Flash-fiction
partecipante al contest "Easy
Peasy Lemon Squeezy" indetto
da Mad_Fool_Hatter sul forum di EFP.
Fu
una situazione nuova.
Già, ritrovarsi nel camerino di Eve, che si vestiva per
andare in scena, fu una circostanza insolita per Shion.
Nezumi portò una lunga ciocca di capelli finti dietro
l'orecchio con un gesto dolcemente accennato.
"Eve rappresenta il sogno erotico di almeno il 90% degli spettatori
là fuori. Hai idea di quanti vecchi bavosi vengono a
vedermi? Lo faranno solo per usarmi come loro sporca fantasia sessuale."
La bocca di Shion si storse, il suo sguardo si abbassò.
"Immagino che, se fossi un tuo fan, anche io verrei per poterti
guardare con i miei occhi." I pugni si strinsero e il mento si
sollevò fiero. "Ma solo per poter ammirare la bellezza dei
tuoi canti e della tua recitazione."
"Oh..." le mani di Nezumi impegnate a lisciare la parrucca si fermarono
a metà del gesto. Gli occhi argentati, leggermente truccati
di ombretto e mascara, andarono a posarsi su quelli opposti; i piedi si
intrecciarono e le ginocchia si piegarono; le dita andarono ad
afferrare i lembi laterali dell'ampio immacolato vestito per inchinarsi
in una riverenza piena di sottomissione.
"Vostra Maestà, perdonatemi per quanto ho detto. Questa
umile servitrice sarà pronta a sottomettersi al vostro
volere per essere perdonata."
Shion poté quasi udire la risata di scherno, tipica di
Nezumi, in quella frase, ma cercò ugualmente di darsi un
contegno altezzoso.
"Perdonata." Successivamente aggrottò le sopracciglia, c'era
un concetto che non aveva afferrato bene. "Sottomettersi?"
Il capo, adornato da un cerchietto e una rosa bianca, si
alzò leggermente.
"Qualsiasi donna sogna di essere sottomessa dal proprio uomo."
"Ma tu non sei una donna!" Confutò Shion, confuso da quella
risposta.
"Eve lo è." Dichiarò l'altro sorridendogli
maliziosamente.
Shion intrecciò le proprie braccia al petto.
"Allora fammi vedere quello che sai fare, Eve."
'Tch!'
Sì,
era di quella risata
che bisognava avere paura.
Ci volle solo qualche secondo affinché la schiena di Shion
venne spinta contro il muro alle proprie spalle; bastò
qualche battito di ciglia per vedere come le ampie maniche del costume
nascosero i lati del suo corpo e furono sufficienti le labbra
ammorbidite dal rossetto per metterlo a tacere.
Nemmeno si rese conto delle esperte dita che aprivano la sua camicia e
della stretta morsa che bloccava i suoi polsi per impedirgli di fare
altrettanto.
Percepiva un fuoco sulla pelle, in tutti i punti dove veniva toccata e
la parte più intima di lui pulsava, terribilmente da fare
male.
Chiedeva di essere soddisfatta, poco importava se stavano commettendo
qualcosa di proibito in un luogo vietato.
Oh, come era amabile quel dolore. Shion se ne lasciò cullare
saggiandolo con i suoi sensi. Nemmeno prestò attenzione a
quando l'altro lo fece venire velocemente, lasciandolo poi ansimante a
metà del gesto: a casa avrebbe ricevuto il resto.
"Lo sai..?" Sussurrò infine a fior di labbra. "Ti preferisco
da Nezumi."
Tanto per non dargliela vinta ancora una volta.