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Autore: auroramyth    23/05/2014    3 recensioni
Arriviamo in camera e lui si va a sedere sulla chaise longue, lasciando me in piedi davanti a lui.
-Spogliati.- mi ordina e io ubbidisco.
Lentamente mi libero dei vestiti, sfruttando quella sensualità che è innata in ogni donna, rimanendo solo in intimo di fronte a lui.
-Togliti tutto.-
Sgancio il reggiseno che va a fare compagnia ai miei vestiti e sfilo le mutandine, uscendoci prima con un piede, poi con l’altro.
Sono nuda, in piedi davanti a lui, ancora completamente vestito, che mi mangia con gli occhi.
Si alza in piedi per sovrastarmi con la sua incredibile altezza.
-Spogliami.- mi sussurra con un sorriso malizioso sulle labbra.
So già a cosa porteranno le sue parole.
TITOLO VINCITORE DI UN CONCORSO SU FACEBOOK
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bill Kaulitz, Nuovo personaggio
Note: Lemon | Avvertimenti: Bondage
- Questa storia fa parte della serie 'Meglio delle parole'
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dodod QUESTA STORIA È IL "PREQUEL" ALLA MIA ONE SHOT "MEGLIO DELLE PAROLE", ORA RINOMINATA "MEGLIO DELLE PAROLE 2"




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Bill mi conduce per mano in camera sua.

Ha fretta.
Come sempre quando vuole scopare con me.
Lo assecondo, come tutte le volte.
È impensabile andargli contro. Primo, perché troverebbe un modo per fartela pagare e, secondo, perché a me in realtà piace quello che mi fa a letto, per quanto parecchio spinto e brutale possa essere.
Arriviamo in camera e lui si va a sedere sulla chaise longue, lasciando me in piedi davanti a lui.
-Spogliati.- mi ordina e io ubbidisco.
Lentamente mi libero dei vestiti, sfruttando quella sensualità che è innata in ogni donna, rimanendo solo in intimo di fronte a lui.
-Togliti tutto.-
Sgancio il reggiseno che va a fare compagnia ai miei vestiti e sfilo le mutandine, uscendoci prima con un piede, poi con l’altro.
Sono nuda, in piedi davanti a lui, ancora completamente vestito, che mi mangia con gli occhi.
 La sensazione di imbarazzo e imparità che striscia dentro di me mi spinge a coprirmi con le mani, come meglio posso, le mie nudità. Ma resisto. So che a Bill non piacerebbe se mi coprissi in un qualche modo, se lui mi vuole nuda. Lo so per esperienza.
Si alza in piedi per sovrastarmi con la sua incredibile altezza.
-Spogliami.- mi sussurra con un sorriso malizioso sulle labbra.
So già a cosa porteranno le sue parole.
I preliminari sono solo per lui, poi io finirò legata e impotente.
Solo allora si occuperà di me.
È così molto spesso tra di noi.
Sono davvero rare le volte un cui fa sesso con me senza legarmi.
Solo per qualche sveltina o quando è troppo stanco o impaziente di avermi lascia perdere le corde.
Ma non è il fatto in sé che mi leghi a darmi fastidio, è il fatto che lo faccia per avere il controllo su di me.
Per dominarmi.
Per farmi inesorabilmente sua.
Io sono già sua! Perché lo amo!
Ma lui questo non riesce a vederlo e capirlo.
E comunque per lui non sono che il giocattolino preferito del momento, quello con il quale per un po’, finché non ne è stanco, può fare tutto quello che vuole.
E io sono una stupida a permetterglielo.
Quindi anche questa sera ubbidisco e inizio a spogliarlo.
Gli sfilo la maglia dai pantaloni e poi la sollevo, accarezzando il suo ventre e il suo torace nel mentre, poi gliela sfilo dalla testa, aiutata dalle sue braccia alzate.
Lui scalcia le scarpe e io mi dedico a slacciargli la cintura e i pantaloni stretti.
-Baciami.- mi dice e io lo faccio.
Mi alzo sulle punte dei piedi per arrivare alle sue labbra per farle aderire alle mie mentre gli abbasso i pantaloni e i boxer insieme.
Stringe i miei capelli tra le mani, so cosa vuole.
Gli bacio il mento coperto dalla leggera barba, il collo, il petto tatuato, il ventre, la stella nera sul fianco.
Finisco inginocchiata davanti a lui, con la sua asta che svetta nella mia direzione.
Lo guardo negli occhi, in attesa di capire se vuole che glielo prenda in bocca.
Il suo sguardo nocciola è velato dalla lussuria e i suoi fianchi si spingono leggermente in avanti come ad incitarmi a muovermi a fare qualcosa.
È il suo segnale.
Lo prendo in mano e lo succhio senza pietà.
Per una volta vorrei avere io il controllo su di lui e comandarlo, dominarlo.
Ma naturalmente non me lo permette.
Si allontana da me in malo modo.
-Sdraiati sul letto e aspettami.- mi sibila.
Lo faccio.
Mi sdraio al centro del letto e mi sollevo sui gomiti per vedere cosa fa.
Bill si toglie i calzini, i pantaloni e i boxer con un paio di movimenti, precisi e controllati, segno che è ancora padrone di se stesso e delle sue emozioni.
Non si è ancora lasciato andare alla passione.
Quando torna da me ha delle corde in mano. Da dove arrivino non è dato saperlo.
Non ho notato da dove le ha sfilate. Forse da sotto il letto? Non lo so e nemmeno mi importa o interessa.
Si mette a cavalcioni sul mio petto e fissa saldamente i miei polsi alla testiera del letto.
Poi mi prende la testa tra le mani e se la porta tra le gambe.
La posizione è scomoda e forza sui muscoli delle mie spalle, del mio collo e del mio addome.
Lo spinge con forza nella mia bocca, riempiendomi e arrivandomi in gola, e io devo metaforicamente stringere i denti per resistere ai conati.
Non credo che gli piacerebbe se dessi di stomaco mentre vuole che lo ecciti con le mie labbra e la mia lingua.
Mi abituo alla sensazione di averlo tutto affondato nella mia bocca e poi comincio a succhiare, muovendo la testa avanti e indietro per massaggiarlo bene, dalla punta fino alla base.
È corposo e duro nella mia bocca. Caldo e bagnato della mia saliva che lo rende ancor più scivoloso. La pelle che lo ricopre è morbida e sa di lui. Sa di uomo. Ha un gusto salato e pungente, segno che qualche gocciolina ha lasciato il suo glande.
Bill getta la testa indietro, lanciando un gemito sonoro, e le sue mani scivolano dalla mia testa e vanno a stringere il cuscino sotto il mio capo.
Si sfila dalla mia bocca e si stende al mio fianco, sporgendosi sopra di me per osservarmi dall’alto.
 
È una visione, con quel corpo longilineo, candido e perfetto sotto di me. Mi beo per qualche istante della vista di lei, con quei polsi legati al letto, tesa per la passione e totalmente alla mia mercé.
È bellissima e io la amo alla follia.
Non ne ho mai abbastanza di lei e mai ne avrò.
Faccio scorrere le mani lungo il suo corpo, prestando particolare attenzione ai seni e all’interno delle sue cosce, mentre mi intrufolo tra le sue gambe.
La invito a dischiuderle e lei remissiva mi accontenta.
Con le mie mani assalto subito il suo clitoride e le sue grandi labbra, titillando la sua perla pulsante con il pollice e affondando due dita dentro di lei.
Lei si inarca e lancia un piccolo grido.
Con la mia mano sinistra, abbandonata sulla sua coscia spalancata, le do un leggero schiaffo vicino all’inguine.
-Silenzio!- le ordino e lei immediatamente tace, mordendosi il labbro inferiore per trattenere i gemiti che rischiano di sfuggirle dalle labbra.
Quando è così accomodante mi manda al manicomio.
Mi spinge ad esprimere con lei tutta la mia brutale passione che brucia per lei, la mia fidanzata e compagna. Il mio amore.
È vero, spesso al di fuori della camera da letto litighiamo, ma che io la ami è innegabile.
Non l’avrei mai fatta entrare nella mia vita e nel mio mondo altrimenti, ossia non l’avrei mai accolta in casa, lasciandola libera di scoprire tutti i segreti che cela questo posto, l’unico dove posso essere me stesso senza dovermi preoccupare di nulla.
L’idea che lei sia l’unica che mi conosce veramente (oltre a mio fratello, naturalmente) mi fa uscire ancora più di testa.
Lotto con me stesso per mantenere il controllo, ma perdo la battaglia.
Mi sporgo verso di lei per raggiungere con la mia bocca la sua, che sa ancora di me, e con le mie dita i suoi seni, che assalto furiosamente, continuando a titillarla nella sua femminilità.
Non voglio trattenermi con lei.
Voglio che domani mattina, quando si risveglierà, si ricordi di chi le ha toccato il corpo ed ha affondato dentro di lei.
Voglio che abbia ben chiaro chi l’ha amata durante la notte.
Non resisto più. Devo prenderla. Ora.
L’attesa mi sta divorando e lei, che sotto di me continua a bagnarsi sempre di più e contorcersi dal desiderio, non aiuta per niente.
Voglio essere dentro di lei quando verrà, voglio sentirla avvolgermi e stringermi, mentre i suoi muscoli interni si contraggono, e voglio venire con lei.
Libero la sua femminilità e il capezzolo che stavo torturando e mi posiziono completamente su di lei.
Afferro saldamente i suoi polsi già legati alla testiera del mio letto e con un movimento secco la penetro.
Lei fa per sfuggire alle mie labbra per liberare l’urlo che ha in gola ma io non glielo permetto, premendo ancora di più le mie labbra sulle sue e intensificando i movimenti della mia lingua.
Mi muovo furiosamente dentro di lei, spingendo e spingendo implacabile, desideroso di liberarmi dentro di lei.
Lei ad ogni spinta mi viene incontro e questo mi piace da impazzire.
Il ritmo è frenetico e martellante e ci porta sempre più in alto nella spirale del piacere.
Lei viene per prima.
Il suo corpo si tende ed immobilizza per alcuni istanti poi si rilassa espirando il fiato che ha trattenuto durante il suo momento d’estasi.
Io la seguo dopo un altro paio di spinte furiose.
Vengo sfogando dentro di lei uno di quegli orgasmi devastanti che ti tolgono il respiro e ti fanno mancare la terra sotto i piedi.
È sempre così con lei.
Intenso, carnale e distruttivo.
Riesco appena a liberarle i polsi dalla corda, prima di crollare ancora affannato con lei tra le braccia, tutta appallottolata e tremante come un gattino infreddolito.
La scaldo con il mio corpo, stringendola al mio petto, e, prima ancora che i nostri battiti del cuore si siano regolarizzati, cadiamo addormentati.


My Space: questa è la seconda os che scrivo, prequel della prima pubblicata, Meglio delle parole 2, che fa parte di un concorso che qualche settimana fa ho indetto sulla mia (e di _Vesper_) pagina facebook, Dark Blue Horizon, al quale hanno partecipato molte persone! Il titolo che ha vinto è di una splendida ragazza, il cui nome su EFP è Silents_words, la quale scrive One LOVE, One LIFE.
Ringrazio fin da ora chi leggerà questa storiella e l'altra "conclusiva" della loro serie "Meglio delle parole" e chi deciderà di lasciarmi un suo parere.
Alla prossima! Baci!
  
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