Fanfic su artisti musicali > Mika
Ricorda la storia  |      
Autore: Heroes_    22/05/2014    4 recensioni
Ecco la campanella, ora si esce, ora addio a questo posto, a questi compagni, addio ai professori, ai banchi, ai muri, alle piastrelle, addio ai bidelli, alle macchinette, ai bagni dove ho dato sfogo a tanti miei pianti, addio a tutto e a tutti, ma addio non a lei, non ad Emma.
Genere: Slice of life, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Un biglietto, attaccato al muro, un post it giallo.

“Mi hai insegnato proprio tu a sorridere”

Faccio un passo, un altro post it, questa volta arancione.

“Anche se era uno dei momenti più bui della mia vita”

Giro l'angolo, una lunga fila di post it, dai mille colori, porta alla porta della mia classe.

Ma chi può aver fatto una cosa simile?

“Non chiederti chi sono, vai avanti. Strappa questo post it ma tienilo a mente”

Lo prendo e lo metto in tasca, cercando di non pormi quella domanda.

“Per mesi ti ho osservato, da te ho imparato a superare tante difficoltà, ma non sono brava come te”

Che significa?

“Non sai quanto fatico mentre cerco di essere ciò che vorrei”

Questa frase, questo concetto, sembra uscito dalla mia bocca, è ciò che penso io, chi è così uguale a me?

“E so che tu vorresti essere perfetto, ma non importa, lo sei”

Questa è una stronzata, io non sono perfetto.

“Aspetta a chiuderti a riccio. Dicevo, sei perfetto per me”

Io non sono perfetto per nessuno, nessuno mi ha mai parlato da quando sono in questa scuola.

“Da lontano, qualcosa di te ho capito”

Inizio ad avere paura, in un certo senso. Ma d'altra parte sono piacevolmente sorpreso che qualcuno abbia fatto questo per me.

“Senza saperlo, mi hai insegnato a decidere cos'è meglio per me, ma meglio per davvero, non meglio per compiacere gli altri”

Essendo scritto più in piccolo degli altri ho faticato a leggerlo, ma ne è valsa la pena. Credo.

“So che non è facile per te”

“Ma nonostante questo, sei tutto ciò che vorrei essere io”

Una persona che vuole essere come me? Non è possibile.

“Impieghiamo troppe energie per sforzarci di essere qualcuno che non siamo”

“Per noi ne restano davvero poche”

“Credimi, non hai bisogno di sprecare le tue forze per questo”

I post it stanno giungendo al termine, la parete sta giungendo al termine. Ho quasi paura a scoprire chi mi ha fatto tutto questo.

“Tu vai bene così”

“TU SEI GIUSTO PER ME”

Nella mia testa passano mille pensieri, che restano un istante per poi lasciare il posto ad altri, restano così poco che non ho nemmeno il tempo di metterli a fuoco.

“Mi fai sentire al sicuro, con la tua sola presenza”

“Ma ora ho paura”

“Questo sarà il tuo ultimo giorno qui”

Già, e non vedo l'ora di andarmene, scusa, chiunque tu sia.

“Non lasciarmi da sola”

“Non puoi”

“So che ora c'è una sola parola per descrivere la situazione:”

“FINE”

Finiti. Non so che fare, che dire.

Ecco la porta della classe. 4^F.

Apro la porta, la classe è vuota.

Mi giro verso la lavagna.

“Penniman non te ne andare”

Scritto in gigantesco, in maiuscolo, in rosso arancione verde e blu.

-Penniman, allora?

-Brown, sei stata tu?

-Sì, ma questo non cambierà le cose, suppongo.

-Già.. mi spiace.

-Non è vero che ti dispiace, io al tuo posto starei facendo i salti di gioia.

-Non li posso fare.

-E perché no?

-Perché dopo questo non posso andarmene a cuor leggero.

-Certo che puoi, non ci siamo mai parlati.

-Ma Cristo, proprio il mio ultimo giorno di scuola dovevi aspettare per provarci con me?

-Oh, no no, io non ci sto provando con te.

-Ah no?

-E' inutile che fai quel sorrisetto, non ci sto provando con te e mai lo farò.

-Bene, allora cosa significa?

-Significa che sei l'unica persona di interessante in questa classe e non voglio che te ne vada.

-Me ne pentirei in tutti e due i casi, sia che me ne vada sia che resti.

-E' la tua vita, Penniman.

-Sei tu che ti sei voluta intromettere, Brown.

-Anche se fosse?

-Amen, non dirai mai ciò che spero tu dica.

Si siede a terra, sulle ginocchia e mette le mani come se stesse pregando.

-Ti prego, oh Penniman, resta qui, non te ne andare, non cambiare scuola.

-Dammi almeno una ragione!

-Ho bisogno di te, ecco, l'ho detto.

-Vuoi la verità?

-Beh, magari..!

-Non me ne voglio andare, mi sentirei tremendamente in colpa, non potrei mai lasciare in preda a queste bestie una creatura tanto piccola e fragile.

-Che cretino..

-E' un peccato che ci conosciamo solo ora, Brown.

-Già, abbiamo sprecato ben sei mesi.

-Sarà nostro dovere recuperare il tempo perso.

-Ovviamente.

-Tutti gli intervalli sarò qua fuori, ti aspetterò.

-Magari bastassero quelli a non sentire la tua mancanza..

-Eh lo so, sono irresistibile..

-Imbecille!

Appena lei finisce di dire che sono un imbecille suona la campanella, ora tutti entreranno in classe, inizieranno le mie ultime cinque ore in questo liceo. E neanche bado alle offese degli altri. Neanche bado ai prof che mi richiamano sempre. Sono completamente perso. Non è un giorno buttato via come gli altri, quando si sogna non si perde mai tempo.

Ma perché non ci siamo mai parlati prima? Perché?

Ecco la campanella, ora si esce, ora addio a questo posto, a questi compagni, addio ai professori, ai banchi, ai muri, alle piastrelle, addio ai bidelli, alle macchinette, ai bagni dove ho dato sfogo a tanti miei pianti, addio a tutto e a tutti, ma addio non a lei, non ad Emma.

-Penniman!

-Brown!

-Che fai? Non saluti?

-Ti avrei aspettata al cancello, pff..

-Ballista..

-Davvero, volevo solo abbracciarti.

Ed è strano, io credevo che mi avrebbe respinto, invece mi stringe forte.

-Buona fortuna, per questa gabbia di bestie, dico.

-Grazie, buona fortuna per la nuova scuola.

-Starò bene lì, vado a studiare canto.

-Figo, avrò un amico famoso e miliardario!

-Non correre, non sarà facile farcela.

-Ce la farai.

Non dico niente, così continua lei a parlare.

-Per prima cosa credi in ciò che fai, so che sei un testone e che ci proverai finché non ci sarai riuscito.

-Esatto.

-Dai, insegui i tuoi sogni, ci vedremo quest'estate, sempre se non sarai già in tour!

-Ti chiamerò.

-Promesso?

-Promesso. Presto.

-Ok, allora..ciao Penniman..

-Tutto qui?

-Ti dico arrivederci perché addio non lo so dire, non a te.

-Infatti è un arrivederci, non un addio, non per noi due.

-Vai, perderai l'autobus.

-Anche tu lo perdi altrimenti, eh?

-Eh si.. Ciao Michael.

-A presto, Emma.

Questo potrebbe essere l'inizio di una gran bella amicizia, me lo sento.

 

Ciao a tutti :)
Questa storia l'ho scritta l'anno scorso guardando Amici 12, ho preso delle frasi dall'inedito di una ragazza che tra l'altro si chiama come me: Angela.
Comunque, grazie a chi ha letto e non so che dire.. Questa è la prima storia che pubblico e spero non faccia così tanto schifo T^T
Un bacio a tutti,
Angela
  
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Mika / Vai alla pagina dell'autore: Heroes_