Shoot for the moon, even if you miss you'll land among the stars.

-Ehi Len...-
Silenzio.
-Secondo te la luna può avere dei ricordi?-
Silenzio.
-Voglio dire, noi abbiamo i nostri ricordi, il nostro passato ma gli astri hanno dei ricordi?-
Silenzio.
-Len? Len!-
Il bambino dai capelli biondi si svegliò di soprassalto, scosso dalla manina della sorella.
Rin guardava il fratello con aria corrucciata ma non sapeva che Len adorava quell'espressione.
-Scusa, Rin. Mi sono addormentato...-
-Non si fa così quando una signora parla!-
-Mi dispiace. Spero che vostra maestà voglia perdonarmi.-
Lei scoppiò a ridere, dandogli un colpetto sulla spalla.
-Ma quanto sei scemo!-
Detto questo, si rannicchiò al suo fianco e continuarono a osservare le stelle e la luna finché non si addormentarono.
La madre, che era stata a osservarli per tutto il tempo, quando vide che si erano addormentati li prese in braccio e li portò nella loro camera. I suoi diavoletti di 5 anni dagli occhi azzurri si erano finalmente calmati. Diede un bacio in fronte a ciascuno e poi se ne andò anche lei a dormire.

-Len...-
-Dimmi, Rin.-
-Dov'è la mamma?-
Il ragazzo si morse il labbro. Come faceva a dire ad una bambina di 10 anni che la propria madre era morta, che la vittima di quell'incidente avvenuto sulla statale 85 era proprio la loro madre? Avevano la stessa età ma, anche secondo quanto dicevano tutti, Len era più maturo dei bambini della sua età.
-Vedrai, tornerà presto. Forse ha trovato traffico...-
"Forse... Magari fosse così. Fosse solo traffico..."
-Voglio la mamma!-
-Rin... Senti... Ora ti dico una cosa ma tu promettimi che farai la brava.-
-D'accordo.-
-La mamma non tornerà... Mai più.-
-Non ci credo! Hai detto che c'era traffico!-
-Ho mentito. La mamma è morta. In quell'incidente di prima.-
-Non ti credo!-
-Devi credermi! Ti ho mai mentito?-
-Sì. Prima-
Pian piano gli occhi di Rin si riempirono di lacrime finché non scoppiò in un pianto disperato. Len l'abbraccio, piangendo anche lui. Il padre li aveva abbandonati quando erano ancora piccoli e la madre se n'era appena andata. 
La luna continuava a illuminare le due figure abbracciate nel mezzo della stanza. I due gemelli non si accorsero delle nuvole che si stavano formando, come se il cielo volesse partecipare al loro dolore, piangendo anch'esso.

Seduti su una panchina, due ragazzi si tenevano la mano. Rin teneva la testa appoggiata sulla spalla di Len. Lui la stringeva a sé, non voleva lasciarla andare. La sua dolce principessa era cresciuta e, soprattutto era cambiata. Erano passati cinque anni dall'incidente in cui la loro madre era morta. Cinque lunghi anni in cui non avevano festeggiato il compleanno. L'avevano presa insieme quella decisione: era troppo doloroso dover ricordare la persona più importante delle loro vite. Li aveva aiutati sempre, in ogni cosa e si sentivano quasi in colpa a festeggiare.
La luna illuminava il loro profilo di giovani quindicenni.
Len si alzò in piedi e poco dopo la sorella face lo stesso. Si fissavano negli occhi, erano il riflesso l'uno dell'altra.
Len la strinse a sé, cingendole la vita con le braccia e catturò le labbra della ragazza in un bacio meno casto del precedente.
-Ti amo Len.-
-Anch'io Rin.-
Si scambiarono una promessa di amore eterno all'ombra della luna, testimone sicuro della loro promessa.

Post Scriptum
Okk ho qualche problemino…
L'ho scritta in un mezzo pomeriggio e non so cosa è venuto fuori^^"
Potete considerarlo lo sclero della mia mente dopo aver studiato troppo latino o come l'ennesimo segnale della mia pazzia, a voi la scelta.
Doveva essere totalmente diverso: Kagamine Rin e Len me ne aveva chiesta una e io avevo tentato di scriverla ma ho preso tutta un'altra strada.
La luna… sono reduce da aver ascoltato Tsuki no uta (il canto della luna) e alla fine ho deciso di metterla come tema portante.
La citazione all'inizio l'ho trovata su Instagram ^^

Spero vi sia piaciuta!