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Autore: hime Hana    24/05/2014    4 recensioni
"Fa davvero così male sentirsi dire Ti Amo??"
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: G-Dragon, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Signorina, desidera prendere qualcosa?”                                                                                                                                   
“uh? No, no grazie, sono apposto.”
Il falso sorriso che aveva costruito scomparve subito dopo che ebbe udito le ruote del carrello allontanarsi nelle file di passeggeri avanti. Si specchiò nel vetro del finestrino, dove era riflessa la sua solita espressione malinconica, eterna compagna di viaggio. Era in volo sopra i cieli di Los Angeles, la città che l’aveva vista crescere negli ultimi tre anni della sua formazione, quella città dove inizialmente non voleva andare, e che ora non voleva assolutamente lasciare. Voleva restare aggrappata a quel brandello di vita rimasto, ma era sicura che l' avrebbe lasciato lì, tra le luci abbaglianti, le strade e i grattacieli. Alitò leggermente sul finestrino per scriverci “I Love LA”. Accennò ad un sorriso: l’aveva odiata, ma ora si sentiva attaccata a lei, in qualche modo non voleva separarsene. Dopo poco la scritta scomparve così come il calore, così come il soffio del suo respiro, così come quel luogo ora per lei doveva rappresentare solo un ricordo di vita passata.
Se il ricordo fosse stato bello o brutto, ci avrebbe pensato il Tempo.
Ora era meglio lasciarsi tutto alle spalle per un attimo, chiudere gli occhi e lasciarsi trasportare a casa. Già, casa. Era mai stata davvero “casa” per lei? O forse si era solamente limitata a vagare da un posto all’altro senza meta, senza l’idea di dover “restare”. Lei doveva “andare”. Qualcuno le aveva detto: “vai e scopri te stessa”, ma ancora non era giunta ad alcuna conclusione. E quando sarebbe arrivata, avrebbe dovuto ricomunicare tutto da capo, di nuovo. Nessuno aveva idea di quanto fosse stato duro tre anni prima, ed ora lo sarebbe stato ancora di più. Era più grande, più matura, tante cose erano cambiate. Non era più la ragazzina perennemente in fuga di un tempo, no. E lei questo doveva dimostrarlo.
Tirò fuori il cellulare dalla tasca e chiuse gli occhi, lasciando che questo flusso di pensieri si dissolvesse piano, non essendo in grado di porre loro limite automaticamente. Ma quelle note dolci di inizio canzone la costrinsero a riaprire gli occhi, turbata. “Window, G-Dragon”. Era questa la canzone che la playlist casuale aveva involontariamente o volutamente selezionato.
Fece un attimo stop.
Non voleva ascoltarla, almeno, non ora. Faceva male, era come buttare sale su ferite ancora aperte.
Tre anni.
Cliccò sull’artista “G-Dragon” e stette lì con il dito a mezz’aria, incerta se avrebbe dovuto cancellare tutta la sua discografia o meno. Si chiedeva spesso sul perché avesse ancora le sue canzoni, perchè volesse ancora che la sua voce le risuonasse dentro.
Ma si bloccò.
Stava tornando a Seoul, nel periodo della piena promozione del suo nuovo album, tutte le strade avrebbero parlato di lui, il suo nome, la sua icona sarebbe stata ovunque. Il solo pensiero le dette la nausea, ma non poteva fare nulla per cambiare le cose, l’agenzia l’aveva richiamata indietro proprio in quel periodo. E lei, il loro innoquo burattino, era costretta a rispondere alla chiamata.
Che situazione assurda, quasi paradossale. L’avrebbe sicuramente incontrato, e avrebbe dovuto comportarsi indifferentemente con lui. Era difficile, ma doveva dimostrare a tutti quanto fosse maturata, non bastava più convincere sé stessa.
Estranei, solo questo, e nient'altro.
E il primo passo era riuscire ad ascoltare una sua canzone senza provare alcuna emozione. La fece ripartire.
“This might be the last time, we say goodbye”. Quella canzone sembrava parlarle. Ma no. Si impose di stare rigida, fredda. Non le importava più di nulla, lei ora doveva solo stare al mondo, e trovare il modo migliore per farlo.
Lasciò che la canzone scorresse fino alla fine.  
“This time I’ll be the one to say goodbye” disse riprendendo in parte il verso di Window.
Riprese a guardare fuori dal finestrino e vide che le luci della sua Los Angeles si erano spente, si stavano allontanando.
Oh, ragionava ancora in Inglese. Avrebbe dovuto smettere anche questo.
 
 
 
 
 
 
 
ANNYEONG!!!! <3<3<3
Questa è la mia prima fan fiction, spero che vi piaccia… sono anche relativamente nuova qui, vi prego di farmi avere il vostro supporto, lasciatemi qualche piccola recensione! <3<3
Dedico questa ff a tutti coloro che amano G-dragon alla follia, come me o quasi ;P <3<3  non preoccupatevi, presto vi si chiariranno le idee e il personaggio di GD comparirà presto!! ^-^)
  
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