Ti dicono che cercano di capirti, che gli dispiace vederti triste, ma la verità è che loro non sono te, non possono capire quanto stai male, possono guardarti e cercare un modo per aiutarti ma non lo troveranno perché nemmeno tu sai di cosa hai bisogno.
Ti dispiace vederli soffrire per te, essere inutile, ed allora inizi a nascondere tutto ciò che ti fa male nel profondo del tuo cuore e lasci che un sorriso ti appaia sulle labbra.
Menti alle persone cui non avresti mai pensato di voler mentire.
Ti distruggi riccacciando indietro le lacrime che ti salgono agli occhi per una parola, una frase, che ti porta a ripensare al dolore che provi.
Poi, quando ti ritrovi da solo nel tuo letto, inizi a piangere e tutto viene a galla, aspetti che tutto finisca, speri un giorno che tutto questo smetta di esistere ma sai che lascerà i suoi segni e ne hai paura.
Hai paura di tutto: di far soffrire le persone a cui vuoi bene, di soffrire, di restare sola, di stare con qualcuno, affezionarsi a qualcuno, di dare tutto ciò che c'è di buono in te a qualcuno che lo butterà via e di riaprire questo circolo vizioso.
 Tutto ti porta a rispondere a quella famosa riflessione: "Essere o non essere, questo è il dilemma" con un sarcastico: "Non essere, non vedo nessun dilemma", nessuno vorrebbe mai stare così tutti sceglierebbero la via più facile, ma io no perchè ho paura del dopo la morte e nello stesso momento spero in un dopo migliore qui, sulla Terra, e così proseguirei la mia riflessione sussurrando uno sconsolato: "Ma io sto qui perchè spero di avere una seconda occasione, che forse non ci sarà mai".