♦ Dritto e veloce, come no ♦

- Che fai?
- Scarabocchio un po'...
Una margherita. Dodici lunghi petali. L'hai disegnata tu, Alaska. Perchè permetti ad una lacrima di scendere sul tuo viso? Perchè stai tornando la bambina fragile che ha visto la madre morire? Perchè è morta per colpa tua. Tutti i bambini sanno fare il numero dell'ospedale, ma tu non lo hai fatto. E non sei nemmeno andata da tua madre per l'anniversario della sua morte. 
Riattacchi la cornetta e chiedi aiuto al Colonnello e a Ciccio. Loro ti assecondano. Ma dove credi di andare? Sei ubriaca fradicia. La mezzanotte è scoccata da un pezzo, non è più l'anniversario della sua morte. Eppure ti fiondi in macchina. Dritto e veloce. 
Le lacrime offuscano la tua vista già corrotta dall'alcol. "Mamma" continui a sussurrare. Ma lei non c'è più. Lei non tornerà da te. Ma corri comunque verso di lei. Ti senti uno schifo per averla dimenticata. Ti odi. 
Stai guidando da un po' quando vedi un'auto della polizia. Ti dimentichi dei freni. Sei ancora in tempo per sterzare. 
E ora devi decidere tra la vita e la morte, in questo momento separate da un sottilissimo filo. Sterzare o morire? Tu vuoi morire. Raggiungere tua madre. E allora non sterzi. 
Ma quando ti rendi conto delle persone che ci soffriranno, che staranno male per te, e decidi di vivere ancora è troppo tardi. 
Ti manca il respiro, ma con un flebile sussurro pronunci le tue ultime parole. "Dritto e veloce, come no." 
Senti le ossa che si fracassano, gli organi spappolati e il tuo cuore smette di battere. Morte sul colpo, due secondi d'inferno. E poi diventa tutto nero.

 

♦ Note d'autore ♦