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Autore: _Maisha_    19/05/2014    4 recensioni
Sentiva già il profumo dell’aria di Maggio, carezza dolce su una pelle troppo screpolata dal freddo dei mesi precedenti. La primavera era iniziata da tempo, ormai, ma il gelo aveva deciso di rimanere attecchito alla terra, a bloccare il suo calore, invidioso.
Genere: Dark, Introspettivo, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Si vales, ego valeo

Sentiva già il profumo dell’aria di Maggio, carezza dolce su una pelle troppo screpolata dal freddo dei mesi precedenti. La primavera era iniziata da tempo, ormai, ma il gelo aveva deciso di rimanere attecchito alla terra, a bloccare il suo calore, invidioso.
Era giunto il momento che se ne andasse, ora. Era giunto il momento dell’abbraccio tra il cielo e la terra, tra il Dio e la Dea.


Irwin le cingeva i fianchi mentre Aletheia si preparava ad accendere la prima candela, rosso rubino come il sole di mezzogiorno, come i fuochi degli antichi falò, come la passione bruciante che si irradiava dal ventre della Terra fino al suo spirito.
«Signore del Bosco, porta i tuoi doni di fecondità perché la terra si desti dal suo sonno
La voce della donna era l’unico suono a violare il sacro silenzio nella baracca di legno, mentre la seconda candela, a sinistra della prima, verde come le fronde degli alberi ancora giovani e inesperti del sole e del vento, iniziava ad ardere.
«Bella signora della Terra, gioisci. Il Grande Cervo viene a cercare la sua sposa perché l’estate è arrivata.»
Le iridi della giovane vennero avvolte dalla fiamma delle flebili candele, l’incendio era dentro di lei, lo sentiva.
Irwin le prese la mano, era il loro primo rito insieme e il fatto che celebrasse proprio il primo di Maggio era segno di positività, presagio di un solido cammino insieme fino a quando il Fato avrebbe voluto. Beltane significava rinascere, operare, consolidare, amare la Vita. E loro due si amavano. Quella stretta, quello scambio di reciproche energie era un omaggio che decidevano di donarsi a vicenda, felici.
Come danzando la coppia girò intorno ai fuochi, rivivendo l’esperienza degli antichi avi, ballerini intorno a enormi falò, in un’epoca in cui la stregoneria era pura e semplice comunione con la natura, dove non vi era persecuzione e discriminazione.
Tre volte attraversarono la linea del fuoco e le fiamme finalmente li avvolsero.
Un urlo: «Bel!»
E l’estate arrivò nei loro animi.
Come fiori rigogliosi sbocciavano la passione e il desiderio e il riso e l’emozione.
Si sentivano vivi, appagati, illuminati dal sole nonostante l’ora tarda e lo spazio chiuso del loro rifugio nel bosco.
Aletheia sentì nascere dentro di lei nuovi poteri, nuove sensazioni e il bisogno di condividerle ancora di più. Al profumo della cera sciolta Irwin e la strega si unirono.
Le prime luci del mattino sancirono il matrimonio spirituale del Dio e della Dea, dei due giovani amanti, del mondo e della natura.
Abbracciati sull’erba coperta di soffice rugiada i due respirarono l’aria portatrice del nuovo cammino che li attendeva come pagani, come coppia e come uomini.
«Come credi che sarà, da ora in poi?» chiese Irwin, lo sguardo perso tra le nuvole bianche del mattino.
Passò del tempo prima che Aletheia rispondesse, era una donna pacata, riflessiva, che dava tempo al tempo.
«Oggi il sole splende, gli uccelli cantano, per me basta. Io sto bene, e tu?»
















Martina's crystal ball: Storia classificatasi 4 al Pagan Flash Contest di Aleyiah.
Prompt: Beltane (1 Maggio), candela.
Lascio il bellissimo banner che ho ricevuto come premio.


  
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