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Autore: Ginny_theQueen    24/05/2014    3 recensioni
Pensieri di Magnus quella notte. Ha lasciato Alec, e Camille è morta.
Quel giorno Magnus aveva perso le due persone che aveva amato di più nella sua vita.
Si sentiva solo, più solo che mai.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Alec Lightwood, Camille Belcourt, Magnus Bane
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Morta.

Sempre così energica e piena di vita, Camille era morta.

Beh, più morta di prima.

Una volta, tanti secoli fa, una chiromante mondana le aveva predetto che avrebbe avuto una morte inaspettata. Camille non l’aveva mai dimenticato. Ma per quanto avesse imparato a proteggersi – non che fosse mai stata proprio indifesa – e ad essere sempre pronta a tutto, quella mondana ci aveva visto giusto.

Camille non si era mai aspettata di morire per mano di Maureen.

 

Magnus aveva appena ricevuto la notizia – il gossip vola veloce tra i Nascosti – e non sapeva bene come sentirsi.

Aveva appena lasciato Alec. Era emotivamente distrutto, e si stava ancora chiedendo se avesse fatto la cosa giusta.

Si era quasi aspettato che sarebbe stato Alec stesso a uccidere Camille, o viceversa.

Era praticamente impossibile uccidere Camille. Era una delle creature più antiche che camminavano sulla Terra, più antica anche di Magnus. Probabilmente nessuno Shadowhunter ci sarebbe potuto riuscire, e nessun vampiro – qualcuno ci aveva provato per sottrarle il comando del clan di New York ed aveva fallito, negli anni – ma Maureen, così piccola e apparentemente così innocua si era guadagnata la sua fiducia e l’aveva colta di sorpresa.

E poi l’aveva uccisa.

~

Ho sentito che state per lasciarci, Signor Bane. Mi dispiace vedervi andar via. Credevo che Londra vi avesse conquistato, e che sareste rimasto.”

“Quando tornerò, dedicherò un’era intera ad ammirarvi.”
 Un’era?”
“Forse” rispose Magnus, stuzzicandola. “Vi penserò quando sarò lontano.”
Camille lo baciò.

~

E la pietà? La compassione? L'amore? O non provate questo sentimento?”
“Io amo,” affermò Camille con aria sdegnata. “Io e voi, Magnus, che dureremo in eterno, amiamo in una maniera che non può essere concepita dai mortali... una fiamma scura e costante in confronto alla loro luce breve e crepitante. Che vi importa di loro? La fedeltà è un concetto umano, basato sull'idea che siamo qui solo per breve tempo. Non potete chiedermi di esservi fedele in eterno.”
 “Che sciocco. Pensavo di poterlo fare. Pensavo di potermi almeno aspettare che non mi mentiste.

~

Non è mai davvero finita tra noi, eh? Non c’è mai stato un altro, non come te. E’ la stessa cosa per te?”

“Camille…”

“So che non possiamo tornare indietro. Lo so. Dimmi solo che non c’è mai stata un’altra come me.”

“No. Non c’è mai stata un’altra come te.”

~

Mi sei mancato, Magnus,” disse Camille.

“No, non è vero. C’è stato un muro di ghiaccio tra noi, Camille.”

“Non sono stata io a costruirlo. Io ti ho sempre amato.”

 “Mi hai lasciato. Hai fatto di me un giocattolo, e poi te ne sei andata. Se l’amore fosse cibo, sarei morto di fame sulle ossa che mi avevi lasciato.”

~

Tu potresti darmi il passato. Ma Alec è il mio futuro.

~

 

Magnus non sapeva perché si sentiva così. Era molto tempo che non l’amava più. Lei non l’aveva mai amato. Non quanto lui aveva amato lei. Da quanti anni aveva smesso di associare al suo viso poesie dolci? Quanto tempo era passato da quando l’aveva stretta l’ultima volta tra le sue braccia? Non l’amava. Quanto tempo era passato dai tempi in cui la sua voce melodiosa era riservata solo a lui? Non era mai stata solo sua, questo lo sapeva. Quanto tempo era passato da quando si erano baciati per la prima volta? Centocinquant’anni. Da quanto si erano lasciati? Centotrentacinque. Quanto era durata la loro relazione, in confronto all’enormità del dolore che lei gli aveva provocato? Troppo poco. Quando aveva cominciato a detestarla, e quando quell’odio si era lentamente trasformato in indifferenza? Troppo presto? o troppo tardi? Quante emozioni gli aveva provocato rivederla dopo più di cento anni, nel Santuario dell’Istituto qualche settimana prima?

E soprattutto, quanto era stata influente nella sua rottura con Alec? Magnus cercava di odiare Alec per quello che aveva quasi fatto, ma dentro di sé sapeva che Camille lo aveva condizionato.

Ora era morta.

Magnus era abituato a vedere la gente morire, anche persone che amava. Era successo con Will, con Woolsey, con Etta e con decine di altri, ma era naturale, perché erano mortali e quello era il corso della loro vita.

C’erano poche presenze costanti nella vita di Magnus, persone che non andavano mai via. Immortali come lui.

Ma lentamente, anche loro lo stavano abbandonando. Ragnor Fell, il suo storico e solitario migliore amico verde, nonché ex Sommo Stregone di Londra, era morto in autunno a Idris, per colpa di Valentine.

Ora era morta Camille, l’eterna e bellissima Camille, uccisa di punto in bianco da una neo-vampira tredicenne.

Erano rimasti in pochi, e ancora di meno erano gli amici di Magnus. Catarina Loss, che aveva dedicato la sua vita e i suoi poteri agli altri, che lavorava a tempo pieno in un ospedale mondano per una paga da schifo; Tessa Gray, che da quando era morto Will era sempre in viaggio alla ricerca di qualcosa, – non sapeva nemmeno lei cosa – e quando non era in giro per il mondo risiedeva a Los Angeles, per tenere d’occhio i Blackthorn, i discendenti di sua figlia; Raphael Santiago, il vampiro che tanti anni fa aveva salvato, ora sempre più calato negli intrighi dei clan di Nascosti…

Camille era morta.

Magnus non riusciva a concepire un mondo in cui Camille non ci fosse. Non era possibile.

E poi, un altro pensiero gli offuscava la mente.

Alec. Alec. Alexander.

Alec. Così insicuro, così giovane, così ingenuo… come aveva fatto anche solo a considerare l’offerta di Camille? (Perché ogni pensiero tornava sempre a lei?) Alec. Come aveva anche potuto pensare di accorciare la vita di Magnus?

Era quello che stava pensando anche lui stesso, d’accordo. Era uno dei motivi per cui aveva voluto il Libro Bianco: cercare un incantesimo che gli togliesse l’immortalità. Ma era stata una sua propria iniziativa, era diverso. C’erano tante difficoltà, tante cose che potevano andare storte quell’incantesimo… avrebbe potuto perdere i poteri, sarebbe potuto morire…

Camille. Camille era morta.

Alec. L’ultima volta che aveva visto Alec lo aveva lasciato a piangere, solo, sul pavimento gelido di una abbandonata stazione della metropolitana, tremante – forse di freddo, forse per le sue parole – illuminato solo dalla debole stregaluce.

 

Quel giorno Magnus aveva perso le due persone che aveva amato di più nella sua vita.

Si sentiva solo, più solo che mai. Eppure aveva la sensazione che fosse giusto. Avrebbe potuto chiamare Catarina e Tessa, loro non avrebbero esitato a correre da lui. Avrebbero aperto un portale e sarebbero state da lui nel giro di qualche minuto, pronte a consolarlo e a farlo ridere. Ma no, doveva stare da solo. Era giusto così.

L’appartamento – di solito così colorato e chiassoso – gli pareva grigio e silenzioso, come se riflettesse le sue emozioni cupe.

 

Quella notte Chairman Meow si accoccolò accanto a lui in cerca di carezze, ma tutto quello che ricevette da Magnus furono singhiozzi e tante, tante lacrime.

 

Aku cinta kamu.”

 

 

Angolo autrice: Con una nota malinconica, salve a tutti. City of Heavenly Fire incombe e non sono sicura che i Malec sopravviveranno, perché Cassandra è sadica e vuole vederci piangere.

Per quanto riguarda la storia, spero vi sia piaciuta. Ho preso alcuni passi da Clockwork Prince, The Bane Chronicles e City of Fallen Angels.

Mi ha sempre incuriosito la relazione tra Magnus e Camille. In The Infernal Devices lei è una stronza, sicuramente. Ma in tutte le Bane Chronicles, Magnus fa il nome di Camille almeno una volta, quindi deve averla amata molto più di quanto traspare dai libri. E per quanto riguarda Alec… beh. Malec è Malec, non c’è bisogno di aggiungere altro.

Nel mio universo di arcobaleni e unicorni, Alec e Magnus si rimettono insieme e nessuno muore.  Ma conoscendo Cassandra, è altamente improbabile.

Voi che pensate? Avete teorie per City of Heavenly Fire?

Fatemi sapere, e già che ci siete ditemi anche se vi è piaciuta la storia.

Alla prossima,

Ginny_theQueen

   
 
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