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Autore: AndThenSheBled    21/05/2014    1 recensioni
"Primo Novembre duemiladodici. L'inizio della fine. Dopo la tua morte la piccola Kenadee non riuscì più a guardare in faccia nessuno, ed io mi costruii attorno una fortezza impenetrabile, i quali mattoni erano l'insicurezza, la tristezza e la spossatezza. La mia anima era straziata dal dolore, distrutta, come se si trattasse di del fragilissimo vetro, caduto per terra a causa di mani maldestre"
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Caro Mitch, 
è davvero complicato riuscire a riempire un foglio di carta con i propri sentimenti, i propri traumi, le proprie emozioni e indecisioni. E’ impossibile poter imprimere il dolore su un oggetto così fragile che una lieve scintilla può disintegrare e che una misera goccia di pioggia può far indebolire. Ma vale la pena tentare, le ho provate tutte per riuscire a stare bene, con scarsi risultati.

So che purtroppo non riceverai mai questa lettera. So che purtroppo non riuscirai mai a leggere gli aggiornamenti dell’ultimo anno, so che non potrai mai più rivedere me e la piccola Kenadee.. ma quel briciolo di speranza che mi è rimasto mi sta dicendo che in questo momento tu sei qui vicino a me, e che quando io lascerò questa lettera aperta sullo scrittoio della nostra camera da letto, tu la leggerai.  E mi auguro con tutto il cuore che questo barlume di speranza non svanisca in fretta, perché mi è rimasta solo quella oltre alla forza di sorridere alla gente e di far finta che nonostante la circostanza tutto vada perfettamente bene. 
Ma quando mi è stato consigliato di scrivere questa lettera con la vana speranza di stare per almeno un ora in pace con me stessa, ho giurato a me stessa che non avrei mentito. Almeno non qui. 
La verità è che tutto va male. Oggi è il 31 ottobre 2013. Domani sarà esattamente passato un anno dalla tua scomparsa.  Un anno.. come passa velocemente il tempo amore, non trovi?  Ricordo come se fossi ieri quando varcavi la soglia con il bagaglio pesante, appena tornato dal tour, e ricordo ancora che nonostante la stanchezza, avevi ancora l’energia per prendere in braccio la piccola Kenadee,che sentendo scattare la serratura, aveva già preso la rincorsa per saltarti addosso e darti tutto l’affetto che aveva conservato nei mesi della tu assenza. Ricordo ancora il tuo sorriso nel vedermi dopo tanto tempo, ricordo le tue braccia ossute attorno al mio busto, che mi stringevano come se non ci fosse stato un domani. Ricordo il sapore delle tue labbra, il calore della tua pelle, il sorriso che mi rivolgevi quando entrambi ci svegliavamo l’uno abbracciato all’altra. 
Conservo ancora i tuoi vestiti nell’armadio. Si.. li tengo nel solito cassetto in cui tu mettevi le tue magliette lunghe e rovinate che indossavi per fare i live. Ora insieme a loro c’è anche il nostro album di foto, che spesso guardo quando mi sento particolarmente triste e nostalgica. Dentro ci sono tutte le foto più significative della nostra vita.. I nostri primi appuntamenti, la mia gravidanza, le foto del nostro matrimonio, le foto con Kenadee ancora neonata..   sono tutte una pugnalata al cuore. Ripensare al passato mi fa capire che ero e sono tutt’ora una stupida. Mi lamentavo del fatto che non c’eri mai per causa della band, che trascuravi nostra figlia.
Ti rimproveravo del fatto che lei stava crescendo senza una figura paterna accanto, e che io stavo praticamente accudendo nostra figlia da sola. Ma ora che tutto ciò che amavo mi è stato tolto, mi accorgo di essere un idiota.  Nonostante la tristezza di vivere praticamente senza marito per causa dei Suicide silence, non mi accorgevo del fatto che la mia vita era perfetta così.  E ora che ho perso tutto, non faccio altro che piangere sul latte versato.
Forse il motivo della mia angoscia è proprio il fatto che mi sento in debito con te. Non ho fatto in tempo a scusarmi con te. Dopo la tua morte ero furiosa.

Mi avevi disubbidito, avevi bevuto nonostante le mie raccomandazioni.  Quando la polizia mi aveva annunciato il tuo decesso, ti odiavo. Ero furiosa, ma allo stesso tempo angosciata. Quello sarebbe stato l’inizio della fine, la catastrofica caduta della signora Lucker e della piccola Kenadee, una bambina ancora troppo piccola per rendersi conto che mai più il suo amato papà avrebbe oltrepassato la soglia di casa con la valigia strapiena di vestiti sporchi e una busta di souvenir presi da tutti i posti in cui lui e la sua band avevano fatto tappa. 
Ricordo che ogni sera si appostava davanti alla porta di ingresso con in mano una coperta, il suo peluche preferito e un cuscino. Aspettava il tuo ritorno davanti alla porta, e quando era stanca si addormentava li, stretta nella coperta,con la testa poggiata sul cuscino. Dato che dopo qualche giorno quella postazione diventò “scomoda”, decise di ritornare in camera sua. Ma ogni notte, prima di addormentarsi, prendeva una vostra foto e la metteva sotto al cuscino, come un “santino”.  Col tempo, ovviamente, sparirono anche quelli. 
Ho sempre pensato che la piccola Kenadee fosse la bontà fatta bambina, e non mi sbagliavo. Nonostante gli anni che verranno, nonostante gli altri uomini che  crescendo, Kenadee avrà nel futuro, tu sarai sempre l’unico grande uomo della sua vita. Sei il suo eroe, il suo esempio di vita. Ogni volta che la guardo negli occhi, riesco a scorgere la determinazione, la forza, la bontà e la fierezza che vedevo riflessa anche nei tuoi. 
Nonostante la mancanza del padre, la bambina non ha rinunciato alla sua felicità. Ogni volta che pensa a te riesco a vedere un piccolo sorriso sulle sue labbra. Ti chiedo scusa, ti chiedo di dimenticare ciò che ti ho detto in passato sul fatto di non essere un bravo padre,perché lo sei stato e perché le hai insegnato ad essere forte e coraggiosa come una vera e propria guerriera.

Ora sono esattamente le ventitré, Mitch. Tra un ora esatta, brucerò la lettera. La lascerò qui,però, come avevo promesso all’inizio della lettera. So che sicuramente Kenadee la leggerà,ma non mi importa. Voglia che sappia quanto credo in lei, e quanto,nonostante ciò, io ti ami ancora.

Un giorno, so per certo, che ci incontreremo di nuovo.
Ti amo Mitch.

Tua Jolie.

Notadelloscrittore: tutto ciò è puramente inventato da me. Non sono nella testa di Jolie, non so cosa pensava e tanto meno non so cosa provava. Per cui,è puramente fantastico.
  
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