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Autore: 09titti    17/05/2014    1 recensioni
I Britin mi hanno rubato il cuore! Con questa storia vorrei dare un vero e proprio "happy ending" a questa coppia che sono l'amore vero!
Brian è completamente immerso nel lavoro, così come Justin... in un anno sono riusciti a vedersi pochissime volte. Qualcosa però sta per cambiare e porterà, forse, un po' di pace ai cuori distrutti dalla lontananza dei nostri Britin!
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Brian Kinney, Justin Taylor
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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~~Brian si svegliò di soprassalto, le prime luci dell'alba illuminavano il loft e sentì la mano di qualcuno sfiorargli la coscia. "Chi cazzo è?" pensò.... Aprì a fatica gli occhi e si girò verso l'uomo sdraiato accanto a lui. Era moro, muscoloso e alto, il classico tipo d’uomo che rimorchiava ogni sera, il suo nome, no, proprio non lo ricordava e i lineamenti del suo viso si confondevano con le facce degli uomini incontrati in precedenza...

Averlo così vicino gli procurò un brivido, il fastidio di averlo accanto lo fece svegliare del tutto e urlò allo sconosciuto " Sveglia, è ora di andarsene " e si alzò dal letto lanciandogli addosso un cuscino. Lo sconosciuto imprecò ma Brian era deciso a rimanere solo perciò raccolse i suoi vestiti e li butto alla porta. L'uomo non poté fare altro che alzarsi di malavoglia e sparire, non prima però di chiedergli se potevano rivedersi.
Brian lo gelò con lo sguardo e senza bisogno di aggiungere altro lo sconosciuto uscì dalla porta e così dalla sua vita.

Tre ore più tardi, Brian era pronto a salire sulla sua macchina e a mettersi in viaggio verso il suo ufficio. Erano passati esattamente tre anni da quando aveva avviato la sua attività e sapeva che quel giorno i suoi amici avevano in programma di festeggiarlo: avevano organizzato una festa a sorpresa ma a Brian Kinney non sfuggiva nulla e aveva capito cosa avevano in mente.
Quando si trovò davanti alla porta dell'edificio si preparò mentalmente a quello che avrebbe trovato dall'altra parte.  Senti la voce di Debbie urlare "Ma dove cazzo è finito?" e la voce di Ted rispondere "Si sarà perso fra le lenzuola!".
Aprì lentamente la porta e si ritrovò tra le braccia di Micheal e un ondata di voci entusiaste lo accolse. Finse di essere sorpreso e salutò con calore tutti ma non poté fare a meno di cercare fra i suoi amici una testa bionda. "Stupido che non sei altro" pensò " non c'è".
La festicciola durò per gran parte della mattinata, coinvolgendo anche i dipendenti dell'agenzia e Brian si ritrovò a pensare che era proprio fortunato ad essere circondato da persone così speciali, ma ovviamente questo pensiero lo avrebbe tenuto per sé, mai e poi mai sarebbe uscito dalla sua bocca.

Brian fu però sollevato quando si ritrovo solo nel suo ufficio. Voleva riordinare un attimo le idee prima di andare a colloquio con un cliente, ma prima doveva chiamare qualcuno di importante. Mentre alzava la cornetta, qualcuno bussò alla porta. Cynthia entrò decisa e gli porse una busta, dicendo “Questa è per te, è arrivata poco fa!” “Grazie” disse Brian “mettila pure sulla scrivania, devo fare una telefonata ora.”. Cynthia gli sorrise maliziosamente e uscì mentre Brian finalmente componeva il numero dell’unica persona che in quel momento voleva avere accanto a lui… ma nessuno rispose, il telefono era spento. Con stizza riagganciò e aprì con troppa forza la busta e con sorpresa si ritrovò tra le mani un suo ritratto.
“Sunshine!”
Era un foglio ripiegato in quattro che aperto mostrava il bel viso di Brian con in testa una corona da re sulla qualche troneggiava la scritta “Il re della pubblicità”. Sul retrò del foglio c’era scritto “Non sono lì con te ma ti penso, sempre. Complimenti per il terzo anniversario della tua fantastica attività. Con tutto il cuore, Justin”.
Un sorriso enorme comparì sul suo viso. Erano lontani, ma sempre e comunque vicini. Quanto avrebbe dato per poter baciare e abbracciare il suo raggio di sole!
Solo la voce ansiosa della segretaria lo distolse dalle sue fantasie e dovette tornare a lavoro. Una riunione importante l’attendeva, questa avrebbe segnato le sorti della sua vita e non vedeva l’ora di andare a cena da Micheal e da Ben portandogli come regalo la notizia che finalmente aspettava da tanto tempo.


Intanto all’aeroporto di Pittsburgh, un ragazzo dai capelli biondi e dagli occhi azzurri raccoglieva con impazienza le valigie e si dirigeva con un sorriso altamente contagioso verso i suoi amici che con impazienza lo stavano aspettando.
Micheal, Emmett, Ted, Daphne e Ben lo accolsero a braccia aperte, stritolandolo in un abbraccio di gruppo.
Finalmente il “loro” raggio di sole, il sunshine di Pittsburgh era a casa.

  
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