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Autore: Dakota Blood    19/05/2014    0 recensioni
il sangue scorreva velocemente, amore, odio, dolore, sofferenza, l'attesa. Poteva sopportarlo ancora oppure voleva lasciare tutto al destino, abbandonare quella parte di cuore che sapeva di appartenergli da tanto tempo?
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Le pareti sarebbero dovute esser state bianche, di un bianco semplice e puro, simile ad ali di gabbiano.
E invece ovunque, da destra a sinistra, il rosso padroneggiava, scuro come dell'amaro veleno.
Le goccioline, simili a quelle che si vedono sul cotone dopo aver estratto una siringa dal braccio, ricoprivano il pavimento marrone e le sedie della cucina.
Un unico respiro pesante e ansioso, simile a quello di uno psicopatico.
-Cazzo, cazzo, Joey! Svegliati, immediatamente!-
Si inginocchiò con i suoi pantaloni azzurri strappati sulle gambe e scosse il piccolo ragazzo che non sembrava essersi accorto di lui.
Il piccolo avrà avuto qualche anno meno di lui, circa venti, era basso e portava una strana maschera marrone, simile al volto di Gesù Cristo. Sulla testa aveva persino una corona di spine.
Nessun movimento o sospiro.
Corey pianse e si portò le mani al viso, evidentemente terrorizzato e preoccupato.
Era solo, solo con il ragazzo che amava da undici anni ma che non era mai riuscito a capire. I suoi silenzi, i suoi comportamenti assurdi, il fatto che ogni volta dopo i concerti volesse starsene per i cazzi suoi chiuso in camera a suonare quella fottuta Pearl con doppio pedale, i suoi istinti suicidi e poi...
Sangue, sangue, sangue.
La loro storia aveva come contorno il colore rosso, ma non rosso d'amore, no.
Il rosso che li univa era quello delle vene tagliate, dell'autolesionismo, delle lamette trovate in mezzo ai vecchi dischi rock.
Quante volte aveva pensato di lasciarlo ma perennemente ricacciava indietro quell'idea malsana, tra brividi di paura e il cuore che gli batteva all'impazzata al solo pensiero di perderlo?
Persino fare l'amore con lui era da malati, da vigliacchi e da folli, eppure era divino, le sue labbra, il suo sapore, il profumo della sua pelle simile ad un frutto esotico, tutto questo lo mandava in crisi e lo trasportava dritto in paradiso.
Raggiungere l'orgasmo con lui era come percorrere un sentiero ripido ridiscendendo in tutta velocità, all'impazzata, senza pensieri e senza preoccuparsi di potersi far male.
Venivano insieme, come se fossero uniti da un qualcosa di speciale e mistico, e tutto questo lo faceva impazzire.
Ripensò alla notte prima, a quando Joey gli era saltato addosso, prima baciandolo lentamente mentre gli slacciava i pantaloni, e poi assaporando la sua pelle mordicchiandogli il collo come un vampiro ( sangue, è il tuo sangue quello che voglio!) facendogli male, eppure lasciando che le sue labbra su muovessero libere come ali di farfalla, pungenti come api e provocanti. 
Ripensò al dolore che aveva provato quando lui gli aveva legato i polsi con dei vecchi stracci bianchi fatti a pezzi, lasciandolo su quel letto come un uomo febbricitante, mentre lui spariva e tardava, per poi sbucare all'improvviso venti minuti dopo con una lametta serrata tra le labbra carnose.
-Tagliami-  gli aveva detto, in quella penombra che gli metteva addosso una paura inspiegabile, ed era stato più un sussurro che una parola pronunciata a voce alta tanto che non lo aveva sentito subito ma aveva paura di chiedergli se per caso poteva ripetere.
Si era messo a cavalcioni sopra di lui, togliendosi la maglietta e mettendo la lametta fra le sue mani.
- Voglio che mi tagli, ora. So che puoi farmi male e anche amarmi. Solo tu sai farlo, ti prego. Ne ho bisogno ora.-
E lui lo fece, tremando e cercando di non fargli male, lacerando la pelle come un chirurgo che opera un paziente.
Joey si leccò le labbra e gemette, dolorante e felice.
-Aspetta- gli disse Corey, tra le lacrim.
-Aspetto e sanguino- rispose, ridendogli in faccia  ìe ordinandogli di continuare.
Perché lui era così, godeva nel soffrire e nel vedere gli altri soffrire, coloro che diceva di amare alla follia.
Corey chiuse gli occhi, baciando la fronte sudata e bianca di Joey, sussurrandogli un 'Ti amo' fra  il sangue che lentamente si asciugava sul pavimento.
Prese il telefono dalla tasca posteriore dei jeans e compose il 911
   
 
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