"Primo Novembre duemiladodici. L'inizio della fine. Dopo la tua morte la piccola Kenadee non riuscì più a guardare in faccia nessuno, ed io mi costruii attorno una fortezza impenetrabile, i quali mattoni erano l'insicurezza, la tristezza e la spossatezza. La mia anima era straziata dal dolore, distrutta, come se si trattasse di del fragilissimo vetro, caduto per terra a causa di mani maldestre"