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Autore: 09titti    24/05/2014    3 recensioni
I Britin mi hanno rubato il cuore! Con questa storia vorrei dare un vero e proprio "happy ending" a questa coppia che sono l'amore vero!
Brian è completamente immerso nel lavoro, così come Justin... in un anno sono riusciti a vedersi pochissime volte. Qualcosa però sta per cambiare e porterà, forse, un po' di pace ai cuori distrutti dalla lontananza dei nostri Britin!
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Brian Kinney, Justin Taylor
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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~~Quando Brian e Justin decisero di alzarsi dal letto tutti i lampioni di Pittsburgh erano accessi. Mentre si vestivano, qualcuno bussò alla porta. Andò Brian ad aprire e si trovò davanti Emmett, Ted, Michael e Ben.
“ ohhhh, chi non muore si rivede..” dichiarò Ted.
“ E voi, cosa cazzo ci fate qui? Stavamo per uscire!” disse Brian .
“ tesoro, siete spariti! non puoi tenere Justin tutto per te! “ disse Emmett spostandolo di lato ed entrando in casa.
Justin che ridacchiando disse “ scusateci ma siamo stati un po’ impegnati…”.
“Immagino” sentenziò Michael ” infatti vi abbiamo portato la cena o meglio, siamo venuti a cena… c’è cibo cinese per tutti!”
E passarono così la serata, insieme, come ai vecchi tempi, ridendo e scherzando, facendosi raccontare da Justin com’era la vita a New York e raccontandogli gli ultimi pettegolezzi di Pittsburgh ma soprattutto del Babylon.
A Justin mancavano le serate insieme ai suoi amici.  Riuscire ad essere capito solo attraverso uno sguardo, sentirsi dire ciò di cui aveva bisogno, sapere di trovarsi in mezzo a persone fidate, tutto questo gli mancava. Tornare a Pittsburgh era stato anche un modo per sentirsi finalmente di nuovo a suo agio in un luogo senza le invidie e le gelosie causate dal lavoro.

Erano ormai le due di notte quando Brian e Justin rimasero soli.
“ Coraggio Sunshine, dimmi tutto!” disse Brian, interrompendo i pensieri di Justin.
“ Parto per la Spagna, starò via almeno cinque mesi.” Disse Justin torturandosi le mani.
“Buon per te, se la Spagna è tutta come Ibiza, sei proprio fortunato… vai da solo?”
“In realtà no, mi accompagna Andres, il mio agente.”
“E perché?”
“ Perché è il mio agente e poi… noi…insomma…”
“Avete una storia…”
“Avevamo una storia” puntualizzò Justin “ Ormai siamo di nuovo io e te” 
“ Sei sicuro? Lui la sa questa cosa? Non sarà mica uno di quegli stronzi che per un rifiuto poi inizia a trattarti di merda…”
“ Non gliel’ho ancora detto…è bravissimo nel suo lavoro ma se qualcuno osa mettere le mani su qualcosa che secondo lui gli appartiene, che sia lavoro, amicizia o amore, diventa insopportabile … ma non mi interessa, cambierò agente, ma prima devo andare in Spagna, non posso sprecare questa occasione. Se il lavoro va bene potrò finalmente essere più indipendente. Potrò gestirmi con più autonomia, potrò tornare a vivere a Pittsburgh e tornare a New York solo per allestire le mostre…”
“ Quindi cosa vuoi fare? Fargli credere che lo ami?”
“ no, questo no, lo sa già che non lo amo ma non voglio dirgli di te. Non voglio che ostacoli il mio progetto di tornare qui. Ma non posso farlo se prima non vado in Spagna… dipende tutto da questo viaggio, la mia credibilità d’artista dipende da questa mostra.”
Le parole di Justin furono interrotte dal bacio prepotente di Brian.
“ Vai in Spagna e spacca il culo a tutti. Io sarò qui ad aspettarti. Trascorrerò le mie serate solitarie al Babylon in attesa che il tuo bel culetto torni qua, da me”.
E ridendo come due matti, Brian e Justin tornarono a fare quello che sapevano fare meglio, amarsi.


Mancava poco meno di mezz’ora al volo di Justin per New York. Brian aveva deciso di accompagnarlo all’aeroporto, non sarebbero riusciti a vedersi per un sacco di tempo e questo gli procurava una doloroso crampo allo stomaco ogni volta che ci pensava.
Avevano passato il pomeriggio andando a salutare tutti e avevano avuto poco tempo per dirsi le ultime cose. Ora erano lì, da soli, ma le parole erano troppo dolorose da pronunciare, si abbracciarono forte.
“ Non stare in pensiero per me” disse Brian baciando la fronte del suo raggio di sole che stava per partire, di nuovo “ io farò la mia solita vita, e quando torni spero di darti una notizia spettacolare.”
“ Cioè? Cosa? Non puoi farmi partire senza dirmi nulla… dai, passerò i giorni e le notti a pensare a questo.”
“  E fai bene, sto lavorando per noi, mio principe ma non posso svelarti ancora niente… tutto a tempo debito!”
“ Sei proprio uno stronzo Brian Kinney! ” disse Justin ma Brian lo baciò appassionatamente e gli sussurrò “ Devi andare raggio di sole, stanno chiamando il tuo volo” e con un ultimo e lunghissimo bacio si salutarono, senza bisogno di aggiungere parole.

Brian guardò Justin allontanarsi e solo quando lo vide sparire in mezzo alla folla si incamminò verso l’uscita.
Prese il telefonino dalla tasca dei jeans e lesse l’ultimo sms che gli era arrivato da Cynthia proprio quel pomeriggio -Brian, ha chiamato il signor Adams … ha cambiato idea. Gli uffici di New York sono a tua disposizione da settimana prossima. Complimenti, il tuo irresistibile fascino ha colpito ancora!-
Chiuse il telefono e sorrise, fuori iniziò a piovere ma dentro di lui c’era il sole.












 

 

 

  
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