La pioggia tamburellava sui vetri della finestra. Dalla radio la Nona di Beethoven risuonava, melodica, per tutta la stanza. I libri erano ammucchiati sulla scrivania, ma non mi andava di studiare.
Non con quel tempo.
Mi piaceva la pioggia.
Triste, malinconica, ma bellissima nel suo ritmo.
Plin. Plin. Plin.
Plinplinplin.
Dal cellulare partì Nearer my god to thee, e mi affrettai a rispondere.
"Ehy"
"Chico"
"Ti diverti con questo tempo, vero?"
"Mi sento così perfetta"
"Ti va di sentirti perfetta con me?"
"Dove sei?"
"Scendi"
"Ti amo chico".

Il cabrio su cui mi stava aspettando aveva il tettuccio aperto. La musica, Summer wine di Lana del Rey, si espandeva nell'aria. Il mio chico era lì, nel sedile di guida, con il suo sorriso storto ma limpido, e una sigaretta tra le labbra pallide.
"Ti stai bagnando"
"Ottima deduzione"
"Sei fantastico"
"Allora sali?"

Strawberries cherries and an angel’s kiss in spring
My summer wine is really made from all these things

 

Salii sul cabrio. I sedili erano morbidi, in pelle color panna, e completamente fradici.
"Non penso che questo tesorino sopravviverà al viaggio"
"Magari neanche noi lo faremo"
"Moriremo di broncopolmonite insieme, ti va?"
"Sei sempre così ottimista?"
"Sempre".

Viaggiavamo su di una strada asfaltata stretta, in mezzo alla sabbia, veloci come fulmini. Il mare distava solo qualche chilometro da lì.
Eravamo bagnati fino alle ossa, fino al cuore al fegato ai polmoni. La pioggia, curiosa, si infiltrava nei miei vestiti e mi faceva il solletico, mentre il vento sferzava i miei capelli lunghi, creando coreografie spettacolari. La camicia che indossavo, blu e a pois bianchi, si era appiccicata al mio petto e si increspava ad ogni mio respiro.
Dalla radio a palla si diffuse Beautiful that way.

Here, in his eyes forever more
I will always be as close as you remember from before.

 

In preda all'estasi, mi alzai in piedi e allungai le braccia verso l'alto, il collo incurvato lievemente e gli occhi spalancati verso il cielo. La gonna rossa mi schiaffeggiava le gambe, danzando sulle note dell'aria.
Accanto a me, il mio chico guidava con spensieratezza, gettandomi un'occhiata di tanto in tanto, che mi avvolgeva come un abbraccio e mi faceva sentire furiosamente viva.
Un urlo, primitivo, emerse dalla mia gola.
Eravamo liberi. Eravamo noi stessi.
E la pioggia lavava via tutti i nostri errori.

"Ti amo"
"Ti amo".




 NOTE DELL'AUTRICE:
Buonsalve bella gente di EFP :)
Ho scritto questa ministoriella l'altra notte, mi è venuta l'ispirazione mentre ascoltavo appunto Summer Wine e mi facevo filmini mentali fantasticavo sulla mia idea di Romanticismo. Con la R maiuscola.
Se vi è piaciuto lasciate una recensionina, mi farebbe molto piacere.
Buonanotte a tutti voi vincitori del premio Oscar "Film Mentale dell'Anno" romanticoni :)