Ogni momento



“Haymitch?! Haymitch!” Peeta bussò un paio di volte alla porta dell’amico e non ottenendo risposta decise di entrare.

Trovò l’uomo seduto al tavolo della cucina, la testa appoggiata sulla superficie di legno e in una mano una bottiglia vuota.

Si avvicinò e lo scosse con forza per svegliarlo. Quello alzò di scatto la testa borbottando insulti di tutti i generi.

“Che vuoi ragazzo?!” Disse scocciato Haymitch.

“Hai visto Katniss?”

“E’ entrata qui di corsa prima. Non ha detto nulla, ha solo afferrato un bottiglia e se n’è andata.”

“E tu non hai fatto niente?!” Peeta alzò il tono della voce preso da un moto di rabbia.

“Che volevi facessi?! Che le dicessi di fermarsi a bere con me?!”.

“Almeno avresti potuto avvisarmi! Che ti è passato per la testa?! Ah lascia stare, vado a cercarla.” Peeta si voltò e uscì deciso dalla casa.

Percorse la strada che dal Villaggio dei Vincitori portava alla piazza dove i lavori di ricostruzione procedevano. Si diresse verso quello che un tempo era il Prato, spinto dalla sensazione che quello fosse il percorso giusto da seguire.

Quando era ancora ad un centinaio di metri da quelli che erano i vecchi pali della recinzione si accorse di una figura distesa sull’erba. Il sole del tramonto illuminava la zona di un’accesa tonalità di arancione e i suoi deboli raggi colpivano il volto di una ragazza.
Affrettò il passo e la raggiunse.

“Katniss... “ Sussurrò vedendola abbandonata a terra con in mano la bottiglia ancora piena per metà.

Si accovacciò chinandosi sul suo corpo, allentò la presa delle dita della ragazza attorno alla bottiglia, le infilò un braccio sotto la schiena e un altro sotto le ginocchia. Con uno sforzo la sollevò e si alzò in piedi.

La portò così fino a casa senza che lei desse segno di accorgersi di nulla. Salì piano le scale e la distese sul letto.

Rimase qualche secondo ad osservarla. Con delicatezza spostò una ciocca di capelli che le scendeva sugli occhi e le lasciò un piccolo bacio sulla guancia. Peeta si voltò verso la porta ma non riuscì a fare un passo prima che una voce attirasse la sua attenzione.

“Peeta?” La voce di Katniss era impastata.

“Cosa succede?” La ragazza tentò di alzarsi ma appena si sforzò sentì la testa esplodere e si abbandonò nuovamente sul materasso.

“Dormi Katniss.” La voce di Peeta mascherava una nota di amarezza. Il ragazzo si diresse verso la porta ma si fermò nuovamente alle parole di Katniss.

“Resteresti con me?”

Peeta si voltò ad osservare le labbra che avevano pronuciato quella richiesta.
Sospirò.
La tristezza era ben visibile negli occhi azzurri del ragazzo.

“Voglio che ogni momento che passo con te rimanga impresso nella tua memoria. Voglio che tu possa ricordare ogni secondo di noi due insieme. Ogni momento è importante per me. Odio quando bevi. Non posso restare se so che domani quando ti sveglierai non ricorderai nulla di quello che è successo.”

Lo sguardo di Katniss si era fatto buio, un velo di dispiacere ricopriva i suoi occhi.
 “Allora... Allora non lasciare che mi addormenti.” 



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Salve a tutti =)
Questa ff non è niente di speciale, mi è venuta in mente quell'ultima frase di Katniss ed ho immaginato quetsa scena così mi sono messa a scrivere. E beh, questo è il risultato. Se vi piace sono contenta, se non vi piace fatemelo sapere così magari la prossima volta farò meglio.
Un saluto a tutti,
Triskell_