Crossover
Segui la storia  |       
Autore: S05lj    24/05/2014    0 recensioni
Cosa è in grado di far tremare in egual misura i buoni e i cattivi di tutti gli universi manga-Marvel-film-telefilm-videogiochi e altro?
Io sono per il terremoto, oppure per Blob in bikini, ma molti dicono che anche la censura non scherza.
Questa è la storia, più o meno dettagliata, della guerra che i personaggi più celebri del mondo della fantasia sono costretti ad affrontare contro il MOIGE.
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Scuola di Supercriminali'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
In Missione Segreta con gli Agenti Segreti
Dovete capire che dopo aver letto un rapporto del genere le alte sfere della scuola Destino, si dovettero muovere al più presto per trovare qualcuno in grado di porre fine a tutto quell’orrore senza coinvolgere la scuola dei supercriminali. Fu così che Sinistro ebbe la brillante idea di chiedere aiuto ai servizi segreti.

In un tavolo rotondo, stile quello dei cavalieri di Camelot si trovavano 4 dei principali esponenti delle più importanti organizzazioni segrete del mondo.
Lambert, Colonnello Campbell, M, e infine la più giovane del gruppo, Teresa Testarossa, o Tessa, per gli amici. Tutti e 4 stavano puntando un monitor 4d che gli mostrava cosa stessero combinando i loro migliori agenti.
Sam Fisher apparve sul monitor con il suo immancabile visore con le famosissime 3 lucine sulla testa.

Sinistro ci aveva parlato di tutti loro in una lunga lezione su come evitare gli agenti segreti.
Sam Fisher è un agente speciale, probabilmente dedito al consumo di steroidi visto la sua instancabilità. Infatti se ne può stare appeso a ringhiere, sospeso tra due muri e a testa all’ingiù all’infinito senza accusare la stanchezza, o che gli vada il sangue al cervello, inoltre con una sola delle sue “carezze” riesce a mandare in coma una persona per 3 anni, se poi gli salta in testa allora per 5. Per evitare che ad ogni missioni dimezzi la popolazione mondiale, gli danno in dotazione solo una pistola spara supposte, e una per l‘elettroshock. Queste misure sembrano necessarie poiché se Sam ammazza una persona, viene preso da uno stato di eccitazione che lo porta ad attaccare e uccidere qualsiasi cosa si muova. Per rendervi un idea, avete presente il film lo Squalo? Era lui truccato.

Sam parlò al microfono.
-Prova… Prova… mi sentite? Sssa! Sssa! -
-Fisher ma la vuoi piantare?! - Intervenne Lambert cercando di ignorare i sorrisini degli altri che lo guardavano divertiti. -Ti sentiamo deficiente. -
-Lambert, che bello risentirti. Ma ci sei sempre te dall’altra parte? Non è che una volta potremmo fare a cambio? -
-Ovviamente no. Io non so fare quello che fai te. -
-Prenditi gli steroidi e vedrai… -
-Fisher! Non possiamo rivelare i nostri sofisticati metodi di addestramento degli agenti. -
-Guarda che a forza di stare sull’altra sponda, diventi gay. -
-Ma che c’entra?! - Sbraitò quello su tutte le furie. -E poi tutta codesta parlantina dove l’hai tirata fuori? Mi ricordo che al massimo sapevi dire: sissignore, obbedisco, ok, sgrunt. -
-Sono contento di aver trovato nella storia degli agenti segreti uno anche più musone di me. -
Sullo schermo apparve Snake. -Non sto parlando di lui. - Precisò Sam.
-Snake mi senti? - Chiese Campbell.
-Forte e chiaro colonnello. Ma una bella gnocca che mi dia gli ordini mai èh? -
-Snake, ma se come vedi una femmina, basta che respiri, diventi un fesso che si fa prendere per il naso. -
-Si, però intanto poi me la dà. -
-Snake! - Sbottò il colonnello saltando in piedi.

Solid Snake, al contrario del suo collega Fisher, si stanca in continuazione, ha sempre fame e non appena fuma una sigaretta dopo 10 minuti o sviene, o muore. Per questo Snake, è costretto a cibarsi quasi in continuazione di ogni cosa trovi nell’ambiente circostante (da notare che a delle razioni normalissime dell’esercito, lui preferisce un topo di fogna… tutti i gusti son gusti, diceva quello che raddrizzava le banane col culo). Snake è anche un maestro del mimetismo, infatti si porta sempre appresso uno zaino pieno di vestiti che cambierà in continuazione per mimetizzarsi con l’ambiente. Il perché non rubi i vestiti alle guardie con passamontagna, o si decida a farsi dare quella stramaledittissima mimetica ottica che hanno tutti tranne lui, è ancora un mistero.

-Comunque Snake, anche te, mi sembri bello arzillo. Che ti è successo? -
-Niente ho trovato un agente segreto più imbranato di me nel relazionarsi con le persone. -
-Chi è sto disperato? -
Sul monitor apparve 007 (immaginatevelo voi con il viso che più vi aggrada). -No, non stavo parlando di lui. - Precisò Snake.
-Bond, come procede la missione? Mi senti? -
-Forte e chiaro M. Mi spieghi come mai sono con questa specie di Delta Force qui? Io sono un agente segreto di classe, non un soldato qualsiasi. -
-Vorresti dire che noi non abbiamo classe? - S’inalberò Snake. -Uh! Un topo! - Con il coltello in una mano saltò addosso al topo di fogna che se la dette a gambe e Snake lo seguì gattoni fino al tombino.
Fisher lo guardava stralunato, Bond invece schifato si rivolse nuovamente a M. -Ma sono degli animali questi. - Si sistemò il colletto della camicia. -E nemmeno una bella donna da sedurre. -

007, o James Bond, era un agente segreto, molto sofisticato, infatti alla violenza bruta lui preferiva armi sofisticate come una penna spara raggi laser, protesi dentarie esplosive, biancheria intima commestibile e scarpa puzzolente per stordire gli avversari.

-Bond, questa volta la situazione è grave, deve fare gioco di squadra. -
-L’ultima volta che mi hanno detto così sono finito legato nudo ad una sedia con un terrorista che giocava a baseball con palle di mia proprietà a cui sono molto attaccato. -
-Bond per favore, non mi faccia fare brutte figure di fronte alle altre organizzazioni segrete. Ma che le succede oggi? La vedo molto più scorbutico del solito. -
-Niente, ho solo trovato un agente segreto con più gingilli elettronici di me. E no! Non mi riferisco a Snake. -
Sul monitor apparve il volto di Sagara. -Si! Parlavo di lui! - Dissero gli altri 3 agenti.

Sagara era un sergente 17enne con gravi problemi mentali a quanto sembra. Come abbia fatto a diventare un sergente a quell’età è ancora da capire, ma la cosa che più rende perplessi di questo tizio è la sua più completa e disarmante idiozia. Di fatti a quell’età, mentre gli altri coetanei sono stravolti da tempeste ormonali, lui se vede una donna nuda, non sa che farci. Non sa concepire una conversazione normale, né riesce a vedere la differenza tra un campo di guerra e un liceo. Il che direi che è molto preoccupante.

-Sagara, mi ricevi? Sono Tessa. -
-Forte e chiaro generale. - Rispose pronto.
-Bene. - M guardò tutti i presenti. -Credo che possiamo dare il via alla missione Aquila Solitaria. -
-Ma se siamo in 4. - Protestò Fisher.
-Sam non fare storie. - Intervenne Lambert. -A proposito, hai fatto il tuo percorso di riscaldamento? -
-Cosa?! Ancora il percorso? Lo so come si fa a saltare, appendersi, mirare, sparare e cambiare visore. -
-Fisher non costringermi a venire costà. Ti ho preparato un percorsino che ti aiuterà a sciogliere i muscoli. Sei vecchio, devi capire le necessità. - Fisher sbuffò e si diresse a fare il percorso designato per lui.
-Poveretto. - Snake si stava addentando il topo morto facendo schifare tutti i presenti.
-Snake! - Lo richiamò Campbell. -Ma ti sembra l’ora di mangiare? -
-E’ sempre l’ora di mangiare, come per i Pavesini. -
-Comunque dai, ripassiamo i comandi. Per abbassarti, premi il tasto, X. Per colpire un avversario, premi il tasto, O. Se invece vuoi afferrarlo… -
-Colonnello. Questo non è il videogioco. Si ricorda? Siamo in una fan fiction adesso. Non ci sono tasti da pigiare. -
-O, già… me n’ero dimenticato. Oh oh oh. -
Fisher tornò sudato marcio dal suo percorso. -Siamo pronti. Possiamo cominciare la nostra missione d’infiltrazione. -
-Perfetto. - Sagara premette un pulsante e dal nulla apparve un robot gigantesco. Gli altri 3 gli saltarono addosso. Snake lo immobilizzò a terra, Fisher gli strappò di mano il telecomando e lo lanciò a 007 che cominciò ad armeggiarci.
Snake lo alzò di peso da terra bloccandogli le braccia. -Ma sei rincretinito? Questa è una missione d’infiltrazione. -
Fisher cominciò a picchiarlo, mentre l’altro lo teneva fermo in un sano pestaggio all’americana. -Se hai fatto saltare la nostra copertura ti ammazzo. -
007, grazie all’aiuto via radio di Tessa riuscì a rendere nuovamente invisibile il robot.
-Copertura saltata? - Chiese Snake mentre continuava a tenere fermo il povero Sagara, tappandogli la bocca per non farlo urlare.
-Nessuno sembra essersi accorto di niente. - Confermò l’agente britannico. -Chiedo conferma al quartier generale. -
-Conferma affermativa, nessun movimento sospetto. - Confermò Lambert.
-Hem… - Tessa tossì per richiamare l’attenzione. -Scusatemi… non credete che possa bastare per adesso? -
Nel frattempo Snake aveva preso le gambe di Sagara in leva, e Fisher gli saltava addosso a volo d’angelo, mentre il poveretto, cercava di toccare i fili del recinto elettrico, come se fosse in un incontro di wrestling.
-Bond, faccia qualcosa. - Disse M.
007 afferrò una sedia e la spaccò sulla testa del povero Sagara.
-Basta! - Gridò Campbell. -Volete cominciare questa missione o no? -
Una volta terminato il pestaggio, Fisher cercò di riprendere la sua solita aria distaccata. -Va bene. Senza robot, sei comunque un agente segreto. Dico bene? -
Sagara annuì convinto.
-Che cos’hai come equipaggiamento? -
Sagara tirò fuori una pistola, un mitra, diverse razioni, che tuttavia vennero immediatamente sequestrate da Snake. -A te fanno male. - Aveva detto. E poi… un preservativo.
Tutti rimasero sconvolti, Fisher aveva una vena che pulsava sulla fronte.
-Perché cacchio ti sei portato dietro un preservativo? - Chiese cercando di mantenere la calma, visto che lui non lo poteva ammazzare.
-Che ne so? Me l’hanno dato in dotazione. Quando vado in una scuola, mi danno anche quello. Io personalmente non ne capisco l’utilizzo. Insomma… nella giungla capisco che possa sostituire infallibilmente una borraccia, contenendo 2 litri d’acqua, ma in ambiente urbano questa caratteristica è del tutto inutile. -
-Fammi capire bene… - Disse Fisher. -Te quando vai nella jungla ti viene dato in dotazione una scatola di preservativi? Ma soprattutto, visto che tu non sai a cosa servano… perché diavolo te li danno? -
-Così se viene violentato da un gorilla non rimane in cinto. - Rispose Snake.
Bond attaccò a ridere senza ritegno, Sagara, ovviamente, non aveva capito. Anche Fisher sorrise appena, comunque sequestrò l’oggetto della discussione.
-Qui non ti servirà. -
-Parla per te. - Snake lo afferrò e se lo mise in tasca.
-Snake, ma che fai? -
-Io in ogni missione incontro una bella gnoccona che mi vuole saltare addosso. Una volta ogni tanto posso farmi trovare preparato. -
Fisher era senza parole. -Ma non c’è tempo. -
-Dopo la missione mi trovo con Meryl. -
-Snake! - Sbraitò Campbell. -Ma insomma! -
-Colonnello era sempre lì? Pensavo fosse andato in bagno. -
-Insomma questa missione! La vogliamo cominciare o no? - Intervenne Lambert.
-Va bene. Va bene. -
I 4 estrassero le armi e si avviarono verso l’enorme castello circondato da lucine.
Si ritrovarono presso un enorme muro. Fisher saltò sopra e cominciò a scalarlo neanche fosse Spider Man. Snake invece cercò un buco e ci passò sotto, approfittandone per stordire un serpente e mangiarsi un altro topo. 007 lo seguì costringendosi a non vomitare, Sagara invece ormai era diventato dipendente da quell’uomo, tanto lo adorava.
Una volta superato il recinto la luce dei nani da giardino illuminava quasi ovunque.
-Non è poi così difficile. - 007 fece per avviarsi lungo il giardino, ma venne placcato da Fisher che lo sbatté violentemente a terra.
-Pazzo! Se ti fai vedere avremmo addosso tutto il servizio di sicurezza. -
-Sai che terrore. Un ragazzino sociopatico, e delle fatine colorate. - Commentò Snake. -Già… chissà che sapore hanno le fatine. - Si chiese, leccandosi i baffi.
-Ahia… mi stai schiacciando i preferiti. - Si lamentò l’agente britannico.
Fisher si alzò. -Stai attento bestione, io con questi ci lavoro. - 007 si sistemò la giacca indispettito.
-C’è troppa luce. Raggiungiamo quel lampione, arrampichiamoci, caliamoci per i fili elettrici, appendiamoci all’ingiù su quella grondaia, scivoliamo lungo quel tubo, reggendovi con i piedi al tubo, mi solleverete uno alla volta, formando una piramide umana, raggiungerò quella finestra, infilerò il mio cavo ottico e se tutto è tranquillo forzerò la serratura, aprendola e così saremo all’interno. -
Lo sguardo scioccato degli altri era tutto un programma.
-Ma sei completamente fuori? - Chiese Sagara. -Che razza di uomo potrebbe fare una cosa del genere? -
-Io posso. -
-Intendeva quale uomo non imbottito di steroidi. - Corresse James Bond.
-Oppure… - Intervenne Snake con un sorrisino sadico. -…potrei lanciare una di queste. - Mostrò una granata chaf. -I radar dei nani andranno in tilt e noi potremmo velocemente raggiungere quel portone laggiù. -
Fisher incrociò le braccia sul petto mettendo il broncio. -Certo, ma come avevo detto io era più divertente. -
Venne attuato il piano di Snake, la granata venne lanciata e i 4 corsero velocemente verso le zone d’ombra, ma Sagara, essendo un manga-anime…

Spiegazione:
(dovete sapere che i manga-anime sono famosi per due caratteristiche fisiche in modo particolare, la prima è quella di una sudorazione fuori dal comune, di fatti, quando un manga-anime è stupito, non rimane imbambolato solamente, o solleva un sopracciglio in modo sarcastico, no, loro sudano in modo considerevole, ma non sudando normalmente, no, loro secernano dalla fronte una sola gocciolona di sudore.
La seconda caratteristica invece è la totale e incredibile mancanza di equilibrio, di fatti quando sono particolarmente stupiti, solitamente dopo una battuta idiota detta da uno dei loro compagni, manga-anime pure loro, i manga-anime perdono l’equilibrio capicollandosi all’indietro o di lato, a seconda di come gli gira.
E’ dimostrato scientificamente che le donne si stupiscono molto di più dei maschi, per dar modo, cadendo, di far vedere le loro mutandine all’altro sesso, dandogli modo di arraparsi oltre misura. Infatti i manga-anime, si arrapano facilmente vedendo biancheria intima, anche se le mutande fossero di quelle come usano le nonne.
Tornando alla mancanza di equilibrio, i manga-anime cadono facilmente anche quando corrono, infatti se la situazione è urgente, è sicuro che un manga-anime cadrà. Di nuovo le donne cadono più facilmente degli uomini, e cadono con più probabilità se una macchina sta per investirle, un treno sta per investirle, un bambino in bicicletta sta per investirle, una vecchietta in carrozzina sta per investirle, o se qualcuno vuole ucciderle\violentarle.
Spiegazione finita. Leggete in pace.)

…cade inciampando su uno dei nani.
Ormai rimaneva poco tempo prima che l’effetto della granata chaf svanisse, e loro erano ancora a metà strada. Snake si infilò uno scatolone in testa, Fisher decise di prendere a sprangate in testa Sagara, ancora a terra dolorante, 007 urlando istericamente scappò verso il portone.
Una sirena cominciò a riecheggiare in tutto il cortile, i nani avevano puntato i riflettori su di loro, e uno ad uno cominciarono ad uscire dalla terra e dirigersi verso di loro con un’inquietante parlare meccanico, che ripeteva sempre la solita parola.
-Intrusi! Intrusi! Intrusi! - Dalle mani degli, già inquietanti, nani da giardino, uscirono delle seghe circolari che cominciarono a roteare procurando un altrettanto fastidioso suono metallico.
-Snake! - Gridò Fisher. -Dacci una mano. -
-Ssshhhh. - Snake da dentro la scatola gli fece cenno di stare zitto. -Non lo vedi che sono mimetizzato? Così non possono vedermi. -
-Lui si che è un vero soldato. - Disse con Sagara con cuoricioni al posto degli occhi (anche questo problema retinale è tipico dei manga-anime), ma subito dopo un nano tagliò a metà la scatola con dentro Snake che si salvò per miracolo.
-Ma che diamine! - Sbottò. -Ero mimetizzato così bene. -
-Idiota, dove vedi altre scatole in giro? - Chiese uno dei 7 nani.
-Mio Dio! Parlano! - Sbraitò Sagara nascondendosi dietro a Fisher. -Siamo davanti a dei terminator! -
Gli altri due lo guardarono sconvolti e Snake gli piantò uno scapaccione.
-Ma sei rincretinito? -
I nani ormai gli avevano accerchiati e si facevano avanti con le loro seghe circolari.
-Siamo già usciti da situazione disperate. Snake, hai qualche piano? - Fisher si voltò verso Snake che tuttavia si stava addentando una rana. Vedendo l’espressione sconvolta del collega Snake si strinse nelle spalle.
-Che c’è? Un condannato a morte merita l’ultima cena. -
-E ti mangi una rana?! - Sbraitò l’altro furioso.
-Vuoi che mi mangi Sagara? -
Fisher cercò di concentrarsi. -Sagara, ecco il piano… -
-Moriremo tuttiiiii! - Il ragazzo cadde in ginocchio piangendo come una fontana (letteralmente, questo è un altro problema fisiologico dei manga-anime molto tipico).
-Verrò fatto a pezzi dalle seghe di Mammolo, Brontolo, Pisolo, Eolo, Cucciolo, Dotto e quell’altro che mai nessuno si ricordaaaa!!!! -
Snake lo afferrò di peso sotto le ascelle alzandolo da terra.
-Un po’ di dignità per Dio! Un soldato non muore piangendo! Non ti sei mai trovato in situazione disperate fin’ora? -
-Si… ma avevo il mio gigantesco robot, che detto per inciso, adesso ci avrebbe fatto molto comodo. -
-Hahahahaha! - Una risata spavalda e sicura di se, fece voltare tutti verso il portone, dove 007, teneva in mano una scarpa.
-Non temete, colleghi, io vi salverò! Con questa! -
-Wow, si è tolto la scarpa. - Commentò Fisher sarcastico.
-Ma questi robot hanno il naso? - Chiese Sagara.
-No, ma cosa avete capito? Pigiando questo pulsante un laser partirà dalla mia scarpa e distruggerà tutti quei nani. - Non successe niente.
-Aspettate un attimo. - 007 cominciò ad armeggiare con la scarpa.
-Ci sono quasi, aspettate… - Guardò sconvolto l’indumento nella sua mano.
-Bond, mi riceve? -
-Si, M, forte e chiaro. -
-Si ricorda, quando io le ho detto: prenda il laser distruttore, e lei mi ha detto: no, il laser distruttore no, l’ho già usato troppe volte, altrimenti sembra uno di quei soliti cliché dell’agente segreto? -
-Si? -
-Era il laser nella scarpa. -
-Ah… e allora che cosa c’è nella scarpa? -
-L’annusi e lo scoprirà. - Dopo aver avvicinato le narici alla suola, Bond cadde a terra svenuto.
-Che diavolo c’era lì dentro? - Chiese Campebell.
-C’era stato il suo piede. Dalle 7.00 di questa mattina. -
-Scusate… ma adesso chi gli salva i nostri uomini? - Chiese Lambert.
-Nooooooo!!!! Moriremo uccisi dalle seghe dei 7 naniiiii!!!!! -
Snake corrugò lo sguardo sorpreso. -Ma mi sbaglio o questa frase suona male? -
-Certo che suona male deficienti! - Sbraitò Fisher. -Ascoltate io non so voi, ma volete passare veramente alla storia come gli agenti segreti uccisi da delle seghe?! -
Snake sembrava ancora più perplesso.
-Anche questo suona male. Non si potrebbe mettere la parole elettrica, dopo seghe? Sono sicuro che suonerebbe meglio. -
-Snake! Miseria ladra, hai distrutto un elicottero e un Metal Gear, da solo. Possibile che tu non possa fare niente contro 7 nani? -
-Che vuoi che ti dica? Senza il mio amico Grey Fox, non so proprio dove andare a parare. -
-Se fanno a pezzi Sagara è uguale? -
-No, chi se ne frega se fanno a pezzi lui. -
Dal nulla apparve un ninja che si frappose fra loro e i nani. -Ciao Snake. -
-Ciao Fox. -
-Non so perché ma il colonnello Campbell mi ha detto di venire qui fra te e questi nani? Come mai? - Appena finì la frase venne fatto a pezzi dalle seghe circolari, che sparsero pezzettini di Grey Fox un po’ ovunque, ma uno dei suoi ossi si incastrò tra i macchinari bloccandone una.
-No! Fox è morto! Bastardi! Avete ucciso Fox! - Snake tirò fuori, non si sa bene da dove, un RPG e cominciò a massacrare i nani a colpi di missili termici. Fisher e Sagara a bocca aperta osservavano Snake trasformatosi in una imitazione violenta di John Rambo.
Quando ebbe finito, sporco di sangue tornò dai suoi colleghi.
-Fatto. Possiamo proseguire. -
-Ho solo una domanda… da dove diavolo l’hai tirato fuori quello spara missili? - Chiese Sagara.
-Il mio videogioco funziona così. Riesco a portarmi dietro l’armeria del Pentagono senza violare cavità, per me sacre, del mio corpo. -
Prima che tutti potessero avere il tempo di scuotere la testa, o esultare per il superamento del primo ostacolo, una ragazza si fece avanti dall’oscurità, battendo le mani.
-Bravi, avete sconfitto i miei nani. Ma non pensate di andare oltre questo punto. Io, Biancaneve vi fermerò! -
-Ma chi quella della mela avvelenata? - Chiese Sagara.
-Proprio io! Tremate di paura adesso?! - Al contrario i 3 si stavano rotolando per terra, con le mani alla pancia divertendosi come dei matti.
-Oh mio Dio, non ci credo… - Stava dicendo Fisher tra una risata e l’altra.
Biancaneve stava tremando di rabbia. -Smettetela immediatamente. Vi farò vedere io! - Con un urlo che rischiava di infrangere vetri nel raggio di 1 km, fece distruggere i meccanismi dei 7 nani che si squagliarono in tante pozze liquide. Con orrore, gli agenti segreti poterono vedere queste piccole pozze riunirsi, formandone una più grande, e da quella prendere forma un nano robot gigantesco.
-O porca… - Alzando lo sguardo videro la bocca del robot spalancarsi, e Biancaneve saltarci dentro.
-Hahahahaha! Chi ride adesso? Hahahahaha! -
-Scommetto che adesso vi faceva comodo il mio super robottone. - Infierì Sagara vedendo i due a bocca spalancata.
-Che facciamo adesso? - Chiese Snake.
-Scappiamo! - Con una capriola laterale Fisher scansò per un pelo il piede del nano-robot gigante che fece un cratere di grosse dimensioni. Come se non bastasse il nano-robot cominciò a sparare da un dito con una mitraglietta, dall’altra mano sparava razzi termici, dalla bocca laser distruttori, e distruggeva qualsiasi cosa trovasse sulla sua strada.
-Porca puttana Campbell! Mi avevi detto niente Metal Gear questa volta! -
-Sono stato di parola. Non è un Metal Gear. -
-Ma brutto …. -
Ignorando la sequela di insulti di Snake, Fisher parlò a Lambert.
-Siamo nella merda fino al collo Lambert. Cosa possiamo fare?! Io non ho mai dovuto combattere un robot gigante. -
-Io tante volte. Con il MIO Robot gigante, che VOI non mi avete fatto usare! - Sagara incrociò, indispettito, le braccia sul petto.
-Fisher, stiamo cercando aiuto. Non so cosa dirti. Cercate di prendere tempo. -
-Che ha detto? - Chiese Snake avvicinandosi.
-Ha detto di prendere tempo, stanno chiamando aiuto. -
-Certo, mi metto a ballare il ballo del quà quà nudo sul prato. - Fece ironico Snake.
-Buona idea. -
Prima che Snake potesse prendere a sberle Sagara, una strana musica cominciò a riecheggiare nei dintorni.
-Zitti! La sentite anche voi? -
-Che cos’è questa musica? - Con sommo orrore videro che il nano-robot gigante s’era messo a ballare e cantare, contornato da uccellini, scoiattoli e cervi.
-Ma che sta succedendo? - Domandò Fisher sconvolto.
-Lo devo ammettere. Mai nessun Metal Gear mi aveva spaventato tanto. -
-Ma perché fa così? -
Snake si accucciò a terra e chiamò con il suo codec Otacon. -Otacon. Sai spiegarmi che diavolo sta succedendo?! -
-Certamente Snake. Devi sapere che Biancaneve fa parte di quel gruppo detto Cartoni Disney, è un sottogruppo del MOIGE. Particolarità di questo gruppo sta nel fatto che a intervalli, più o meno regolari, in prossimità di un evento importante, loro si mettano a cantare e ballare. -
-E’ una tattica? - Chiese Sagara. -E’ una specie d’ipnosi, o magari lo fanno solo per confonderci e poi attaccarci alle spalle? -
-Ehm… no. In realtà lo fanno solo perché dicono che secondo loro sono delle belle canzoncine orecchiabili e carine da canticchiare per i bambini. -
-Ok, non è necessariamente una cosa brutta… - Intervenne Snake.
-No, infatti è orecchiabile. - Sagara si era messo a sculettare al ritmo della musica.
-E’ affetto dalla Febbre del Sabato Sera! - Fisher prese una spranga di ferro. -So come curarla. -
-Ma oggi è mercoledì. - Gli fece notare Snake.
-Allora sarà bene fargliela passare prima che arrivi sabato. - Fisher cominciò a dissestare le vertebre al povero Sagara.
-Dicevo… - Riprese Snake. -Non è necessariamente una cosa brutta, sta perdendo tempo da solo, e magari se abbiamo culo, i rinforzi arrivano prima che termini di cantare. -
Mentre diceva così un elicottero sorvolò l’area circostante, ma non fecero in tempo ad esultare che l’elicottero precipitò, per pura fortuna, proprio in testa al nano-robot gigante, distruggendolo in mille pezzettini. Dalle macerie uscì un uomo in uniforme, con pochi capelli e l’aspetto incazzato.
-Porca puttana, sono caduto un’altra volta. - Imprecò guardandosi attorno. -Hey voi! Quanto disto dal campo dei Chimera. -
Sagara aveva nuovamente gli occhi a forma di cuore e saltellava con gesti ben poco maschili in qua e in là.
-Ragazzi, non ci posso credere… ma questo è Nathan Hale. -
-Ascoltate, io non ho tempo da perdere, devo assolutamente impedire un’infezione letale da parte dei Chimera, quindi ditemi subito dove si trovano. -
Non avendo la più pallida idea di chi, o cosa, stesse parlando, Snake chiamò Otacon.
-Ho bisogno di aiuto. Come mi libero di questo? -
-Abbi pazienza Snake, stanno arrivando. Porta pazienza. -
Uno strano aereo si bloccò sopra di loro, nero, con un’insegna a forma di ombrello e la scritta UMBRELLA su un fianco. Dall’aereo scese con un salto un individuo con occhiali da sole e lungo giaccone di pelle, perpetrandosi in capriole e acrobazie in aria. Wesker, questo era il nome del tizio vestito da becchino, appena atterrò si ruppe entrambe le gambe e le caviglie, ululante per il dolore cominciò contorcersi per terra.
Dallo stesso aereo altri 2 uomini e 2 donne scesero calandosi con delle corde, per non fare la fine di Wesker.
Hale appena li vide tentò di scappare, ma inciampò su Wesker, rompendogli con uno scarpone tutti i denti davanti. I 4 lo agguantarono e impacchettarono per bene.
-Scusate l’intrusione. - Disse l’uomo più giovane. -Chris Redfield, operazioni speciali. -
-Chi sareste voi? - Chiese confuso Fisher.
-Lunga storia, adesso lavoriamo per la UbiSoft. Hale ci è fuggito qualche giorno fa, per fortuna ogni aereo che prende precipita, sennò saremmo ancora alla sua ricerca. -
-Ma che ha fatto? - Volle sapere anche Sagara.
-Niente, vuole semplicemente essere lui il protagonista di Resistence 3 e cerca in tutti i modi di raggiungere gli altri sul campo. E’ innocuo, non vi preoccupate. - Così dicendo sorrise a Hale mentre cercava di sgozzare una delle due donne al grido: non mi avrete mai!
-Buona fortuna per la vostra missione. - Con un saluto militare Chris si aggrappò alla scaletta lanciata dall’aereo e sparì insieme ai suoi compagni.
-Bé… almeno il primo ostacolo lo abbiamo superato. -
-Giusto recuperiamo Bond e andiamo. -


Far rinvenire 007, non fu facile, ma adesso nuovamente tutti e 4 si apprestavano a varcare il primo ingresso della scuola, quello che gli avrebbe portati nel cortile del castello.

 
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Crossover / Vai alla pagina dell'autore: S05lj