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Autore: Piccina91    22/05/2014    2 recensioni
Un cuore è destinato a legarsi con un altro cuore. Un'anima è destinata a legarsi con un'altra anima.
Nella vita tutti sogniamo un amore unico, che ci consuma, che ci fa piangere, che ci fa ridere, che ci fa VIVERE.
La vita di Elena verrà sconvolta dall'entrata in scena di Roberto, un ragazzo che a tutto pensa tranne che all'amore.
Il cuore della nostra protagonista è ferito dagli ultimi avvenimenti, riuscirà lui a guarirlo o lo calpesterà definitivamente?
Dal testo: Due persone che camminano ognuno per la propria strada che, a volte, si fermano insieme ad un punto. Ma la fermata non può durare per sempre, solo per qualche minuto. Poi ripartiamo verso due direzioni diverse senza sapere quale sarà la prossima volta in cui ci fermeremo insieme.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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*** Scuse iniziali ***
Perdonatemi ragazzi per tutto questo ritardo, spero di essermi fatta perdonare con questo capitolo. Buona lettura!




Tutte le mie preoccupazioni erano svanite quando avevo incrociato gli occhi di Filippo. Seduto di fronte al commissario di polizia, stava rispondendo alle sue domande mentre io osservavo la scena da dietro lo specchio. Mille volte avevo pregato di rivederlo vivo perché non avrei mai potuto reggere il peso di un omicidio, anche se era stata legittima difesa. Un poliziotto accese l’interfono per farmi sentire.

<< Mi racconti della notte in cui è scomparso >>
<< Sono andato da Elena con una scusa. Volevo vederla a tutti i costi. Ho provato a baciarla ma lei mi ha rifiutato così ho perso la testa >>
<< Quindi l’ha aggredita? >> domandò il commissario
<< Assolutamente no. Ho tirato un calcio alla porta e me ne sono andato >>
<< E quella ferita all’addome come se l’è fatta? >> indagò ancora incredulo
<< Sono caduto e un mio amico medico mi ha gentilmente ricucito >> rispose sghignazzando
Presi a pugni il vetro della stanza, sconvolta per quello che stavo ascoltando. Il poliziotto mi allontanò con forza e mi riportò all’ordine.
<< Stia calma, signorina. Lui sta raccontando la sua versione, poi sta al commissario decidere a chi credere. La situazione è abbastanza delicata >>
<< Io non sto calma perché quello stronzo sta mentendo e purtroppo io non posso dimostrarlo! >>
Incrociai le braccia e iniziai a piangere a dirotto. Filippo mi stava dando della bugiarda per cercare di passarla liscia ma ero sicura che il commissario avrebbe creduto alla mia versione perché mi aveva visto soffrire e quindi poteva escludere che io stessi recitando. Aspettai la fine del colloquio e poi andai a parlare con lui. Mi fece accomodare nel suo ufficio e mi offrì un bicchiere d’acqua.
<< So che tutto questo è difficile da sopportare ma non ho prove per trattenerlo >>
<< Quindi lei mi sta dicendo che Filippo non può essere arrestato? >> chiesi sbarrando gli occhi
<< Esatto, è la tua parola contro la sua >>
<< Giustizia deve essere fatta, quel mostro deve pagare >> intervenne mia madre furiosa

Ma niente si mosse. Filippo non fu incriminato per mancanza di prove e tornò in libertà. Nonostante le mie pressioni, nonostante le mie preghiere, tornò anche a frequentare la mia scuola. Solo che lì c’erano i miei amici a proteggermi e anche Roberto. Non mi lasciavano mai sola, preoccupati per quello che potesse succedermi. Ero fortunata ad averli accanto e li ringraziavo ogni giorno per questo.

Due mesi dopo..

Gli esami tanto attesi erano arrivati. Stefano, Davide, Emanuele, Federica, Alessio, Roberto ed io eravamo seduti ai nostri banchi intenti a sviluppare uno dei temi che ci erano stati assegnati. Io avevo scelto di parlare dell’amore visto che era l’ unica speranza che mi era rimasta di essere felice. Guardai Roberto, chino sul suo foglio, e sorrisi involontariamente. Non eravamo tornati ufficialmente insieme ma entrambi ci consideravamo impegnati. Stavolta volevamo fare le cose con calma per non rovinare di nuovo tutto. Lui era davvero cambiato e in fondo anche io lo ero. Non ero più la ragazzina immatura che non sa come comportarsi ma adesso ero più sicura e determinata. Non mi spaventava più neanche incontrare Filippo in corridoio perché sapevo che non mi avrebbe più fatto del male. Avevo preso delle lezioni di autodifesa ed ero pronta a difendermi se necessario.

<< La prima prova è andata! >> disse Federica uscendo dall’istituto
<< Ma stai zitta, che hai copiato tutto! >> la prese in giro Alessio
<< Ma non è vero! Posso testimoniare che ha fatto tutto da sola >> la difesi
<< Parli solo per solidarietà femminile! Io sono sincero e dico che ho copiato dal libro dei temi >>
<< E bravo Davide! Ma scusa se te lo dico, non avevamo dubbi!>> rispose Stefano sorridendo
Roberto scoppiò a ridere sonoramente e lo guardai male.
<< Tu non ridere, visto che hai fatto la stessa cosa! >> lo rimproverai
<< Almeno io sono stato più furbo e ho fatto svolgere il tema a mio fratello! >>
<< Se penso che ti stai diplomando, mi viene da ridere al solo pensiero >> affermò Federica

Il diploma era vicino, un anno era passato davvero in fretta. Litigi, tradimenti, bugie.. tutto ci aveva portato a quel momento, a quella tappa della vita che ti costringe a mettere un punto all’immaturità. Trascorsi i giorni prima degli esami orali insieme a loro, la mia seconda famiglia, facendo progetti sul nostro futuro. C’era chi aveva intenzione di iscriversi all’università, chi rinunciava a priori a questa possibilità e chi, come me, non sapeva cosa fare. Volevo vivere giorno per giorno e decidere con calma.

Il fatidico giorno della mia prova era arrivato ed ero rimasta l’unica a dover sostenere l’esame. Mi sedetti di fronte alla commissione e, dopo aver brevemente esposto la mia tesina, gli insegnanti iniziarono con le domande. Risposi perfettamente a tutto, stupendomi di me stessa. Quando mi girai per tornare al mio posto, incrociai gli occhi di Roberto che mi venne incontro e mi abbracciò.
<< Questo però non lo consideriamo nel voto finale >> scherzò una professoressa
Dopo una risata generale, trascinai via Roberto. Volevo baciarlo, volevo farlo mio immediatamente. Entrammo nel laboratorio di chimica, chiusi la porta alle nostre spalle e lo baciai con foga. Lui prese l’iniziativa e, dopo avermi sollevato, mi fece sdraiare sulla cattedra e mi alzò la gonna. Feci l’amore con quello che consideravo l’amore della mia vita, non perché era l’unico con il quale mi ero spinta oltre ma perché mi sentivo di appartenergli, come se due anime separate alla nascita si fossero rincontrate. Il suo respiro in sintonia con il mio, le sue mani intrecciate alle mie, le mie labbra attaccate alle sue. Due corpi perfettamente incastrati da sembrare uno solo.

Quella sera avevamo prenotato alla nostra solita pizzeria per festeggiare tutti assieme la fine di quei mesi d’inferno. Indossai un vestito nero scoperto sulle spalle e leggermente corto e scesi le scale.
<< Wow! Sorellina dove stai andando? >> chiese Lily sorpresa
<< Esco con i miei amici >> risposi semplicemente abbassando lo sguardo
<< E con Roberto >> aggiunse mia madre sorridendo
<< Si, c’è anche lui ovviamente >> dissi mentre sistemavo il cellulare nella borsa
<< Mamma, secondo me Elena pensa che siamo stupide! >> commentò Lily
<< Si, decisamente! >>
<< Perché? Cosa ho fatto? >> domandai con tono innocente
<< Lo sappiamo che tu e Roberto vi siete rimessi insieme >> affermò mia sorella
Colpita e affondata. Certo che non potevo proprio nascondere nulla a quelle due. Mi sedetti sul divano in mezzo a loro e le abbracciai.
<< Va bene, avete vinto. Io e Roberto stiamo di nuovo insieme. Mi dispiace non avervelo detto prima ma volevo essere sicura della nostra relazione. E lo sono.  Amo Roberto alla follia e anche lui mi ama allo stesso modo. Ho capito che non posso vivere senza di lui. Lui è la roccia alla quale mi appiglio nei momenti difficili, è la mia ancora di salvezza. E’ il mio amante, il mio migliore amico. In pratica la mia vita è legata alla sua >>
<< Ammazza sorella quanto sei sdolcinata. Il diabete mi è salito a tremila! >> scherzò Lily
<< Tesoro mio, sono così contenta che ti sei buttata alle spalle tutto quello che è successo e che adesso sei felice. So che ho sempre mostrato ostilità nei confronti di Roberto ma dopo quello che hai appena detto e dopo che lui ha dimostrato di tenerci davvero a te, non posso che ringraziare Dio per avertelo fatto incontrare >> disse mia madre piangendo
Un ultimo abbraccio e poi il suono del clacson mi fece scattare in piedi e correre verso la porta. Salii in macchina con un sorriso ebete stampato in faccia e baciai Roberto.
<< Sei bellissima. Devo fare appello a tutto il mio autocontrollo per non saltarti addosso >>
<< Dai, non fare lo scemo. Facciamo presto che ci stanno aspettando >>

Roberto ingranò la marcia e alzò il volume dello stereo. La città scorreva veloce davanti ai nostri occhi e io non potevo fare a meno di pensare che avevo avuto tutto quello che avevo sempre desiderato. Una famiglia unita, anche se avevo perso mio padre ma in ogni caso era sempre nei miei pensieri, un principe azzurro come quello delle favole, che dopo mille ostacoli diventa tuo per sempre, e degli amici unici.
<< Amore, me la fai una promessa? >> chiese ad un tratto Roberto spaventandomi
<< Certo, dimmi pure >> risposi girandomi verso di lui
<< Promettimi che mi amerai per sempre >> affermò come se mi avesse letto nel pensiero
<< Te lo prometto amore mio >> dissi sorridendo

Vidi Roberto sorridere e poi una luce bianca illuminò i nostri visi e fummo trascinati nell’oblio.


***Angolo autrice***
Eccomi qui ragazzi a commentare questo ennesimo capitolo. Un capitolo a tratti triste, a tratti bello e a tratti divertente. Vediamo l'interrogatorio di Filippo che riesce a passarla liscia e poi vediamo i nostri protagonisti alle prese con gli esami. Scherzano, si divertono. E poi la dichiarazione d'amore di Elena ( quello che fa con sua sorella e sua mamma) perchè è giusto chiamarla così. Che dolcezza! Poi, infine, leggiamo una promessa ma qualcosa va storto. Secondo voi cosa è successo? Vi ringrazio infinitamente per essere arrivati fino a qui. Ringrazio chi ha messo la storia tra le seguite, preferite o ricordate. Ringrazio chi legge, chi recensisce. Ringrazio TUTTI. Vi anticipo che il prossimo sarà il capitolo finale quindi manca davvero un soffio alla conclusione di questa storia. A presto, Piccina :***

 
 
 
 
 
 
 
  
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