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Autore: freaks_lover    28/05/2014    0 recensioni
questa volta mi sono ispirata alla mia web series preferita: freaks!
questa storia parla di come una persona qualsiasi possa reagire scoprendo di avere un super potere: come cambierà la relazione con l'ambiente e con altri suoi simili? come farà ad avere una vita normale, avendo un super potere?
Spero che questa fan fiction vi piaccia. Come al solito giudicate e siate pure cattivi, perché le critiche negative aiutano a migliorare! buona lettura :)
p.s: mi sono ispirata a una fan fiction che avevo letto per caso su questo sito.. in alcune peculiarità quindi potrebbe sembrare simile! :)
Genere: Romantico, Sovrannaturale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime, Movieverse, Raccolta | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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“Sono passati 2 mesi? Come è possibile?” Questa domanda continua a frullarmi in testa. Davanti a me ci sono tutti. Tutti si fissano con facce sconvolte. Ad un tratto arrivo una signora sulla cinquantina entra nella stanza dicendo “Caffè per tutti?”. Mentre bevevo il caffè iniziai a sentire delle strane voci nella mia testa, erano confuse e ognuna aveva una tonalità differente: “Ma chi sono questi?” diceva una voce maschile “Perché mi fissano?” disse un’altra voce femminile, “sono ubriaco” esclamava un ultima voce.
“Emily stai bene? Sei bianca come il latte!” mi chiese a signora. Io annuì velocemente-
Bevemmo il caffè in tutta fretta, e poi uscimmo di casa.
Ci ritrovammo tutti sotto casa, iniziammo a parlare e a cercare di ricordare ciò che era accaduto fino ad allora:
“Quella era mia madre, io sono Silvio.” Disse il ragazzo che prima ricordavo come “il prepotente”
“Io sono Marco” disse il ragazzo con i riccioli
“Io so Andrea, e sta torta è buonissima” disse addentando una fetta di torta della madre di Silvio.
“Io sono Viola, e non ci sto capendo niente”
“Io sono…” non feci in tempo a finire la frase che Silvio puntò gli occhi dietro le mie spalle, e disse “che cos’è quello?”
“Io sono Giulia e quello che tu stai indicando è un mostro. Senza la faccia”
Iniziammo a correre, mentre Giulia riuscì a fermare il mostro con un pugno, e a rallentargli la corsa. Io seguo Silvio che mi fa salire in macchina. Mi ritorna in testa quella voce, questa volta da uomo: “Cazzo. Ci sta inseguendo” è evidentemente una voce spaventata. La macchina parte, e in pochi minuti seminiamo l’uomo senza faccia. Istintivamente prendo il telefono e guardo nella rubrica, fortunatamente ho tutti i numeri: decisi di chiamare marco, nel gruppo mi sembrava il più normale.
“Marco?”
“Si! Sono io.” Disse una voce evidentemente agitata
“Marco sono Emily, dove siete?”
“Emily chi?”
“Ragazza bionda scuro, capelli lisci.”
“Ok, ci sono. Dove siete?”
“Ci stiamo fermando in un parcheggio ti dico subito la via”
Gli dissi la via e chiusi la chiamata, mentre Silvio accostò al parcheggio e si mise ad aspettare.
 
I ragazzi arrivarono al parcheggio poco dopo. La più spaventata evidentemente era viola, che prese subito la parola:
“Quindi sono passati 2 mesi e noi non ci ricordiamo nulla” disse spaventata
“Io qualcosa ricordo…” dissi io “mi ricordo della scena dell’incidente”
“Si e della ragazza che stava sotto la macchina” disse marco indicando giulia.
“Giulia, mi chiamo giulia.” Disse scocciata.
“Regà, ho capito tutto” disse Andrea “abbiamo i superpoteri, abbiamo viaggiato nel tempo”. Tutti ci mettemmo a ridere. Non era possibile.
Solo silvio aveva iniziato a credere a questa storia:
“è vero, hai ragione Andrè” disse Silvio “tu Giulia, hai fermato quell’uomo senza faccia con un pugno”
“E allora?” disse giulia scocciata poi distolse lo sguardo e con una scusa se ne andò.
“Regà quella è strana” disse Andrea ridendo.
“già…” dissi io sorridendo “Ragazzi io vado, sono esausta, il primo che capisce qualcosa chiama gli altri”
“Se vuoi ti accompagno” chiese Marco gentilmente.
“No grazie abito qui vicino, faccio due passi”
Ci Salutammo e andammo ognuno per la propria strada.
 
Aprì la porta di casa e misi le chiavi sul mobile vicino alla porta. Mi tolsi le scarpe e mi sdraiai sul divano a fissare il soffitto. Pensai tutta la sera a quello che era successo, alle voci che avevo sentito e al viaggio temporale. Mi addormentai dopo poco e iniziai a sognare la sera dell’incidente, di quello che era accaduto in discoteca.
Mi svegliai di soprassalto, era già mattina. Sentii il telefono squillare, era Silvio:
“Pronto? Emily?”
“Pronto Silvio dimmi!”
“Ho appena dato appuntamento con gli altri ci vediamo tra poco al bar sotto casa tua”
“Come fai a sapere che sotto casa mia c’è un bar?”
Non rispose alla mia domanda, e mi attaccò il telefono in faccia. Così mi alzai, mi preparai e uscì di casa….
 
 
 
 
Angolo dell’autrice:
Ragazzi spero che questo capitolo vi piaccia. Lasciate qualche recensione se vi va, e fatemi sapere cosa ne pensate e se avete idee su come continuare la storia.
Ho già scritto il terzo capitolo, ma potrei apportare delle modifiche!
BACINI A TUTTI <3
  
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