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Autore: Aman    29/05/2014    2 recensioni
Egalord, Signore Oscuro degli Elementi Rinnegati è ormai sconfitto e la pace ha misteriosamente albergato nell'Universo in tumulto nei giorni successivi.
Ma sarà veramente tutto finito o è solo un preludio per nuove ere di lotte per il potere e l'ascesa di nemici potenti e pericolosi?
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Wilhelmina (Will) Vandom
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti
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“C'è solo una cosa che manca a questo meraviglioso mondo, la paura e il timore nei miei confronti”

Lord Karitass


Casa di Will...

Cosa c'è di meglio, quando scende la sera, di starsene un po' comodi sul divano a guardare la televisione?
Susan Vandom si slacciò il grembiule da cucina e si stravaccò sul sofà.
Il piccolo Egalord dormiva beato nella sua culletta, coccolato dall'orsacchiotto di peluches animato dalla Quintessenza, mentre Will, beh, lei era andata al fronte, come al solito, assieme ai suoi amici (tutti comunisti, Cedric incluso) a combattere contro le minaccie magiche più indomabili dell'Universo.
Ben per lei, pensò, ma quando sarà più grande (e non dipenderà più da me), scoprirà che la caccia a Nerissa non porta in tavola il pane quotidiano.
Per fortuna ci sei tu, o Sacra Televisione, a ridare conforto alle massaie single con una figlia teenager sbandata e un pargoletto.
-Un'uomo è stato avvistato questa mattina volare su Haeterfield accompagnato da una bufera, le forze di polizia si sono subito allontanate...- disse lo stoico telecronista, come se ciò non fosse più una novità per quella città -"Sono già scampato a quell'orrore una volta" ci racconta un caporale, ferito gravemente durante l'ultimo scontro analogo "Ha distrutto i carri armati e gli elicotteri, ha stroncato il cuore di seimila soldati in una volta sola. Se questo è peggio preferisco darmela a gambe"-
All'improvviso, il cameraman venne strattonato avanti e indietro da una forza misteriosa, e la telecamera tenne un'inquadratura fissa sul volto scavato di Lord Karitass -"Prestatemi tutti orecchio, Terrestri. Ho già avuto due imprevisti quest'oggi, uno schifoso rospo si è intromesso nel rituale di energizzazione e il mio signore Egalord ha rifiutato il potere che gli ho offerto su un piatto d'argento, quindi, come potete immaginare, sono piuttosto contrariato in questo momento. Dunque, sapendo che non potete più contare sull'ausilio di Kandrakar, né sull'aiuto delle Guardiane (che ho lasciato a Meridian), vi impongo una resa incondizionata a me"-
-Hitler, Nerissa, Egalord...- sogghignò Susan -...dicono tutti così, ma è sempre mia figlia a dar loro una bella batosta. Ora come ora è inutile agitarsi. Meglio starsene un po' qui a riposare-
Spense la Tv e si addormentò placidamente.

-A quanti siamo, Rythor?- Caleb si catapultò frettolosamente nelle fucine di Meridian, poi vide Elyon, che aveva appena ripreso conoscenza, le diede un anticonvenzionale buffetto sulla guancia.
-Ashgatrott e Zamballa si sono appena uniti a noi, gli Ytroighii ci assicurano il supporto di seimila lancie- rispose Rythor, in maniera professionale.
-Non bastano- ribatté il Viceré -Ne voglio almeno il doppio, chiedi l'aiuto dei nostri alleati a Freeh'rdort, Nazaxrass e nei regni vicini, vedi di procurarci anche un paio di catapulte ad alta gittata-
-Sissignore- Rythor inforcò la spada e chiamò a sé i suoi uomini, in marcia per Freeh'rdort.
-Io e mio padre stiamo facendo del nostro meglio- disse Aldarn, distribuendo una decina di giavellotti ai soldati -Ma questa guerra è troppo imponente, ci richiede troppi sforzi-
-La guerra è la guerra, amico mio- Caleb si voltò verso il compagno -Anche sotto Phobos davamo il massimo, ora dobbiamo dare di più. E quando saremo tutti nella Casa degli Déi, allora sì che la nostra gloria sarà piena-
-Grazie, Caleb. Le tue parole mi danno coraggio, conforto e forza-



Le porte della fucina si scardinarono all'improvviso, sotto il peso di un Vathek ansimante.
-Caleb... Cought! Counght!... Caleb!-
-Vathek!- il giovane si precipitò ad aiutare l'enorme amico -Che cos'è successo? La Regina ci è stata teletrasportata qui a palazzo poco fa...-
-Era una trappola di Karitass, lui e mio figlio...- le lacrime del gigante si impastavano con i fumi delle fucine -...hanno ucciso Phobos e Blunk-
-Blunk!?- Caleb rimase attonito.
-Le Guardiane stanno raggiungendo il Picco di Amagadroz per aprire un portale sulla Terra, Ari e il suo esercito sono di ritorno nel loro regno e io, ho fallito... sia come padre che come soldato, non sono stato in grado di difendere né il mio superiore né mio figlio-
-Non dire così, amico. Entrambi hanno fatto una scelta, una scelta che tu non potevi impedire, hanno scelto liberamente... tuo figlio tornerà da te una volta capito l'errore, e Blunk, beh... gli faremo una statua in mezzo alla Piazza delle Due Lune-
-Oh, Caleb!- il gigante abbracciò il Mormorante, in quell'abbraccio c'era tutta una storia di fiducia e di rispetto, di tolleranza e di collaborazione, di cose non dette e di cose da dire.
Una manina rosea toccò la fronte di Vathek -Vostra Maestà!-
-Mi è triste ammetterlo, ma è ora che Meridian scenda in guerra. Karitass ci ha dimostrato di essere molto più forte di quanto ci aspettassimo, dobbiamo fermarlo- Elyon era difronte a lui, gli occhi azzurri erano limpidissimi.
-Ma, Maestà... Blunk è morto... chi prenderà il suo posto alla guida dell'Esercito Reale?-
-Io- rispose prontamente la Regina, gli inservienti le portarono la Corona di Luce, le Spallere, il Mantello Regale e lo Scettro -Mia madre, né nessun'altra Regina avrebbe mai voluto questo, nessun Escanor avrebbe mai permesse che una sola goccia di sangue meridiano venisse versato in terre straniere, ma i tempi sono cambiati molto da allora. Oggi dovremo dimostrare di essere un vero regno, un vero popolo, unito contro l'invasore. Io vedo nei vostri occhi la domanda "Perché dobbiamo aiutare dei Terrestri? Loro ci odiano, loro ci disprezzano, loro ci vogliono morti", la mia risposta è nelle vostre coscenze. Io e le madri delle mie madri, fino al Sommo Escanor, siamo discendenti degli Umani Terrestri e a loro abbiamo sempre rivolto il nostro cuore e la nostra preghiera. La vostra Regina lotterà per loro. POPOLO! SIETE CON ME?-
La risposta fu unanime e molto potente -SI'!!!-
Un vortice di energia azzurrina si spalancò al centro della fucina -Andiamo allora, se è il potere che Karitass vuole, glielo scaglierò contro con le mie stesse mani-
Fu così che gli Eserciti Uniti partirono per la Terra.



Lì dove pochi giorni prima Egalord seminava panico e distruzione, Karitass seminava altro panico e altra distruzione, con l'unica differenza che nessun corpo armato tentò di intralciarlo.
Cosa poteva andare storto in quella perfetta serata di panico e distruzione?
-QUINTESSENZA!- un raggio elettrico si infranse su uno scudo di ozono artificiale attorno a Karitass, le molecole, sovreccitate, si sciolsero dai loro legami.
-Benvenute, Guardiane!- negli occhi di Karitass c'era furore, spavalderia e lucida follia, ma non odio, solo lucina follia e calma -Vorreste cortesemente aspettare l'arrivo dell'Esercito, così posso farvi fuori tutti in una volta?-
-Che sbruffone!- Cornelia si sfiorò i lunghissimi capelli biondi -TERRA!- una folata di foglie accuminate ferirono Karitass su braccia, gambe e faccia,  che ora sembrava molto più scavata e sanguinolenta.
Lord Karitass rise e sbeffeggiò la sua avversaria -Nessun uomo né donna può sconfiggermi. E' ora che vi mettiate il cuore in pace-
Reeshik scoccò una freccia veloce contro Hay Lin, ferendola ad un ala, la ragazzina cadde riversa per terra.
-Perché non vi accasciate al suolo anche voi? Non vorrei che il rigor mortis vi bloccasse le ali in posizioni ridicole-
Proprio mentre era in vena di fare altre accattivanti e provocanti battutine scadenti, ecco che un rumore, un suono fendette il silenzio irreale della piazza di Haederfield.
Da uno squarcio azzurro nella città partirono un nugulo di frecci e spiante, freccie infuocate, picchetti balistici, giavellotti, lance, sassi e palle di fuoco, accompagnati dal Corno di Berobirr e da trentamila soldati di diverse razze, etnie e provenienti da regni molto differenti fra loro.
-Che tu sia maledetto, Karitass- urlò Elyon -Sarà contro Meridian e contro l'Universo che te la dovrai vedere, non contro cinque povere Guardiane-
-Vorrei farle notare, Maestà, che il Suo Esercito sta per avere un drastico calo di soldati- Karitass schioccò le dita, i trentamila soldati caddero a terra morti.
-Oh, mio Dio!- mormorò il Mormorante, non vedeva che cadaveri intorno a sé.
-Elyon...- sussurrò Alborn.
-Tesoro...- gli fece eco Miriadel.
-Io non ho paura di te, Karitass!- gridò la Regina di Meridian -Tu mi hai appena dimostrato che hai paura di noi, che hai paura del nostro coraggio, del nostro osare sfidarmi. Ma sappi che Sua Maestà donerà volentiri la sua intoccabile vita per il suo popolo, per chi è malvagio il potere non è che una fonte di eterna dannazione-
-Il Vostro popolo giace morto ai Vostri piedi, Elyon. Voi non sapete cos'è il potere, Voi lo reprimente, non lo sfruttate appieno, non ne fate un vostro diritto esclusivo, Voi siete debole e a causa della vostra debolezza sarete condannata a veder morire uno ad uno i restanti vostri soldati, così come Yan Lin ora piange sulle macerie di Kandrakar- Karitass focalizzò il suo potere telecinetico su Vathek, ormai mezzo morto, e lo alzò in aria stretto per la gola -Lo terrò in agonia ancora per qualche minuto e voi non potrete fermarmi in nessun modo. Nessun nemico io temo, nessun nemico può uccidermi- dopo aver pronunciato quelle parole, Karitass sentì una stranissima sensazione di fresco torpore all'altezza dello stomaco e, sgomento, si vide una lama argentea trapassargli il ventre.
Allora capì -Reeshik...- si voltò verso il giovane, che reggeva il ferro con entrambe le mani -...perché l'hai fatto?-
-Nessun nemico può uccidervi, solo un alleato può porre fine a quest'abominio, contro la Regina, che io amo più di chiunque altro, contro mio padre, che mi ha voluto bene sin dall'inizio e contro la mia stessa volontà. Io voglio essere ricordato come un vero guerriero che lottò sempre onestamente e che divenne famoso per le sue gesta a favore del suo paese, non voglio ridurmi ad uno straniero a Meridian, dove nessuno mi può accogliere, ma dove tutti sono obbligati a rispettarmi. Questo non è rispetto, questa non è vita-
-Tu odiavi gli Escanor, tu odiavi quei pellerosa che hanno schiavizzato la tua razza e l'hanno abbassata al grado di cortigiani della Regina-
-Con te finisce il mio odio, tu sei un pellerosa come loro, anche se sei invecchiato e impallidito. Io ho capito troppo tardi che odiavo solamente te, solo chi fa del male ha schavizzato la mia razza, tu hai fatto del male, tu vuoi fare del male e tu avresti agito nel male per sempre.
La Regina è buona, apprensiva, simpatica, vicina al suo popolo e ai suoi guerrieri. Questo io ho capito oggi-
-Che sia maledetta la stirpe di Vathek, che siano maledetti tutti i Terrestri. Egli sente che la mia ora è vicina, Egli presto arriverà e vi sterminerà tutti...-
-Sta delirando?- domandò Hay Lin.
-NON SONO PAZZO!- il tono di voce di Karitass si attenuò -Sono solo colui che è stato così lungimirante da programmare la vostra estinzione in ogni caso- detto questo, Lord Karitass morì.
-La morte, come la vita, figliolo, è piena di dubbi e difficoltà...- Vathek mise una delle sue enormi manone sulla spalla di Reeshik, il quale mise le mani sulle palpebre del nemico defunto e gli chiuse gli occhi -...va rispettata-
Il figlio riabbracciò il padre, il padre riabbracciò il figlio.

-Senti un po' qui, Will...- la signora Vandom indocò un articolo di cronaca nera del giornale nazionale -"Diamond Karat, nobile borghese gioielliere è stato ritrovato stamattina morto in mezzo alla piazza...", non è che tu e le tue amiche ne sapete niente, vero?-
-Assolutamente- Will trangugiò in fretta una fetta biscottata accompagnata da un ettolitro di latte di capra.
-Se scopro che tu e i tuoi amici adesso vi mettere ad ammazzare le brave persone per strada giuro che ti metto a pane e acqua per il resto della vita, signorina-
Will si infilò la felpa rosa -Non è una brava presona, mamma, di questo puoi starne certa-
-Aspetta, come fai a saperlo?-
-Beh... ecco... adesso devo proprio andare- Will si avviò alla porta più un fretta che poté.
-Dove stai andando?- Susan Vandom si apprestò a sparecchiare la tavola.
-C'è un funerale su Meridian. Non è morto sono Diamond Karat-
Bah, si disse, le ragazze di oggi!

Meridian, Paludi Sar'drask...

Le Paludi profumavano di lavanda.
I Passling erano soliti lavarsi in segno di lutto.
Un corteo guidato dalla Matriarca Passling intonava canti funebri inudibili, accompagnati da ritornelli di lacrime e pianti.
Raggiunta una grande piana, la Matriarca fece tintinnare un piccolo campanellino in cima alla verga per attrarre l'attenzione, tutta la Palude si azzittì.
-Oggi nostro amico Blunk morto. Passling molto dispiaciuti. Matriarca porge condoglio a Mamma Blunk e Baratas's, venuto da Cina di Terra per fare ultimo saluto a Blunk. Lui eroe, lui vero eroe Passling. Lui ha memoria di Passling tutti in secoli e secoli. Ora noi canta per lui, noi invoca Hasha-Saèripoiu per guerriero forte, morto con coraggio-
In tutta la Palude riecheggiò il canto.
-Hasha-Saèripoiu, krads'nahkl la'marr... daseerd... werret wtfsd twerk dyu'mee...-
Will, le Guardiane e Elyon erano disposte a circolo intorno al villaggio Passling e cercavano di stare al passo con la musice e le parole impronunciabili e incomprensibili.
I soldati, i cittadini e le sentinelle di Meridian stavano con candele accese sotto le stelle, rischiarando quella triste giornata, quella triste giornata di morte e di vittoria.

Essi non sapevano che, tredici anni dopo, tutto sarebbe andato perduto, non sapevano cosa Karitass avesse in mente prima di morire.
In verità, pochi lo sanno, ma molti di meno hanno il fegato di scoprirlo.
 

CONTINUA...

  
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