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Autore: DianthaDarkenRiven    18/05/2014    0 recensioni
[No Ordinary Family]
Joshua vive la sua nuova vita assieme alla sua Katie e cerca di essere una persona diversa e un buon padre per il proprio figlio, ma la mancanza dei suoi poteri si fa sentire..
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
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Una Giornata Fuori dall'Ordinario

Si sveglia appena sentendo la voce di Will che dalla culla si diverte a balbettare sillabe senza senso. Un piccolo sorriso gli si dipinge in volto e girandosi nota che la parte opposta del letto era già vuota e fredda. Katie doveva essere uscita per andare al lavoro, la dottoressa Pawell la teneva più a lungo ultimamente, forse stavano lavorando ad un siero per contrastare quegli ottanta criminali in giro per il mondo con i superpoteri.

- bababa.. tapatapa.. papa?- le manine tese verso l'alto si intravedevano dal letto, si stiracchia e si alza, passandosi una mano a massaggiarsi il collo per poi ciondolare fino al bambino. Gli sorride e subito dopo ride per la reazione del piccolo alla sua vista, che subito si protende verso di lui cercandolo con le manine.
- Siamo mattinieri - lo prende in braccio e gli dà un piccolo bacio sulla guancia, Will ridacchia e con i suoi poteri fa volare il suo peluche in braccio a Joshua -Mr Bubble non poteva certo mancare - gli bacia una manina e muove il peluche verso il bimbo - Ciao Will, vogliamo andare a fare colazione? Si? - vanno insieme verso la cucina, poggia il pupazzo accanto al frullatore e prepara il biberon con il latte in polvere. Non si sarebbe mai immaginato in una situazione del genere, da quando il dottor King lo aveva "adottato" la sua vita era già stata stabilita, in cambio del siero per essere speciale avrebbe dovuto continuare a uccidere qualunque persona il suo mentore gli avesse ordinato. Ora, invece, si svegliava ogni mattina in una casa stupenda, qualche volta con la sua Katie accanto e cresceva assieme a lei un figlio, un bambino dotato del suo stesso potere. Era bello, ma a volte gli mancava poter spostare gli oggetti con la mente o le altre capacità di cui era capace, guardando il piccolo non poteva non pensare a chi sarebbe potuto diventare da grande. In quegli occhi ci si poteva rispecchiare e a volte lo immaginava come era lui un tempo. A Katie non parlava di quei pensieri, perché non c'era bisogno di allarmarla più di quanto non facesse già lei quando immaginava il loro bambino come un futuro supercattivo, come diceva lei. Eppure ogni dubbio spariva quando erano insieme e qualsiasi difficoltà avrebbero incontrato non sarebbe andato via, non le avrebbe più mentito e non l'avrebbe persa di nuovo.
Il latte semicaldo fluttua via dal fornello e lui lo afferra in tempo prima che potesse cadere - No Will, non si fa. Non puoi usare il tuo potere per queste cose. Hai già rotto la lampada di mamma - il bimbo ridacchia e lui dopo aver messo il latte nel biberon lascia che il piccolo inizi la sua colazione e aspetta che finisca prima di metterlo nel passeggino lasciato in mezzo al corridoio. Proprio in quel momento suona il campanello e il suo sguardo torna serio, osserva l'orologio e nota che era troppo presto per il ritorno della sua ragazza e troppo tardi per una visita di cortesia. Porta il passeggino in camera da letto e socchiude leggermente la porta - Papà torna subito, fai il bravo - suono di nuovo del campanello e va finalmente ad aprire la porta, ricevendo con sua sorpresa un grande saluto da parte di Katie, che lo bacia e gli dice di essere riuscita a convincere Stefany di lasciarla uscire prima e anche altri riferimenti sul sentirsi come il professor "X" e sul suo potere di convincimento. Chiude la porta e la guarda di sottecchi, stava già chiedendo del bimbo - Come mai hai suonato? Hai le chiavi di casa tua. - lei balbetta un "Ssssì, é vero ma... stamattina pensando che fossero nella borsa, come ogni giorno, non mi sono ricordata che invece..." fa qualche passo verso la scrivania e prende il mazzetto davanti alla tastiera del computer "le avevo lasciate qui sopra per scaricare dei documenti dalla chiavetta usb! Lo so, lo so, sto diventando sbadata, ma puoi biasimarmi dopo aver avuto un super bambino da pochi giorni ed essere ancora..?" prima che potesse continuare a incolparsi di una cosa così piccola la bacia, accarezzandole il viso e sorridendole - Sono contento che sei tornata prima - lei si blocca qualche piccolo istante e poi elettrizzata da quel bacio gli sorride e lo bacia di nuovo , una distrazione che gli permette di prendere la pistola da dentro il cassetto del comodino lì vicino e allontanarsi da lei per poi puntargliela contro.
- Speravo avessi cambiato vita, ma sei sempre la stessa. Esci da casa mia, Victoria o giuro che stavolta non ti porteró a farti tornare in vita - la finta Katie alza le mani in segno di resa e indietreggia "Joshua, ti prego, non sono Victoria, sono io, metti giù quella pistola e.."
- Non ci casco più! Ti conosco! Credi che non saprei distinguere un tuo bacio da quello della mia futura moglie? - quella poi assume un ghigno malizioso e stronzo, prima di tornare alla sua vera forma. "Come darti torto, i nostri baci non puoi certo dimenticarli. Come nemmeno ció che c'é fra di noi" lui sente la rabbia salirgli in corpo per non avere più i suoi poteri e la paura che possa far del male al suo Will - Dov'é Katie? - le si avvicina e prendendola per la spalla la sbatte al muro - Che le hai fatto? - lei ride prendendolo in giro e lo fissa con i suoi occhi celesti "Povero Joshua, senza poteri non sei più tu. La tua Katie sta bene, sei tu l'animale tenuto in gabbia pronto ad esaudire i suoi capricci"
- Sta zitta, non sai niente di me né di lei. Adesso sono normale -
"Normale?" ghigna "Non ti manca mai poter fare quello che facevi prima? L'adrenalina e il potere... No, puoi mentire a te stesso, ma non a me. Ti conosco troppo bene"
- Una volta forse, adesso non più, sono cambiato, non sono l'assassino più di prima. Io amo Katie, lei mi ha reso un uomo migliore e amo il nostro bambino. Adesso esci da casa mia -
"Come ti ha ridotto.. Non riesci proprio a vederlo vero?"
- L'unica cosa che voglio vedere sei tu che esci dalla mia vita e non torni mai più.- la lascia andare e si sposta di lato per permetterle di andarsene. La mano ben stretta alla pistola e lo sguardo truce che se avesse avuto ancora il suo potere, l'avrebbe uccisa all'istante. Victoria soddisfatta e allo stesso tempo delusa di ció che aveva fatto va verso la porta e prima di uscire si gira di nuovo verso di lui "Auguri per tutto allora, sono certa che riuscirai a vivere da persona normale. Pur sapendo che cosa potrebbe accadere a Katie e a tuo figlio ora che quei criminali sono a piede libero. A presto Joshua" detto questo esce chiudendosi la porta alle spalle e facendo piangere Will che doveva aver sentito che qualcosa non andava. Ripone la pistola al suo posto e va subito dal piccolo, lo prende in braccio e finge un sorriso per calmarlo - Se n'é andata, non vi farà alcun male... sssh...- Stava andando tutto bene, finché Victoria non gli aveva ricordato quanto fosse impotente ora dal difendere la sua famiglia. Culla in braccio Will e lentamente il pianto si placa - Sshh... ti prometto che papà troverà il modo di difendervi da tutti..- gli dà un bacio sulla fronte - Di difendervi come si deve..-

 
  
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