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Autore: shanna_b    05/08/2008    6 recensioni
E Tomo? Una rock star come lui dite che sia esente da dubbi lavorativi e problemi di cuore? E se, improvvisamente, un giorno, il suo sound non funzionasse più, la sua ragazza l'avesse mollato, i Leto lo volessero sopprimere e lui dovesse addirittura andare a scuola di chitarra? Guai seri, mie care, guai seri!
E poi nessuno che dedichi una ff al timido, amabile, delicato chitarrista dei 30 Seconds to Mars? Meno male che ci pensa la Shanna_b!!
Dedicata quindi a tutte le fans di Tomo e a Tomo stesso, sapendo che, al solito, io non lo conosco, non ho idea di come sia, non prendo soldi, non mi appartiene etcetc... Leggete e commentate!
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tomo Miličević
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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DEL PERCHE’ I 30STM NON HANNO FATTO LA SIGNING LINE A MILANO IL 12 FEBBRAIO 2008 (E HANNO CANNATO ‘THE MISSION’).

 

 

 

            “Io ti ammazzoooooo!! Ti ammazzoooooo!!”

“Dai, Jay… smettila!” Shannon teneva stretto il fratello come poteva, ma Jared era a dir poco furente.

“Ma Shan… ha rovinato tutto, non capisci?”

“Non è il caso di drammatizzare, Jared. Ho sbagliato e…” Tomo tentava di scusarsi ma… quelle erano le prime parole che riusciva a spiaccicare, rosso in volto e imbarazzato.

“SBAGLIATO???” Jared non aveva gridato così nemmeno sul palco e una vena bluastra, sulle quale le scrittrici di fan fiction avrebbero prodotto almeno dieci capitoli di sentita prosa, pulsava pericolosamente sul collo. “SEI UN PROFESSIONISTA, CAZZO!!”

“Ma Jared anche tu stecchi e…”

Shannon dovette stringere in modo supplementare, per evitare che il fratello prendesse il volo diretto alla giugulare del loro chitarrista e Tim, con il ciuffo di sbieco in mezzo agli occhi, si mise davanti a Tomo, per fargli da scudo.

“IO STECCO?? IO STECCO?? COME OSI????!!!” Jared era fuori di sé.

Tomo tentò di accampare una scusa: “Ma io volevo dire che capita di sbagliare, non sono l’unico, e…”

“Non si può sbagliare l’attacco di ‘The Mission’, non si può, anzi… NON SI DEVE!! Doveva essere un SOL e invece che cacchio era quell’accordo che ho sentito nelle cuffie? Ho perso metà dell’udito!! Per non dire che ho dovuto fare finta che qualcuno si stesse ammazzando nelle prime file per fermare tutto...”

“Io… Boh… Mi sono emozionato e…”

“E-M-O-Z-I-O-N-A-T-O?”

Tim cercò di intromettersi, in difesa del suo amico: “Anche a me è successo. Una  volta davanti a me, tra il pubblico, c’era una tipa con la canottiera mezza tolta e le dita mi si sono paralizzate e…”

Tim si interruppe subito quando Jared lo fissò con uno sguardo che emetteva pericolose saette azzurrognole: “Sto parlando con te, io? Tu non sbagli mai, quando suoni, e ti conviene continuare così se vuoi forse essere assunto in pianta stabile, un giorno.”

Tim sorrise, al settimo cielo, quasi commosso, spostandosi da davanti a Tomo e facendo un passettino verso Jared, gli occhi pietosi: “Davvero? Mi assumi?”

Jared incrociò le braccia: “Ho detto ‘FORSE’. E ho detto anche ‘UN GIORNO’.”

Shannon sogghignò, spuntò da dietro il fratello e mollò un po’ la presa su Jared: “Hai anche detto che suona bene, però...”

“No. Ho detto che non sbaglia mai, non che suona bene. Non sbaglia… AL CONTRARIO DI TOMO CHE ADESSO LO AMMAZZOOOO!!!”

Jared, approfittando della disattenzione del fratello, con un balzo si avventò su Tomo che cominciò a correre per il camerino mentre Tim diceva a Shannon, che, stanco marcio, si era accomodato sul divano con le gambe accavallate: “Chiamo la polizia?”

“Ma no… che si picchino… e il sangue lo recuperiamo per il blood ball di domani sera!”

Tim allora si sedette anche lui sul divano mentre Jared e Tomo ci giravano attorno rinfacciandosi errori musicali di ogni tipo e Tim e Shannon li guardavano come fosse una scenetta da recita scolastica.

“E quella volta che hai sbagliato gli accordi di ‘From Yesterday’…”

“Non è vero… tu hai steccato ‘The modern myth’…”

“Tu hai sbagliato perfino l’entrata con il violino, tre note in croce…”

“E chi si è scordato le parole di ‘Oblivion’?”

“E chi ha cannato l’arpeggio di ‘The kill’? Eh?  Chi è stato?”

Toc-toc. Un battito improvviso alla porta interruppe la lunga e non esaustiva lista di errori: “CHI CAZZO E’ CHE MI INTERROMPE MENTRE LITIGO?” disse un Jared infuriato come non mai.

Era Jon, che mise dentro solo la testa: “Signing line o tourbus?” disse, come se stesse recitando l’Amleto di Shakespeare, quella parte con ‘Essere o non essere’, per intenderci.

“Signing line.” dissero in coro Tomo e Shannon (e anche Tim, ma sottovoce, sperando in un miracolo mariano).

“Tourbus.” disse Jared, con aria compunta: “Tutti in albergo.” Poi allungò il dito contro Tomo, che era rimasto immobile vicino al divano, “Qualcuno qui deve ripassare gli accordi per il concerto di domani sera. Anche perché se qualcuna là fuori mi chiede perché abbiamo interrotto ‘The mission’, e io lo so che almeno una c’é, CHE CAZZO DICO?









   
 
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