Fanfic su attori > Jamie Campbell Bower
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Autore: RemusTonks98    01/06/2014    2 recensioni
Sam Grey è una ragazza sfortunata, che vive da sola in un appartamento di Londra. Ci racconta di lei e della sua vita, ma soprattutto di come questa sia cambiata nel giro di pochi giorni.
Una storia particolare, che evidenzia il carattere dei personaggi scelti come protagonisti.
Non è facile iniziare una relazione con uno sconosciuto, soprattutto se questo è un famoso ragazzo tutto tatuato e pieno di piercing con una passione per il rock, ma qualcuno che ci riesce magari in questo mondo c'è.
Via auguro una buona lettura :)
RemusTonks98
Genere: Comico, Dark, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jamie Campbell Bower, Nuovo personaggio
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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“INCONTRI FIN TROPPO RAVVICINATI”


Qualche tempo fa ero seduta come tutti i giorni al mio tavolino preferito del bar “Blanco”, dove sono solita passare le mie pause pranzo rigorosamente in solitudine, magari giocando con il cellulare o leggendo un libro.
Il locale non è un granchè, ha un bancone di marmo bianco in fondo e, nel centro della sala, sono disposti tanti tavolini rotondi, anch’essi rigorosamente bianchi. A volte mi sembra di essere ad un matrimonio.
Il cibo, però, devo dire che è ottimo.
Il mio piatto preferito è di sicuro la pasta al ragù, accompagnata magari da una Sprite o, ancora meglio, da un bicchiere di vino bianco. Il cuoco John, che ormai mi conosce più che bene, ce la mette sempre tutta pur di soddisfarmi con i suoi spaghetti. E ci riesce!
In ogni caso, il tavolo in cui mi siedo sempre è situato in fondo al locale, in un angolino un po’ imboscato sulla sinistra.
Lunedì stavo sfogliando una rivista che avevo appena raccolto dallo scalino dell’ingresso del negozio. Ormai i postini lanciano pubblicità da tutte le parti pur di essere pagati.
Era una rivista di moda e, mano a mano che voltavo le pagine, riconoscevo volti famosi e marche di abbigliamento note già da tempo immemore. Armani, un’intervista fatta ad Angelina Jolie, Chanel, Burberry
L’occhio mi cade su una foto scattata per promuovere la collezione primavera/estate di quest’ultima marca. Inizialmente noto solo i capi che i modelli indossano e che mi piacciono molto, ma poi mi soffermo qualche secondo sul viso di alcuni ragazzi… Incomincio a pensare che sono davvero molto carini.
Ad un certo punto sento un rumore sordo, come di una seggiola che viene spostata sgarbatamente e mi rendo conto che qualcuno si è seduto al mio tavolo, proprio di fronte a me.
Sussulto quando alzo lo sguardo per vedere chi è e mi affretto a chiudere la rivista, senza però togliere il segno della foto.
Cavoli, ci assomiglia proprio! Il ragazzo che ho davanti è spiccicato a uno di modelli che hanno posato per Burberry
 << Posso? >> mi chiede il ragazzo alzando un sopracciglio e indicando la sedia su cui si è già sistemato.
Annuisco silenziosamente con un cenno del capo. Mia madre si sarà pur presa poca cura di me, ma una cosa me l’ha insegnata:  non si parla con gli sconosciuti.
Men che meno se sei una preda facile come una diciannovenne dai capelli neri e gli occhi verdi.
Il ragazzo mi guarda e io inizio a studiarlo. Ha i capelli biondi, lunghi fin sopra le spalle e gli occhi azzurri e penetranti come il ghiaccio. Porta un piercing al naso e un orecchino argentato all’orecchio sinistro. Indossa una maglietta grigia e una giacca di pelle nera e tiene le maniche di quest’ultima tirate su fino al gomito. Sul suo braccio destro è ben visibile un tatuaggio, ma non riesco bene a capire che cosa rappresenti. Non mi soffermo ad indagare sulla parte inferiore del suo corpo, dato che è coperta dal tavolo, ma posso facilmente immaginare il suo abbigliamento.
Di sicuro non è il mio genere. Ha tutto quello che io odio di un ragazzo. Eppure…
 << Che c’è? >> mi chiede incuriosito mentre io continuo a non guardarlo in faccia << Mi stai fissando… >>.
 << Beh, non è che mi capiti tutti i giorni che un ragazzo si sieda al mio tavolo mentre mangio. E senza nemmeno chiedere il permesso… >> rispondo al giovane con un tono seccato.
 << Scusami… Pensavo che ti avrei fatto un favore, di solito mi capita così con le ragazze. >>
Io lo guardo interrogativa, ma più i miei occhi si soffermano su di lui, e più noto che assomiglia al modello della foto. Solo che adesso ha i capelli più lunghi…
Il biondo schiocca le dita davanti ai miei occhi e sorride lievemente.
 << Ti incanti spesso? >> mi domanda e io sono sempre più tentata di sganciargli un ceffone in pieno viso.
Insomma, arriva in un bar, si siede al primo tavolo che trova quasi libero e pretende pure di fare la ramanzina alla ragazza che stava tranquillamente mangiando su di esso? Ma chi si crede di essere?
 << Cosa leggi? >> continua lui, togliendomi la rivista dalle mani e aprendola alla pagina che avevo segnato. Si mette a ridere e mi guarda negli occhi, poi rimette il giornale accanto a me.
Noto subito che al dito indice porta un anello argentato, che si abbina perfettamente alle sue dita affusolate e pallide. Inizio subito a rimproverarmi per aver fantasticato sulle sue mani. È uno sconosciuto, Sam!
 << Sono io. >> mi dice sorridendo << Quello nella foto sono io. >>
Sgrano i miei occhi verdi e lo guardo meglio, come per cercare ancora qualcosa che smentisse ciò che aveva appena detto.
 << Mi chiamo Jamie. >> mi sussurra il ragazzo. Ma a me che cosa interessa?
Mi alzo, lasciando accanto al piatto dieci sterline e mi avvio verso l’uscita, senza nemmeno curarmi di salutare John come sono solita fare. Inizio a dirigermi verso il negozio e quando arrivo Jamie è in piedi davanti alla saracinesca abbassata, con le gambe leggermente divaricate, le braccia conserte e un’aria di sfida sul viso. Non ho idea di come sia arrivato lì così velocemnte, ma adesso posso vedere che indossa dei jeans neri strappati all’altezza del ginocchio destro e degli anfibi neri lucidi. Dallo strappo nei pantaloni riesco a scorgere un altro tatuaggio multicolore.
 << Che cosa vuoi ancora? E come hai fatto a sapere che sarei venuta qui? >> gli domando sgarbatamente mentre cerco le chiavi per poter aprire la saracinesca grigia. Lui mi continua a fissare ma io lo ignoro, sta solo cercando di attirare l’attenzione.
 << Grazie per avermi regalato quella lunghissima conversazione prima. >> sussurra Jamie sarcastico << E comunque ti ho vista chiudere il negozio prima, mentre parlavo lì con il mio agente. Poi sono finito nel tuo stesso bar per caso e… il resto lo sai. >> dice allungando il braccio e puntando il dito verso l’angolo della strada.
Agente? Continuo a domandarmi chi sia. Da come si comporta è più che un semplice modello di Burberry.
Finalmente trovo le chiavi e riapro il negozio, saluto Jamie con la mano e mi sistemo dietro al bancone di legno. Spero solo che quel biondo ossigenato la smetta di pedinarmi.
E invece non è così. Attraversa la strada e si sistema ad un tavolino della gelateria davanti al “Kid’s Cot”, dopo aver ordinato un gelato.
Che ci crediate o no, è stato seduto lì, quasi immobile, a fissare la vetrina del negozio in cui lavoro per tutto il pomeriggio.
Solo quando esco per tornare a casa e la signora Cathy mi saluta, si decide ad alzarsi e ad attraversare la strada per venirmi incontro.
 << Quello ti fissa da tutto il pomeriggio, figlia mia. È carino, ma stai attenta >> mi avverte Cathy. Io la ringrazio e mi avvio verso la metropolitana, facendo finta di non aver notato Jamie.
 << Ehi, vuoi un passaggio? >> mi sussurra accostandosi a me e mettendomi una mano sulla spalla. Solo adesso che siamo più vicini noto veramente quanto sia alto, almeno una ventina di centimetri più di me, e faccio per sottrarmi alla sua presa. Però un passaggio mi farebbe comodo…
 << Dai, sali. >> mi dice indicandomi una grossa Harley Davidson nera e lucida e lanciandomi un casco ricoperto di ecopelle grigia scura.
Dovete sapere che sono sempre stata attratta dalle moto, soprattutto quelle grosse. Una volta ho provato a rubare una Honda di colore blu elettrico a New York, ma ho rinunciato non appena ho visto la larghezza del catenaccio che la legava al palo.
E adesso posso salire su una Harley…
Prendo il casco e me lo metto in testa, coprendo gran parte dei capelli scuri, mentre Jamie salta in sella e accende la moto. Io lo seguo a ruota e mi siedo sul morbido sellino di pelle.
 << Tieniti forte >> mi sussurra il biondo prendendomi le mani e appoggiandole alla sua vita.
E partiamo a tutta birra nel traffico delle strade londinesi, diretti verso il Quartiere Punk.

SPAZIO AUTRICE:

Sono tornata, ho fatto in fretta. :)
Ho deciso di arrivare subito al racconto dell'incontro con Jamie, che un passo troppo importante per essere lasciato in sospeso.

Spero che il capitolo sia di vostro gradimento e... RECENSITE!!! 
Auguro un buon weekend e un buon 2 giugno a tutti voi. ;)


RemusTonks98

 
  
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