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Autore: LizDream    31/07/2008    3 recensioni
Vivere è difficile, perchè a volte la vita spaventa più della morte. La vita è fatta di scelte, scelte che comportano delle conseguenze. E questo Sana e Akito lo impareranno. Perchè amare non è mai semplice, ed andare avanti con la propria vita quando le cose non fanno che peggiorare lo è ancora meno. Ma credere nella forza della speranza e dei propri sentimenti forse potrà salvarli. Salvarli dagli errori del passato. Salvarli da loro stessi.
Genere: Romantico, Drammatico, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Aya Sugita/Alissa, Sana Kurata/Rossana Smith, Tsuyoshi Sasaki/Terence
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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47

Allora,prima di tutto vogllo ringraziare le persone che hanno commentato il primo capitolo e cioè:
ryanforever,lilly95lilly,jeeeeee,Simonathephoenix e totta91.
Grazie 1000!!!!
Inoltre, ci tengo a spiegare una cosa.
IMPORTANTE:
J
eeeeee e Simonathephoenix hanno scritto nelle loro recensioni: "cosa hai fatto fare a Sana?" e quindi mi piacerebbe spiegare le motivazioni della mia scelta.
Spesso, in una storia, è sempre il ragazzo a tradire la fidanzata, ed è sempre lui che deve cercare di farsi perdonare. Per una volta, ho voluto cambiare le cose, facendo girare tutto intorno all'errore di Sana, perchè non si tratta solo del suo rapporto con Akito, c'è dell'altro, ma naturalmente non posso dirvi niente, per non anticipare un fatto importante che scoprirete in seguito.
Come avrete ben capito, questa fanfiction si basa sul tema delle scelte, e delle conseguenze che esse portano. Attraverso lo sbaglio della protagonista, voglio far crescere i personaggi.
Questo è tutto, spero che non siate passati oltre, e vi siate fermati a leggere, perchè per me è molto importante!!!!
E ora vi lascio alla lettura del capitolo!!!
Mi raccomando, continuate a recensirmi!!!!


TI RINCONTRERO'
CAP 2: RICONTRARSI

I primi giorni li passiamo insieme, solo tra madre e figlia. 
Quando poi decido di andare da Tsuyoshi.
Entrambi eravamo colpevoli.

Entrambi avevamo perso la persona
che ci completava.
Entrambi avevamo perso un amico.
Entrambi avevamo perso un’amica.
Ma su una cosa non eravamo d’accordo.
Io mi ero pentita di quello che avevo fatto, Tsuyoshi no.

- Ciao, Sana!Da quanto tempo!Vieni,entra –

Non è sorpreso dalla mia improvvisa apparizione. Probabilmente i giornali avevano già annunciato il mio arrivo.

Non parliamo del più e del meno, perché sappiamo tutti e due che se sono lì c’è un motivo preciso.

-Vuoi sapere di lui, vero?- mi chiede, diretto. E so che gli fa male.

- In realtà voglio sapere di loro – ribatto io.

Tsuyoshi sospira e poi mi risponde.

- Aya non ha voluto più parlarmi dopo quello che è successo. Non tanto per il fatto in sé, ma perché sapeva che, almeno da parte mia, non era stata solo una scappatella. Io non sono quel tipo di ragazzo e tu lo sai bene. Aveva capito che io ti amavo … e ti amo ancora Sana –

Abbasso lo sguardo, non so che dire. Ho sempre sospettato che Tsuyoshi avesse una cotta per me, ma non credevo fino a questo punto.

- Con Akito è diverso. Per i primi tre anni non ci siamo parlati, anzi, abbiamo anche fatto a botte. Ma poi io ho fatto di tutto per riconquistare la sua fiducia e … sembra che ci sia riuscito.

- E … con Aya? State … state ancora insieme ? – chiedo insicura di quella domanda. So quanto l’ho fatta soffrire.

- Aya … lei … no, non stiamo più insieme – chiude lì il discorso.

Tsuyoshi abbassa gli occhi e posso intravedere la sua espressione triste e amareggiata.

Probabilmente è così triste perché, per colpa mia, per colpa nostra,lei non è riuscita più a fidarsi di lui. Eppure sembrerebbe qualcosa di ancora più importante …

- E … come sta?-

- Come vuoi che stia Sana? E’ vero, sono passati otti anni, ma le ferite del cuore non si possono rimarginare!Restano indelebili, si con il tempo cominciano a fare meno male, non bruciano più ma le loro cicatrici rimangono!- mi dice nervoso.

- Ma adesso, cioè, voglio dire, cosa fa? Lavora o … -

Tsuyoshi mi interrompe.

- Senti,  adesso non venire a farmi domande sulla sua carriera lavorativa o altro, quello che ti interessa davvero è sapere se lei ti ha perdonato oppure no e non sarò io a dirtelo. Dovrai scoprirlo da sola –

Sussulto. Non era a quello che miravo quando gli ho chiesto di lei!Ma non posso negare che in fondo, vorrei tanto sapere la risposta a quella domanda …

Tsuyoshi continua, rialzando lo sguardo e fissandomi negli occhi.

- Vive con Akito ora. Non preoccuparti, non stanno insieme. Lei ha solo … avuto .. un brutto periodo, e lui l’ha aiutata. Si trovavano nella stessa situazione, e Aya aveva bisogno di parlare con qualcuno che la capisse. Ma dopo un po’ di tempo si sono accorti che quella convivenza era piacevole e lei è rimasta a vivere lì. Si è trovata un lavoro per contribuire alla spese dell’affitto e Akito ha continuato con il karate. Ormai è un campione e considera Aya come una sorella –

Sono rimasta letteralmente scioccata da questa notizia. Aya e Akito che vivono insieme? Sotto lo stesso tetto?-

- Ah … che notizia!Buon … buon per loro, allora!-

Restiamo in silenzio per un po’, fino a quando io comincio a parlare di nuovo.

- Tsuyoshi … scusami. Io lo so che per te non è stato facile, So anche che quella volta di ho illuso, e mi dispiace, perché io … -

Tsuyoshi mi interrompe nuovamente,posandomi un dito sulle labbra.

Mi guarda con occhi tristi, arresi e un sorriso lieve.

- Non mi hai mai illuso, Sana. Credi che non sappia che per te quella notte non ha significato niente, credi che non lo sapessi fin dall’inizio?Tu hai saputo amare solo una persona in tutta la tua vita, Sana. E sappiamo entrambi che questa persona non sono io, ma un ragazzo alto, biondo, e leggermente scorbutico. Hai sempre amato solo lui, e non c’è spazio per nessun’altro nel tuo cuore –

- Ma io … - provo a ribattere, anche se con poca convinzione. Tutto quello che ha detto è vero. Tutto, maledettamente, tremendamente vero.

- Niente ma, Sana. E’ questa la verità –

Mi accompagna alla porta e prima di andarmene, mi volto verso di lui e gli faccio una domanda. Una domanda di cui temo la risposta.

- Pensi che dovrei andare a parlargli?-

Tsuyoshi  mi fa cenno di no con la testa.

- Non so come potresti stare dopo il vostro incontro. Devi ancora sapere tante cose Sana, ma stavolta io non posso aiutarti, devi andare avanti da sola. E’ giusto che sia tu ad andare in fondo a questa storia –

Annuisco mesta ed esco dall’abitazione salutandolo con un cenno della mano.

***

- Sana … vieni qui, devo parlarti un attimo –

La voce di Rei mi distrae dai miei pensieri e mi riporta alla realtà.

- Si, va bene. Scendo subito! -

Sono in camera mia, distesa sul letto, a pensare a cosa proverò quando rivedrò Akito. Ho provato ad andare a casa sua dopo essere stata da Tsuyoshi, ma quando ho suonato non ha risposto nessuno. Probabilmente erano usciti tutti e due. Lui e Aya. Che strana situazione …

Cerco di non pensarci almeno per un attimo, e vado da Rei.

- Rei, cosa c’è di così importante?-

- Questa sera ci sarà una festa in onore di tutte le celebrità del momento, dallo sport al cinema, dal canto al ballo, insomma sarà un festa da vip in poche parole! E tu naturalmente sei stata invitata, e non puoi assolutamente mancare. Ah, e poi, cosa ancora più importante … -

Non lo faccio finire di parlare, che ho già accettato e sono tornata in camera. Sarà una delle solite feste, tanto vale andare, fare presenza, e poi tornarsene a casa.

Per mia fortuna, o sfortuna, chi lo sa, non sento quello che Rei dice dopo, completando la frase con un grande sospiro.

- … ci sarà anche Akito Hayama, il grande campione di karate e il tuo eterno amore –

***

Ed eccomi qui a questa stupida festa, a bere del punch in un angolo del tavolo, e annoiandomi da morire.

Per questa serata ho scelto un vestito semplice, bianco, che scende leggero fino al ginocchio, ondeggiando ad ogni mio passo.

Sul davanti ha una scollatura media, ne troppo chiusa, ne troppo aperta, con degli stampi dorati mentre la schiena è completamente scoperta, fatta eccezione per una catenina dorata che scende nel mezzo, e due più piccole che scendono davanti sul’addome.

Ai piedi dei sandali con un tacco alto sempre dorati. L’acconciatura non è troppo elaborata. Ho lasciato i capelli sciolti, tirando su solo i ciuffi laterali con una molletta a fiore dello stesso colore delle scarpe, e lasciando la frangetta dritta davanti.

Non mi sto divertendo affatto, e non vedo già l’ora di andarmene, anche se sono appena arrivata –

Ma la serata è destinarsi a farsi ben più interessante, quando dalla porta centrale fa la sua entrata un ragazzo alto, biondo, fisico scolpito, e profondi occhi ambrati, che si può riassumere semplicemente in una parola, o meglio, in un nome: Akito Hayama.

Ma si può sapere che diavolo ci fa lui qui?

Cosa farà quando mi vedrà?

Con che coraggio lo guarderò in faccia, dopo quello che gli ho fatto?

Oddio, mi ha vista!

Anche lui è incredulo, ma non ha letto i giornali?

Faccio un respiro profondo, cercando di calmarmi.

Mi avvicino a lui.

E’ ora di affrontare i fantasmi del passato.

  
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