico sopravvissuto? Davvero aveva visto…? Gli scrivo una risposta con le mani tremanti:” Cm??? Hai visto lo Slenderman?? Nn ci credo.” Kate si siede sulle mie ginocchia, chiedendomi:” Jane, tutto ok? Stai tremando tut…” il suo sguardo si abbassa sullo schermo, i suoi occhi scorrono sui messaggi e con voce flebile sussurra::” Esiste. Esiste. Esiste!!!” alzandosi di scatto dalle mie gambe, comincia a saltellare tutto intorno strillando:” esiste!!!” Mi volto verso lo schermo e un immagine si apre automaticamente: file.rpg/foto. Clicco su apri e mi compare una foto fatta da cellulare. Si vede un bosco, di notte, e nel buio spicca una figura alta, magra, con uno smoking, Sulla schiena dei lunghi tentacoli. Non c’è dubbio, è Lui:” Kate, vieni a vedere.” La bionda smette di saltellare, si avvicina e spalanca la bocca:” WOOOOOW!” Strilla. Ma questa ragazza non sa fare altro che strillare? Poco dopo qualcuno bussa alla porta e io e Kate gridiamo:” Avanti!” Una donna alta e magra, vestita da ufficio con i capelli grigi i una coda alta spunta sulla soglia: ”Ragazze è tardi. Andate a letto.” Ci dice, rivolgendoci un occhiata infastidita ma anche stravolta. Troppo lavoro? Probabilmente. Ma non me frega un bip. Annuisco e la allontano con un gesto brusco della mano, ma secondo voi andremo a dormire? Ahahah no! Mi alzo e chiudo la porta, spengo la luce e mi siedo sul letto con il pc in mano:” Jane, io voglio vederlo di persona.” Kate si è seduta per terra e mi guarda coi suoi occhi azzurri sbattendo le ciglia rese lunghe dal mascara, per la prima volta nella sua vita seria. Le metto una mano sulla spalla e sfoggio un sorriso:” Kate lo voglio anche io, peccato che se andiamo in una foresta di notte fornite solo di cellulari alla ricerca di un mostro in smoking, facciamo una non tanto carina fine. Lo capisci vero?” lei ride e mi salta addosso facendomi il solletico, seconda cosa che odio. A volte mi chiedo se lei mi conosce.

***********Mattina*********
Io e Kate ci alziamo presto, prepariamo lo zaino e scendiamo le scale. Dalla cucina proviene un profumino delizioso, segno che mia madre sta preparando i waffles. Kate, già bella vestita e truccata si siede sul corrimano e scivola giù mentre io, ancora in pigiama tutta spettinata, cammino pestando i piedi:” Jane Madison, sbrigati!!!” mi urla mia madre dalla cucina:” oh nervosette già di prima mattina? Cos’è, hai il tuo periodo?” Rispondo io seccata. Mi pare quasi di sentire il peso di una delle sue occhiatacce che mi schiaccia. Un classico. Prendo il piatto con i waffles allo sciroppo d’acero e faccio per salire le scale, ma la voce di mia madre mi ferma:” Dove vai a mangiare? Mi sbricioli in giro! Guarda Kate, lei sì che è educata!” io faccio spallucce e faccio finta di nulla. Hahah come al solito, d’altronde. “Bla blabla…” penso mentre apro la porta della mia stanza. Appoggio il piatto sulla scrivania e accendo il computer, apro l’armadio e scelgo una maglietta a righe nera, una gonna scozzese rossa, delle scarpe da tennis e i bracciali con le borchie. Mentre addento la mia colazione, Kate entra e mi porge una trousse:” Datti una truccata, sembri uno zombie.” Mi fa. Con la coda dell’occhio la vedo appendere alla nostra bacheca un ritaglio di giornale:” che cos’è?” le chiedo. Lei con aria trionfante mi risponde:” L’ho ritagliato dal giornale di oggi. Un'altra bambina scomparsa e altri tre omicidi.” Apro la borsetta e prendo un mascara e un rossetto nero, e con l’altra mano prendo lo zaino:” Andiamo, abbiamo delle ricerche da fare.”
********A Scuola*******
Il prof parla, parla parla, ma non sa che nessuno studente sta ascoltando il suo “interessante discorso sulla vita dei popolani nel 600”. Tutti (a parte i secchioni) stiamo messaggiando e chattando ad una velocità incredibile, tutti sulla stessa notizia: le sparizioni dei bambini e i misteriosi omicidi. Quando la campanella segna la fine dell’ultima desiderata ora, prendo lo zaino e metto in bocca una gomma da masticare. Prima di arrivare alla fine del corridoio Kate mi corre incontro:” Jane, io e te facciamo una piccola deviazione.” Non la avevo mai vista così felice, nemmeno quando le ho detto che avremmo aperto un sito sulle creepypasta… Cosa avrà in mente? Mi prende per un braccio e mi trascina fuori. Dopo pochi passi, lei inciampa nelle sue costosissime scarpe col tacco, e lei sbuffa:” Ora basta, le tolgo!” con un gesto brusco le lancia via e sospira:” oooh molto meglio!” io la guardo sorridendo, ma poco dopo il sorriso sul mio volto scompare:” Kate mi stai portando nel bosco???” le dico. Lei ride e mi guarda:” Si Jane! Io e te andiamo al bosco! Tanto è giorno, Slendy appare solo di notte!” annuisco, non troppo convinta, ma la seguo lo stesso. Arriviamo in una casetta degli attrezzi (strano eh che ci sia una casetta degli attrezzi nel bosco?). Sembra che non ci sia entrato nessuno da mooolto tempo, perché è pieno di ragnatele. Dopo un po’ Kate urla:” AHIII! MA CHE CAVOLO!” abbasso lo sguardo e vedo una bottiglia rotta, ma sembra che non sia stata rotta da poco. Mi abbasso e la tocco: è calda. Qualcuno l’ha tenuta in mano poco prima che arrivassimo noi:”Kate, andiamocene.” Le dico. Lei guarda il telefono e risponde:” Hai ragione, io ho una ricerca per domani.” Usciamo da quella catapecchia e ci incamminiamo verso le nostre case. Mentre cammino tenendo per mano la mia amica, scorgo un movimento dietro di noi:” Kate… qualcosa è passato proprio ora….” Le sussurro facendo finta di nulla. Lei mi guarda e mi fa:” Qui è pieno di animali Jane, non preoccuparti.” Continuiamo a camminare per un quarto d’ora e io continuai a sentire movimenti dietro di noi. Ad un certo punto una voce rompe il silenzio:” Amico mio, non siamo soli.” Presa dal panico, tiro Kate per un braccio mettendomi dietro ad un cespuglio. Più che dietro, direi dentro. Lei non capendo mi guarda come se avesse un mega punto interrogativo sulla testa, e io le faccio segno di stare zitta. Sporgendomi poco in avanti vedo una persona con la felpa bianca col cappuccio, dei pantaloni scuri, capelli neri, come bruciati, viso pallido, occhi neri circondati da segni scuri e un sorriso. Un sorriso innaturale, troppo ampio. Jeff the killer. Non è come lo descrivono, anzi. È quasi…. Bello. Subito dopo davanti a lui apparve Lui: lo Slender. Lui invece è come lo descrivono. Ma dal vivo fa molta più paura… Kate si paralizza subito a quella vista, mentre io prendo il cellulare e registro tutto:” Ci sono due ragazze nel bosco, ma non volevo rovinarti il divertimento quindi le ho lasciate andare. Per ora.”rabbrividisco, tremo, ho paura. Riusciremo a scappare o siamo spacciate? Kate si riprende dopo un po’, mi guarda e mi fa dei gesti. Non capisco subito, ma poi lei mi scrive a terra delle parole: sasso, loro, scappare. AAAh ora ho capito! Io scuoto la testa; è troppo pericoloso. Lei sorride e lancia un sassolino proprio dall’ altra parte della stradina e le due creature si voltano, avvicinandosi al punto. Noi due corriamo, corriamo a perdifiato, ignorando il dolore all’anca. Non devo voltarmi, ma lo faccio: sembra che non ci stiano seguendo. Arriviamo a casa e corriamo subito nella mia stanza, tanto mia madre è a lavoro fino a sera tardi. Passammo un ora senza parlare, solo guardandoci. Siamo vive. Loro esistono. E io ho le prove.
************Sera********
La sera siamo tutte e due su di giri: li avevamo visti, e io avevo il video! Decidemmo però di non metterlo su internet, chissà perché. Mi squilla il cellulare e indovinate chi è? Mia madre:” Jane, non torno a casa stasera ho troppo lavoro. Vi ho lasciato dei soldi sul tavolo, prendetevi una pizza.” Wow, che discorso:” Jane, il nostro amico informatore ci ha inviato un messaggio!” mi avvicino al computer e leggo:” e così li avete visti… come sono?” lui lo sapeva??? “Kate gli hai detto qualcosa?” dico alla ragazza. Lei annuisce e mi sorride:” non dovevo?” sbuffo e gli rispondo:” si li abbiamo visti. Slender è come lo descrivono tutti, ma Jeff….” Mi pareva quasi di vedere attraverso lo schermo il sorriso del nostro informatore:”E’ carino no?” mi scrive. Ok mi rifiuto di rispondere. Mentre faccio un giro su facebook il mio cellulare squilla: spero non sia di nuovo mia madre che mi dice di andare a letto anche se è venerdì sera… invece no. E’ un numero sconosciuto, ma io rispondo lo stesso:” Pronto?” “Ciao.” Mm.. non riconosco la voce:” Chi è?” sento una risata dall’ altra parte, e la voce che dice:” oggi eri al bosco con la tua amica, hai filmato delle cose. Sono il tuo informatore. Ti aspetto davanti alla casa abbandonata. Ho delle informazioni per te.” Il tipo mette giù e io riattacco. Il nostro informatore voleva vedermi? Prendo la borsa ed esco, lasciando un messaggio a Kate che intanto è in bagno. Esco di casa e cammino per la strada deserta. Mentre mi avvicino alla strada della casa abbandonata sento una voce che canta una canzone che oramai conosco molto bene dato che è la mia preferita: “my songs know what you did in the dark” dei fall out boy. Giro l’angolo e mi trovo davanti un ragazzo di spalle con la felpa bianca e i pantaloni scuri. Quando si gira lo riconosco: Jeff. Con una mano impugna un coltello e con l’altra mi tappa la bocca:” Sai Jane, io ti conosco… ho fatto molte ricerche su di te. Scommetto che anche tu ne hai fatte molte su di me….” Agita il coltello e mi sorride:” Non voglio farti del male…” io gli mordo la mano e corro via, incerta su dove andare. Di sicuro non a casa, non voglio portarlo da Kate! Non faccio attenzione a dove mi stanno portando le gambe, e mi ritrovo in un vicolo cieco:” Jane, fermati… voglio solo parlarti…” oddio lui mi piace, lo so che mi piace, ma lui è un killer, io una ragazzina comune… Poco dopo lui mi raggiunge sempre impugnando il coltello. Lo butta per terra e io, paralizzata dalla paura, sto per cominciare a piangere. Lui si avvicina, sempre di più, finchè non è proprio davanti a me:” Tu mi piaci, Jane.” Senza che io possa dire nulla, lui corre via. Io tremo, torno a casa incredula… lui mi ama. Entro in camera mia e trovo Kate sul mio letto, immobile. Quando mi vede scatta in piedi a mi abbraccia:” Jane, rieccoti! Dov’eri? Sei pallida, siediti, sta arrivando la pizza… racconta, che cos’è successo?” io le spiego tutto, mentre lei mi guarda spalancando la bocca. Finita la spiegazione, lei mi abbraccia:” Oh Jane, che orrore! Povera te!” io rialzo il viso sorridendo e dicendo:” Che orrore? E’ stato fantastico! Lui mi ama, lo capisci? Mi ama!” lei indietreggiò sconvolta, dicendo:” Fantastico? Jane che ti succede? Non Sei più tu!” io mi avvicino al muro e comincio a strappare tutti i poster, i quadri, le fotografie, per poi rimpiazzarle con foto, immagini e ritagli di giornale solo su Jeff. Kate mi guarda impietrita, sicuramente non sa che dire. Io la prendo per mano e la metto a letto, poi la guardo, sorrido e dico:” Ora dormi Kate, dormi.”
************Mattina***********
Mi sveglio lentamente, scivolando dal sogno più bello della mia vita… o almeno credo. Non ricordo. Mi alzo e mi volto verso il letto di Kate, ma è vuoto. Scendo in camera di mia madre ma è vuoto anche quello. L’intera casa è vuota. Oh beh, più spazio per me. Mi vesto e prendo la borsa, esco di casa e chiudo a chiave. Sul cellulare non ho né messaggi né chiamate, meglio così. Mentre mi incammino verso il centro commerciale il cellulare squilla. Numero sconosciuto:” Pronto?” “ciao Jane, sono la psicologa della scuola.” La psicologa? Oh vorranno sapere dov’è Kate per fissare un appuntamento, lei ne ha bisogno:” Salve, no non so dov’è Kate mi dispiace.” Dall’altra parte sento che la signora si sta schiarendo la voce e, a disagio, mi risponde:” No Jane, vorrei parlare con te. Per la tua ossessione su Jeff The Killer.” Sento il mondo cadermi addosso. La mia non è ossessione… e poi chi glielo ha detto? “Mi scusi, chi le ha riferito questa balla colossale?” le chiedo, cercando di mantenere la calma:” Kate.” Non rispondo. Metto giù e spengo il telefono. Come ha potuto? Entro nel centro commerciale e compro una tinta nera, pago ed esco. Tornata a casa vado in bagno, chiudo a chiave e apro la confezione. E’ ora di cambiare. Metto la tinta sui capelli rossi e la stendo con il pennellino. Bagno i capelli e asciugo con il phon. Mi guardo allo specchio e sorrido: sono bellissima. Butto via tutto, apro la porta e prendo la candeggina. Farà male ma ne vale la pena.
***********sera************
Dopo il trattamento di bellezza sono meravigliosa. Ho i capelli neri lunghi, la pelle bianca, gli occhi neri. Sono perfetta, a Jeff piacerò da matti. Verso le otto Kate torna a casa e quando mi vede caccia un urlo:” Jane… cosa… cosa è successo…? Cosa hai fatto?” io le sorrido e aprendo un coltello nascondendolo dietro la schiena:”Sono meravigliosa Kate! Ammettilo, sei invidiosa… non preoccuparti, dopo che avrò finito con te sarai una ragazza bellissima!” lei indietreggia, si copre le mani con la bocca:” Perché hai parlato Kate?” lei sembra non capire, poi apre la bocca per dire qualcosa ma poi ci ripensa:” Io… volevo aiutarti…” io scoppio in una risata, mi avvicino a lei e la abbraccio:” Tu volevi aiutarmi? Io ora aiuterò te.” Alzo il braccio e affondo il coltello nella sua schiena, continuo e continuo, fino a quando lei non crolla a terra. “Ora vado dal mio amore Kate, e tu non potrai più “aiutarmi.”
Cammino saltellando per il bosco, la maglia bianca tutta sporca, fino a quando mi trovo davanti lo slender:” Ciao Slendy, ha visto Jeff?” con un tentacolo mi indica a destra, io lo ringrazio e continuo a saltellare:” Jane, sei bellissima.” Il ragazzo spunta dietro di me e mi abbraccia, anche lui sporco di sangue. Lui mi prende una ciocca di capelli e mi bacia, io lo abbraccio e gli accarezzo i capelli:” Ora staremo sempre insieme, saremo Jeff e Jane the Killer!” lui ride e mi prende per mano, sorridendo:” Ci divertiremo io e te. Ti amo, mia piccola Jane the Killer.”
******spazio autore****
Ciao a tutti! Lo so che è lunga, ma mi è presa l’ispirazione mentre ero ammalata e non riuscivo a smettere. “ancora una frase, ancora una!” dicevo, ma… eheheh l’ho finita! Che ne pensate? Dai non è malaccio… ditemi che ne pensate! Ciao alla prossima fanfiction! E… Death!
 
   
 
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