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Autore: LadyVampire92    02/06/2014    0 recensioni
Sono diventato pazzo, ormai è ufficiale.
Nonostante gli sforzi della mia psicanalista devo aver perso l’ultima briciola di sanità mentale che mi era rimasta, visto che ho appena iniziato ad avere delle visioni.
Non ho altra spiegazione, perché d’improvviso l’insistente cameriere che mi ha interrotto mentre cercavo di fare la mia proposta di matrimonio a Mary si è trasformato in Sherlock Holmes.
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: John Watson, Mary Morstan, Sherlock Holmes
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa fanfiction è dedicata a un’amica preziosa e insostituibile.
Ringrazio ogni giorno il destino per avermi fatta salire su quel treno e per aver fatto si che ci incontrassimo proprio per caso, facendoti entrare nella mia vita proprio quando ne avevo più bisogno.
So che questo non può essere considerato un vero e proprio regalo, ma spero che lo apprezzerai ugualmente.
Buon compleanno Ale! Ti voglio bene! <3





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Sono diventato pazzo, ormai è ufficiale.
Nonostante gli sforzi della mia psicanalista devo aver perso l’ultima briciola di sanità mentale che mi era rimasta, visto che ho appena iniziato ad avere delle visioni.
Non ho altra spiegazione, perché d’improvviso l’insistente cameriere che mi ha interrotto mentre cercavo di fare la mia proposta di matrimonio a Mary si è trasformato in Sherlock Holmes.
Ma ovviamente non può essere lui, visto che è morto due anni fa saltando da un maledetto palazzo.
L’ho visto cadere, ho visto il suo corpo a terra, ho visto il suo sangue che macchiava il marciapiede, ho visto la sua tomba e ho pianto per lui.
Mi sono dannato per lui, cercando di non pensare che avrei potuto salvarlo, aiutarlo in qualche modo, impedire il suo gesto sconsiderato.
E ora è qui, davanti a me, con degli stupidi baffi disegnati e il suo dannato sorrisino impertinente.
Blatera qualcosa sull’anonimato che lo smoking offre ai camerieri ma non lo sto a sentire.
Mi alzo di scatto, respirando affannosamente non appena mi rendo conto che non è frutto della mia fantasia traumatizzata dagli eventi di due anni fa, ma è reale.
Non mi rendo conto più di nulla, mi dimentico di essere in un ristorante, mi dimentico della proposta di matrimonio e mi dimentico anche di Mary.
Sono troppo impegnato a cercare sul suo volto anche il minimo segno che mi convinca che mi sto sbagliando, ma non ne trovo nemmeno uno.
È esattamente come lo ricordavo.
I riccioli scuri sono al loro posto, così come gli occhi di ghiaccio che mi guardano titubanti, come a voler sondare le mie reazioni; ogni lineamento corrisponde, perfino gli zigomi che avrei voluto prendere a pugni così tante volte in passato, quando le sue labbra si atteggiavano in quel suo tipico sorriso saccente che mi irritava incredibilmente.
Quante volte in questi ultimi due anni ho pensato che avrei dato qualsiasi cosa per poterlo rivedere, quel sorriso?
Non posso avere dubbi ora, così abbasso lo sguardo, cercando di controllare il battito del mio cuore impazzito.
Non sento nulla, tranne la sua voce che pronuncia le parole che aspettavo, la conferma che non sono diventato pazzo.
“In breve, non sono morto”.
A questa affermazione punto di nuovo i miei occhi sul suo viso e lo fisso.
Non so quale espressione sia comparsa sul mio volto ma mi auguro che sia all’altezza del tumulto di emozioni che provo dentro di me.
Dopotutto non dovrebbe essere difficile per un attento osservatore come lui leggere sul mio volto e dedurre che il mio stato d’animo non è proprio dei più condiscendenti in questo preciso momento, non nei suoi confronti almeno.
Spero quasi di sentirmi male, giusto per farlo sentire in colpa.
Credo che abbia davvero intravisto questo pensiero nella mia mente perché lo sento parlare nel suo solito modo rapido, ma senza quella nota di autocompiacimento che abitualmente accompagna l’esposizione delle sue brillanti performance deduttive.
“È un po’ meschino dirtelo così, lo so. Avresti potuto avere un attacco di cuore, potrebbe ancora venirtene uno” abbassa addirittura lo sguardo mentre lo dice, come se si sentisse davvero in colpa, cosa di cui dubito fortemente.
Infatti, come se non avesse potuto resistere, pronuncia una frase che mi fa presagire esattamente come andrà a finire questa conversazione, se così si può chiamare, visto che non sono ancora riuscito a dire nemmeno una parola.
“Ma in mia difesa, è stato molto divertente”
Non riesce affatto a nascondere il suo sorriso, e forse non ci ha nemmeno provato.
Il mio sguardo deve essere stato piuttosto eloquente, perché si affretta ad aggiungere che, in effetti non è una gran difesa.
Non appena Mary capisce chi si trova davanti iniziano a battibeccare, mentre io resto lì, incapace di muovere un solo muscolo.
“Tu sei morto” afferma Mary per l’ennesima volta.
“No, ne sono sicuro, ho controllato” risponde lui, aggiungendo uno “scusami” che nella sulle sue labbra suona falso come una banconota da quindici sterline.
Poi intinge un tovagliolo nel bicchiere di Mary e inizia a sfregarsi le labbra per cancellare i suoi baffi disegnati, permettendosi pure di fare dello spirito sui miei.
“Non ti rendi conto di quello che hai fatto!” dice Mary, la voce tremante di sdegno e di preoccupazione.
Ha ragione, non se ne rende veramente conto. E tutto questo perché si è sempre preoccupato di se stesso e di nessun altro. Altro che sociopatico attivo… la pura e semplice realtà è che Sherlock Holmes è un grandissimo stronzo.
“Oh John, mi rendo conto all’improvviso che probabilmente ti devo delle specie di scuse…”
Il suo patetico tentativo di rabbonirmi mi fa ribollire il sangue nelle vene, tanto che sbatto un pugno sul tavolo.
“Va tutto bene John, stai…” Mary cerca di tranquillizzarmi.
“Due anni…” riesco a dire soltanto. Respiro profondamente, cercando di calmarmi, poi riprendo a parlare.
“Due anni… pensavo… pensavo… che fossi morto. Mi hai lasciato nel lutto… Come hai potuto farlo? Come?”
Guarda in basso, con espressione volutamente contrita, e quando finalmente penso che abbia capito, che realmente si sia reso conto di ciò che ho passato a causa sua, si permette di prendersi gioco di me.
“Prima che tu possa fare qualcosa di cui poi ti pentiresti, una domanda, fammi fare una domanda… hai davvero intenzione di tenerli?” ride, riferendosi ai miei baffi.
A quel punto non riesco più a trattenermi, prendo un bel respiro e mi fiondo su di lui, mettendogli le mani alla gola.
Non conosco il come né il perché del fatto che non sia morto due anni fa, ma non importa, visto che ho appena deciso di rimediare a questo errore di valutazione del destino uccidendolo con le mie mani.
Non posso davvero credere che mi abbia fatto passare tutto questo, non posso credere che mi abbia lasciato per due anni nella disperazione più totale per la sua morte.
Ho sofferto come mai nella mia vita, credendo di aver perso il migliore amico che abbia mai avuto, credendo che mai sarei riuscito a perdonarlo per avermi lasciato, che mai i frammenti della mia vita sarebbero tornati ad essere un solo integro pezzo.
Per tutto il nostro dialogo non sono riuscito a pensare ad altro che al combattimento che stava avvenendo dentro di me tra la gioia di poter parlare con lui di nuovo, poterlo toccare, poterlo guardare negli occhi e la rabbia e il dolore che ho provato nel sapere che lui era ancora vivo e che nonostante questo ha avuto il cuore di lasciarmi soffrire per due anni piangendo la sua perdita.
Per un attimo avrei voluto dimenticare tutto quanto, abbracciarlo, piangere sulla sua spalla e dirgli quanto mi è mancato. Forse un giorno lo farò davvero.
Nel frattempo, mentre cerco di strangolarlo sul pavimento del ristorante, circondato da persone che cercano di separarmi da lui, non posso fare a meno di pensare che alla fine c’è riuscito.
Alla fine, soltanto per me, ha fatto un ultimo miracolo.




Ringraziamenti:

Ringrazio in primo luogo Ale, che mi ha fatto conoscere questa serie tv e che mi ha portata ad affezionarmi a questi personaggi.
In secondo luogo la mia impareggiabile Imen che come sempre corregge le mie bozze e crea per me dei bellissimi titoli, senza i quali le mie storie non sarebbero le stesse.
E infine ringrazio tutti quelli che hanno letto questa ff!
Alla prossima!
Baci

LadyVampire92
  
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