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Autore: StanathanAkaMySmile    02/06/2014    4 recensioni
Se gli occhi sono lo specchio dell'anima, allora la sua anima era la più bella che avessi mai visto.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Stana.
Camminavo a testa bassa con le mani in tasca per le vie della città. New York mi era sempre piaciuta, ma quel giorno mi aveva colto una tristezza infinita. Ero intenta a guardare le punte dei miei piedi andare avanti, passo dopo passo. Non ero in città da molto. Avevo bisogno di prendermi una pausa dalla mia solita vita. Un po’ di solitudine era quello che mi serviva. Io e il mio ragazzo avevamo appena rotto, mi piaceva moltissimo, ma non era quello che stavo cercando in quel momento. Mi sarebbe piaciuto trovare qualcuno che mi amasse così come sono, con i miei pregi e difetti, e che mi stesse sempre accanto. Ero assorta nei miei pensieri, ma ad un certo punto da dietro arrivò un ragazzo e correndo mi venne addosso e mi fece cadere. Dalla mia bocca uscì un automatico: -Ehi!-. Lui si fermò immediatamente e mi tese una mano per aiutarmi a tirarmi su. Appena alzai lo sguardo rimasi folgorata dai suoi occhi: erano di un blu intenso, semplicemente meravigliosi; pensai che se gli occhi sono lo specchio dell’anima, allora la sua anima era la più bella che avessi mai visto.
Fu lui a rompere il silenzio:
-Ciao, scusami se ti sono venuto addosso… comunque io sono Nathan.- Aw, Nathan che bel nome,  pensai.
-Piacere, io sono Stana-
-Stana!? Bel nome, ma non un po’ insolito-
-Già, sai, mio padre è serbo, mia madre è croata…-
-Ah, si, si, si ho capito-
Poi sfoggiò un sorriso che mi fece letteralmente sciogliere. Lo avevo appena conosciuto, ma sentivo che tra noi c’era uno strano legame. Era da prima che eravamo mano nella mano, ma a me questo contatto non creava problemi, e nemmeno a lui sembrava dispiacere.
-Ti ho fatto male?- mi chiese con aria dispiaciuta.
-No- mentii –Tranquillo- avevo preso una botta al sedere, ma mi sarebbe passata. Purtroppo le nostre mani si dovettero staccare, e proseguimmo assieme per la strada. Dopo un po’ mi disse:
-Mi sei molto simpatica-
-Grazie, anche tu- gli risposi. Poi continuò:
-Non è che sta sera ti andrebbe di venire a cena con me?-
Normalmente avrei detto di no, non lo avevo mai visto, non sapevo niente di lui, ma le parole uscirono da sole:
-Certo, perché no!-
-Ok, perfetto, allora ti passo a prendere alle 8.00. Scusami, ma ora devo scappare…- fece per andarsene ma lo richiamai:
-Nathan, aspetta, non sai nemmeno dove abito!-
Lui si portò una mano alla fronte:
-Ah, già, dove ti devo venire a prendere?-
-Al Four Seasons-
-Oh, non mancherò!- Dicendo questo corse via.
Io rimasi lì, avevo gli occhi a cuoricino, Nathan era fantastico. Continuai a camminare, ma la tristezza di prima si era rintanata da qualche parte nel mio cuore lasciando spazio alla gioia. Non mi aveva detto dove voleva portarmi, ma ero troppo felice per pensarci. Era così carino, con quegli occhi azzurri… Sentivo che era diverso dagli altri, che non mi avrebbe delusa e che sarebbe stato sempre vicino a me. Se l’amore a prima vista esiste, allora io dovevo averlo trovato. Senza accorgermene ero già arriva all’hotel, salii le scale, andai nella mia stanza e aprii l’armadio. Ero in crisi, non sapevo cosa mettere. Pantaloni o vestito? Tacchi o ballerine? Alla fine decisi che volevo fare colpo, quindi optai per un vestito viola lungo fino al ginocchio, con una fascia sotto il seno a stile impero senza maniche. E come scarpe scelsi delle decolleté nere con i brillantini e una borsetta anche questa nera. Ma ora c’era un altro problema, capelli sciolti o legati? Ma non ebbi il tempo di decidere perché il telefono dell’albergo squillò, risposi, era la ragazza della reception. Nathan era arrivato. Lasciai i capelli sciolti, sistemai tutto in fretta e scesi le scale. Lo vidi davanti alla porta ad aspettarmi, indossava una camicia azzurra che faceva risaltare i suoi occhi e dei pantaloni blu scuri. Mi salutò e mi prese il braccio, io intrecciai il mio con il suo, e insieme uscimmo dall’hotel.







Angolo dell'autrice:
ciao a tutti, questa storia è nata un po' per caso, e non so bene ancora come andrà avanti. Vorrei ringraziare la mia migliore amica per averla letta di sua spontanea volontà (l'ho minacciata) e Marika per tutti i suoi consigli che ho cercato di seguire al meglio. E infine un grazie alla mia BigPervyCastleFamily, non so come farei se non ci foste ragazze. Al prossimo capitolo, un bacio.

 

  
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