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Autore: Shin92    28/05/2014    4 recensioni
[ Jackunzel Movie!Verse The amazing Spiderman 2]
(Spoiler per chi non l'ha ancora visto)
Allungò un braccio lanciando la sua chioma d’oro verso il guardiano e, per un attimo, le punte di questa parvero espandersi a formare una mano protesa, definita, come se le dita sagomate dai capelli fossero ben tese per afferrare il corpo mingherlino dello spirito dell’inverno.
Genere: Angst, Drammatico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jack Frost, Rapunzel
Note: AU, Cross-over, Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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Fu ad un soffio dal trapassarla da parte a parte.
Deciso a distruggerla, annientandola come un granellino insignificante di sabbia dorata.  Mentre l’oscurità –  che la stava raggiungendo per attanagliarla e spingerla con le spalle contro il muro –   giocava a favore della sua nemesi che era già scattata in avanti per ucciderla, le aveva annerito la vista a causa del buio denso e annullato ogni possibilità di salvarsi la vita, mentre un fendente nero pece si mosse nell’aria ad una velocità impressionante al punto che perfino i suoi sensi – diventati improvvisamente acuti – avvertirono l’ immensa rapidità  senza riuscire a muovere un arto per arrestare il colpo.
Si preparò mentalmente al dolore e alla sofferenza che avrebbe patito di lì a poco, strinse le palpebre pronta ad accusare il colpo mortale e ad accettare il suo destino con orgoglio, ma l’attimo durò fin troppo visto che si stava avvicinando così lesto quando ancora teneva gli occhi aperti.
Si meravigliò nel momento in cui l’agonia non la pervase, ma prima che potesse rendersi conto delle circostanze un frastuono le vibrò nei timpani, fu come se si fosse insinuato nel suo cervello per fracassargli la scatola cranica.
Riuscì a scorgere la figura dai capelli perlacei contrastare l’attacco e bloccandolo grazie all’aiuto di ‘quel’ bastone, appartenente a qualcuno che conosceva bene.
Rapunzel fece giusto in tempo a ripararsi il volto con le mani.
La colluttazione fu seguita dall’inconfondibile suono del legno spezzato, misto alla vibrazione cristallina e tintinnante scatenata dal ghiaccio, che si frantumò all’istante.
L’impatto era stato talmente forte che, entrambi i corpi, furono scaraventati ai lati opposti della parete interna dell’enorme orologio della città in cui si trovavano a lottare. Pitch Black perse i sensi e fu violentemente scagliato verso l’esterno della torre, oltre le lancette che, ormai impazzite, non facevano altro che girare in fretta  in un folle moto circolare.
Ma l’altro corpo non era quello di Rapunzel, bensì di Jack.
Osservò l’albino arrancare verso gli ingranaggi esplosi, tentando di arrampicarsi verso di lei, furono distratti dalla nuova entrata in scena di Pitch che saltò contro Rapunzel pronto a strangolarla.
Le si gettò addosso con una tale foga che la ragazza riuscì a stento a non rotolare di sotto.
Jack non riuscì a tenersi ancora a causa del suo stesso potere. Il ghiaccio secerneva dalle sue mani incontrollabile senza l’aiuto della sua arma e inevitabilmente scivolò.
Nonostante stesse lottando contro il suo nemico, Rapunzel  riuscì ad afferrarlo giusto in tempo con una delle sue innumerevoli ciocche bionde, si avvolsero intorno al polso di Jack e lo ressero. Il guardiano strinse le dita intorno alla ciocca e alzalo sguardo verso la lotta che avveniva proprio fra i concatenamenti sopra di lui.
Le pupille gli si posarono sulla ruota dentata che, nell’inarrestabile moto rotatorio, si stava per travolgere i capelli della ragazza.  Li avrebbe spezzati da un momento all’altro.
Pitch continuò a premere sul collo di Rapunzel che riuscì ad assestargli un pugno fortissimo in mezzo agli occhi, questo le diede un attimo di respiro perché Pitch barcollando si portò le mani al volto.
-Rapunzel! – La spire girò sempre più vicina al suo unico appiglio e Jack non riuscì a fare a meno di chiederle aiuto.
Un’occhiata veloce e la ragazza comprese il pericolo. Afferrò uno dei resti del bastone e lo conficcò al centro del meccanismo per impedirgli di girare ancora.
Fu colpita alle spalle dall’uomo nero prima ancora di poter lanciare un’altra ciocca in direzione di Jack.
Si divincolò dalla presa a stento,  assestò un paio di calci verso il suo nemico spingendolo verso i sistemi alle sue spalle che scintillavano. Sferrò ancora l’ultima gomitata verso il naso adunco di Pitch e, proprio allora, il pezzo del bastone cedette.
La ruota dentata completò il suo giro e le lancette dell’orologio si mossero in senso orario rapidissime.
Ci fu un’esplosione di ferraglia che scansò miracolosamente la ragazza ma che trafisse l’ombra in pieno petto, sbattendola al muro e mettendola fuori gioco.
I fili dorati alla quale la vita di Jack era appesa si spezzarono uno ad uno, finché il guardiano finì per trattenere fra le dita nient’altro che filamenti fragili che andavano ad imbrunirsi man mano che la linfa vitale abbandonava ogni singolo capello.
Un gemito strozzato si levò dalle sue labbra fredde prima di precipitare fra le scariche elettriche, bulloni e pezzi di metallo.
Rapunzel si rigirò verso di lui e con un agile scatto si gettò all’inseguimento del suo amico. Per la prima volta si rese conto dell’impotenza di Jack di fronte ad una situazione come quella, nelle sue iridi verdi e frastagliate di giallo  si formò l’immagine del corpo di Jack in caduta libera. Troppo veloce. Troppo lontano.
Sembrò quasi che il tempo si fosse decelerato, o forse soltanto i suoi sensi erano molto più rapidi di quanto la realtà circostante non fosse. Ma allora perché la distanza fra di loro sembrava così ampia?
Vide i capelli nivei di Jack ondeggiargli intorno al viso, ad incorniciare quei perfetti lineamenti come un dipinto di una fredda giornata invernale.
Come se quel fin troppo rapido e accelerato momento si fosse rallentato nella sua percezione.
 Allungò un braccio lanciando la sua chioma d’oro verso il guardiano e, per un attimo, le punte di questa parvero espandersi a formare una mano protesa, definita, come se le dita sagomate dai capelli fossero ben tese per afferrare il corpo mingherlino dello spirito dell’inverno.
Come se fosse un ultimo, disperato tentativo di restare aggrappati a qualcosa.
I fili dorati percorsero più velocemente possibile la distanza che separava i due, evitando qualsiasi ostacolo dovuto all’esplosione sulla propria strada.
L’aria sembrò assentarsi a causa dei kilometri orari percorsi a gran velocità e sentì rimbombare dentro di se l’esigenza d’ossigeno, la stessa che stava provando Jack, che sentì la gabbia toracica otturarsi.
Fermò le sue pupille in quelle di lui. Fu come se riuscisse a percepirlo a pochi centimetri dal suo viso,perché lo sentì esattamente esalare quello che – Anche se inconsciamente, ma lo sapeva – sarebbe stato l’ultimo respiro.
Le meravigliose iridi blu profondo che aveva guardato così a lungo, o forse troppo poco, si nascosero dietro le palpebre che si socchiusero in un gesto rassegnato.
La chioma agile e prensile raggiunse la vita di Jack e gli si strinse intorno, ad abbracciarlo come fosse dotata di vita propria. Rapunzel sembrò quasi sentire sotto le mani il tessuto morbido della sua camicia nera e un barlume di speranza nacque in lei. Spalancò gli enormi occhioni rivolti al basso, allungando un braccio verso un palo d’acciaio e aggrappandovisi abilmente, mentre i capelli si tendevano ad arrestare bruscamente la caduta di Jack. E lo fecero.
A pochi centimetri dal suolo si levò un suono terrificante, come se qualcosa si fosse spezzato, il corpo del guardiano balzò come un elastico, per poi restare sospeso a meno di mezzo metro dal pavimento.
Rapunzel osservò la scena dall’alto e si sentì stringere il cuore in gola.
Per un istante ebbe la sensazione che avesse smesso di battere, il sudore freddo la pervase dal collo in giù. Sistemò un’altra ciocca in modo da potersi gettare da quell’altezza e atterrare esattamente accanto a lui.
Piombò esattamente accanto a lui.                                               
Come aveva visto dall’alto il corpo non aveva toccato il suolo, non vi era alcuna traccia di collisione.
Eppure Jack aveva gli occhi chiusi e non dava segni di vita. Il collo piegato all’indietro in modo spaventoso la fece sussultare. Ebbe timore di toccarlo, poi prese un respiro e sfiorò la frangia bianca del ragazzo.


-Jack?!? Apri gli occhi!!! –
Fece scorrere le dita sul suo viso disperatamente mentre le lacrime offuscavano la sua vista e un groppo in gola gli impedì di respirare.
-Jack dì qualcosa! Per favore, svegliati! –
Sciolse velocemente il nodo formato dai capelli e fece passare un braccio dietro la sua schiena piegata per reggerlo.
Si accasciò al suolo tenendolo stretto a se mentre i suoi occhi restavano chiusi e la sua pelle già pallida sembrava più diafana del solito.
Si morse un dito guardandolo e non riuscì a dire o pensare qualcosa di sensato.
Accarezzò il suo viso perfetto e desiderò con tutta se stessa di rivedere da un momento all’altro quelle iridi azzurre guardarla, la bocca piegarsi in un sorrisetto furbo e dire “Sempre la solita piagnona, Punzie! Sto bene!”
Ma non ci fu altro che silenzio.
Si lasciò sfuggire straziati singhiozzi.
-Ti prego … TI PREGO NO! –
Stringere i denti e gridare frasi sconnesse non avrebbe riportato indietro Jack, ma non sapeva in che altro modo sfogare il suo dolore.
Un rivolo di sangue sgorgò da una narice del ragazzo e Rapunzel urlò con tutta se stessa, un’eco dilaniante si diffuse per tutta la torre dell’orologio sovrastante trasformandosi in qualcosa di disumano.
Non era riuscita a salvarlo. Non l’aveva raggiunto in tempo, o forse sarebbe finita allo stesso modo.
Strinse i suoi capelli ispidi e si sentì morire.
-Perdonami … -
 Un assordante suono di campane, solenne e autoritario segnò dodici volte l’arrivo della mezzanotte, come una triste nenia cerimoniale che accompagnò il trapasso del guardiano del gelo, stretto fra le braccia calorose della figlia del sole.

 





Note:
Una movie!verse ispirata a The amazing Spiderman 2
La morte di Gwen mi ha profondamente toccato e visto che io sono in fissa con questi quattro non potevo non farci questo adattamento.
Spero non sia stato troppo per i vostri teneri cuori, perché per il mio sì. XD

In questo caso però lottano contro Pitch Black, il cattivone! Jack perde il bastone e senza quello non riesce a volare per cui…
Come nel fumetto e nel film,  non si è schiantato al suolo, ma proprio come è successo a Gwen gli si è spezzato il collo a causa dell’arresto violento della caduta.
Lo so che è uno spirito ma in questo caso ho voluto dar loro un aspetto umano, di ragazzi e guardiani allo stesso tempo, per cui è possibilissimo che Jack muoia.
E  nulla.

Soffrite con me.
A presto.

Shin.
  
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