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Autore: Connydc    02/06/2014    4 recensioni
"No non potevo andare via e non avergli detto neanche un'ultima volta quanto lo amassi" la storia narra le ultime ore di vita di Tracy, viene narrata dal punto di vista della ragazza fino alla sua morte, in seguito da un punto di vista esterno per la reazione di Ted.
"And it’s funny, in a moment like that, when what’s really happening is too intense to deal with, sometimes it’s best to leave it unspoken, and just enjoy each other’s company instead."
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ted Mosby, Tracy McConnell
Note: Missing Moments, Movieverse | Avvertimenti: Spoiler!
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Un'altra giornata, ormai era passata un'altra giornata e come ci si può immaginare era sempre più devastante delle altre per me ma soprattutto per lui che era costretto, giorno dopo giorno, ad assistere alla mia salute peggiorare e alle forze abbandonati sempre di più, ma infondo se le cose fossero state inverse io avrei fatto la stessa cosa, non lo avrei lasciato un attimo e sarei rimasta al suo fianco. Tutto questo però mi rattristava, lui continuava a sorridermi e a farmi forza ripetendomi "andrà tutto bene tesoro" e io dal mio lato gli sorridevo fingendo di crederci anch'io in quelle parole che ormai non avevamo più il potere di darmi la grinta e la forza per affrontare la malattia che mi stava divorando dall'interno ma erano diventate più delle parole che servivano a lui per darsi coraggio, il coraggio di alzarsi ogni mattina, mentire ai bambini, venire in ospedale per provare a strappare un sorriso a me e aiutarsi a non crollare davanti a me. Io però lo conoscevo fin troppo bene e sapevo che in realtà dentro era a pezzi e con la paura che io potessi andarmene da un momento all'altro, eppure in quel momento come ormai quasi due settimane, era li accanto a me a sfiorarmi i capelli che con dolcezza mi spostava dalla fronte e a stringermi la mano.
Poco prima di sedersi accanto a me aveva scambiato qualche parola con i medici e dal suo sguardo capii che certamente non erano belle notizie, sapevo che le cose non erano migliorate, durante la visita il dottor Cox me lo aveva esplicitamente fatto capire..ad ogni modo non volevo vederlo così, le sue labbra piegate in una smorfia di tristezza e i suoi occhi lucidi mi spezzavano il cuore, così gli afferrai la mano e la strinsi tra le mie accennandogli un sorriso
-allora, oggi hai un'altra storia da raccontarmi? 
- Tracy.. 
Lo vidi un attimo esitante dal rispondermi..oggi non sembrava volesse parlarmi, ma sapevo che il raccontare storie per lui era piacevole, in un certo senso per lui era un modo per tirarsi su, sfogarsi, trarre un insegnamento da trasmettere agli altri oltre che un legarsi ancor di più con chi si ama
-si ho un'altra storia..quando sono tornato a casa ieri sera ho trovato Luke con il viso tutto scritto, a quanto pare Leila e lui hanno bisticciato ma non immagini il motivo.. Allora tutto é partito da quando Robin é passata a prenderli a scuola.. 
Iniziò così a parlare e a raccontarmi quel che i bambini avevano fatto a casa. Diamine come mi mancavano i miei piccolini! Non li vedevo da più di cinque giorni, con Ted avevo concordato di non portarli da me dopo i peggioramenti che c'erano stati, non volevo mi vedessero in quelle condizioni ma ero tranquilla perché sapevo che erano in ottime mani, Ted amava i nostri figli ed era perfettamente in grado di badare loro e di dargli le adeguate cure mentre Robin sarebbe stata di grande aiuto per loro, era un'ottima zia e già in quei giorni se la cavava bene nel badare a loro mentre io ero confinata in quella stanza di ospedale e Ted si divideva tra il lavoro e me. Ad ogni modo Robin e gli altri cercavano di farli distrarre, cercare di affievolire la mia mancanza, e ogni giorno così avevano fatto qualcosa di diverso, qualcosa che Ted poi avrebbe raccontato a me il giorno dopo, era come se creassero tante piccole storie per me. In cuor mio mi piaceva ascoltare quel che loro combinavano ma allo stesso tempo mi faceva male, male perché ovviamente mi stavo perdendo tutto e sarebbe stato così, mi sarei persa ogni cosa, loro due crescere, sposarsi, i nipoti..tutto. Cercavo comunque di mascherare la mia amarezza con Ted, non volevo in alcun modo dagli altri dispiaceri, altre ferite, sorridevo e avrei continuato a farlo per lui perché tra i due quello di cui aveva più bisogno di forza era lui è volevo rendere quel po di tempo che ci rimaneva insieme abbastanza sopportabile. Finita la sua storia però dovette andare, così mi strinse forte la mano cercando di sorridermi, io feci lo stesso 
-ci vediamo domani, tu riposati amore..ti amo
-da un bacio ai bambini da parte mia, ti amo anch'io 
Sorrisi quando premette le sue labbra sulla mia fronte e trattenni un sorriso finché non uscì dalla stanza. Una volta sola lasciai che il mio viso assumesse quella che ormai era diventata la mia solita espressione, lo sconforto e la malinconia si dipinsero sul mio viso ma avevo ancora bisogno delle forze quella sera, chiesi all'infermiera di portarmi un foglio e una lettera e iniziai a tracciare parole su quel foglio..
Ormai era un giorno nuovo, un altro e senza miglioramenti, mi sentivo solo più debole di prima, aspettavo le 16:00, l'orario di visita e che ormai era diventato un po l'ora del mio appuntamento quotidiano con mio marito. Lo vidi sorpassare la soglia della mia stanza con il suo solito sorriso spezzato dallo sconforto, e un foglio piegato tra le mani, mi salutò baciandomi la fronte e si sedette accanto a me. Dopo il solito "come ti senti oggi" e un "nessun miglioramento" gli chiesi com'era andata a lui e anche la sua risposta non fu delle migliori, sentire quanto stesse male mi rattristava molto. Anche quella sera non riuscì a dormire molto, i bambini continuavano a chiedere di me e avevano insistito con il dormire con lui e a lavoro non riusciva a concentrarsi. La sera avevo anche chiamato a casa per sentire le voce dei miei piccoli, pensai di rassicurarli così, anche se sapevo che essendo piccoli non avrebbero capito. Non riuscii neanche a parlarci a lungo, la mia voce era debole, ma cercai di incoraggiarli ad essere bravi e di dire a Leila di badare a Luke al posto mio, volevo prepararli ad ogni modo, far si di farli essere pronti, anche se non ero pronta ad un addio.
Dopo aver parlato un po' Ted prese il foglio che stringeva tra le mani e lo aprì mostrandomelo.
- Guarda tesoro, lo hanno fatto ieri i bambini per te, ci siamo tutti e quattro visto? Sai..continuano a chiedere di te..
Mi scese spontaneamente una lacrima guardando quel disegno, pur sorridendo non ce la feci a trattenerla, afferrai il disegno e lo guardai provando a dire qualcosa ma lui mi passo il pollice sulla guancia per asciugarmi la lacrima e sorridendo cercò di tirarmi su di morale cambiando subito discorso.
-Oggi per te ho una storia ancor più bella di ieri, non immagini cosa hanno combinato quei due prima di farti quel disegno, vedrai che ti farà ridere..ti dico solo che Spike ci è andato di mezzo
Disse lui tirando in mezzo il nostro cane e stringendomi la mano fece per parlare ma gli squillò il telefono.
-Ops è Lily, vado a rispondere e poi ti racconto la storia amore mio 
Disse sorridendomi e mi baciò la mano per poi alzarsi e uscire fuori dalla porta. Io tornai a fissare il disegno ma d'un tratto sentii un forte mal di testa e le mani più deboli così poggiai la testa contro il cuscino chiudendo gli occhi per poi riaprirli mentre alcuni brividi di freddo percorsero il mio corpo, ad un certo punto quella stanza sembrava essere diventata di colpo fredda..fin troppo.
-Fa fr.. 
provai a pronunciarmi per dire che faceva freddo ma le parole mi si bloccarono in gola e tentai di tirare più su le lenzuola con la mano libera ma non riuscii a spostarla di molto, il fiatone segnava quanto fossi affaticata e li, a quel punto, la paura si impossessò di me. Oddio stavo morendo! I miei occhi spalancati non riuscivano a parlare così cercai di sforzarmi per chiedere aiuto ma la voce si ridusse a un filo e poi Ted.. No non potevo andare via e non avergli detto neanche un'ultima volta quanto lo amassi
-Ted..
Mi uscì a voce talmente bassa, quasi un sussurro e lasciandomi senza fiato. Il mio sguardo era colmo di agitazione e un'infermiera mi si avvicinò.
-Ted..
Ormai lo mimai solo con le labbra, l'ultima cosa che sentii è l'infermiera chiamare aiuto, ma perchè lo faceva? Tutto stava andando bene, come la paura si era fatta sentire improvvisamente, ora era giunta quasi un'atmosfera piacevole, una pace e io avevo sonno, volevo solo il silenzio ed essere lasciata in pace.Il respiro arrivò ad essere talmente lieve che non lo sentivo neanche più, intorno a me c'era il silenzio e la tranquillità mi avvolgeva, con le labbra socchiuse battei le ciglia guardando il soffitto e mi fermai con lo sguardo in su lasciando cadere la mano sul mio fianco e il disegno finì sul pavimento facendo troppo rumore.

al di fuori della stanza...


-Si ora sono in ospedale da lei eh..
Ted si girò a guardare verso la stanza di Tracy e in un lampo il suo sguardo si spense e chiuse il cellulare appena vide i medici correre verso quella stanza, quando vi si affacciò da parte sua ci fu solo un urlo di disperazione soffocato dal dolore e dalle lacrime che raggiunsero i suoi occhi. Tutto quello che recepì in quell'istante fu la fine, la fine di sua moglie e gli inutili tentativi dei medici che tentavano di rianimarla. Si dimenò cercando di avvicinarsi a lei ma un infermiere lo spinse fuori dalla stanza.
-Voglio entrare! Voglio andare da mia moglie fatemi entrare!
Ma le sue suppliche durarono poco.. Il medico uscì qualche istante dopo dalla sua stanza e gli posò una mano sulla sua spalla.
-Mi dispiace..abbiamo fatto tutto il possibile
In quell'istante il mondo gli crollò addosso e l'ultima immagine che riusci a ingerire in quel momento fu quella degli infermieri che con il lenzuolo coprirono il volto di Tracy. Lui entrò e quasi con disperazione si gettò al suo fianco, voleva stringerla, stringerla a se ma uno degli infermieri li passò un foglio.
-Gli è caduto, mi dispiace per la sua perdita.
Ted afferrò il foglio e appena lo vide il suo cuore già spezzato si finì di frantumare, quell'immagine tanto felice ritratta dai suoi figli divenne un incubo e posandolo sul grembo di sua moglie vi si gettò con le braccia stringendo il lenzuolo e lasciando dar sfogo al suo dolore.
La sera, prima di tornare a casa un'infermiera gli consegnò una scatola con tutte le cose di Tracy.
-Signor Mosby, questa l'ha scritta ieri sua moglie per lei
Disse lei indicando la lettera posata tra gli oggetti e se ne andò. Lui la vide e la prese tra le mani ma non la aprì, in quel momento il suo cuore gli si strinse, tornò a casa e posò la lettera sul comodino senza aprirlo. Continuò a guardare quella lettera e a rigirarla tra le mani ma senza aprirla, lo fece la notte non riuscendo a dormire e anche durante il funerale, tenne quella lettera stretta a se tutto il tempo nella tasca della giacca.
-Ted devi leggerla..sono le sue ultime parole devi leggerla
-No Lily non posso..leggerla sarebbe come come..
-Come ammettere che non c'è più?
Disse lei e lui chinò il capo con gli occhi lucidi ma Marshall chiese a Lily e agli altri di lasciarli soli e posò una mano sulla sua spalla.
-Ted so che non è la stessa cosa..Ricordi quando è morto mio padre? Rimpiangevo il fatto di non aver potuto dire qualcosa di diverso a mio padre, di non aver potuto ricevere da lui le ultime parole..Poi ho trovato quel messaggio in segreteria e ho avuto il tuo stesso timore e sappiamo tutti come è finita. Io ho avuto la fortuna di poter ascoltare ancora una volte il suono della sua voce ed è stato un sollievo, ho avuto le parole che speravo, in un certo senso è stato come aver potuto avere un ultimo momento con lui e mi ha messo in pace il cuore. Apri quella lettera e leggi le parole che Tracy ha scritto per te, lei lo vorrebbe, leggi e sorridi, lei lo vorrebbe, vedrai che ti farà bene. Dalle un ultimo saluto.
Ted non disse nulla e quando Marshall lo lasciò solo si sedette sulla panchina in terrazzo con la lettera tra le mani, la rigirò e dopo un lungo sospiro si decise ad aprire la lettera, appena vide la sua scrittura le lacrime si fecero presenti sui suoi occhi, strinse le labbra ed iniziò a leggere.
"Ciao amore mio,
Lo sai spero che la mia grafia sia sempre perfetta e leggibile come piace a te, le mie forze mi stanno lasciando però nulla mi impedirà di scriverti quanto ti amo. Non so quando tempo mi resta, ma so che questa lettera sarà il mio ultimo saluto per te e ti prego, sorridi, voglio che leggendo questa lettera tu abbia sulle tue labbra quello splendido sorriso che mi ha fatto innamorare di te.
So che forse sto andando via troppo presto e che ciò ti recherà molto dolore ma tu devi essere forte amore mio, devi gioire e andare avanti, lo devi fare per te e per i nostri piccoli. 
Ricordi quando in inverno mi hai portata a Farhampton per cenare insieme? Ricordi quello che ti ho detto? Non devi vivere nel passato, non voglio che ora che non ci sarò più resti attaccato al passato e ai ricordi di me e te, non voglio che tu viva di questo, io voglio che tu vada avanti e che giorno per giorno ti godrai la presenza delle persone che hai accanto e che ti vogliono bene. Noi siamo stati fortunati ad incontrarci e ad aver vissuto degli anni stupendi insieme, mi hai dato una splendida famiglia e mi hai fatta sentire amata come non mai. Io porterò per sempre con me ogni istante vissuto insieme e so che lo farai anche tu, ma fa si che siano solo un ricordo, non rimpiangere nulla, non bloccarti al passato e non avere timore di sorridere ancora perchè tutto quello che desidero tesoro mio è che tu sia felice. Voglio che continui ad alzarti ogni mattina e che affronti ogni giornata con serenità, devi sorridere e andare avanti, devi continuare a scrivere la tua storia anche senza di me. Io resterò sempre con te e lo sai, sarò nel tuo cuore e mi vedrai nei nostri bambini.
Mi dispiace averti dato dolore in questi giorni, non volevo mi ricordassi in quel modo, debole e spenta ormai su quel letto d'ospedale, per questo ti ho scritto questa lettera, per lasciarti un ultimo e spero buon ricordo di me.
Ci tenevo a darti un'ultima volta che tu sei stato la mia più grande gioia della vita, ho conosciuto la vera felicità solo dopo averti incontrato. Sappi che mi addormenterò tranquilla e serena perchè tu mia offerto le cose più belle che questa vita aveva da offrirmi e che l'amore che mi hai dato sarà la mia culla.
Sarò sempre con te amore mio, quindi ora asciugati le lacrime e sorridi, alza il viso e sorridi ogni volta che senti il calore del sole, ogni volta che un raggio di sole ti sfiorerà il viso sarà come se ti baciassi e ogni volta che il sole ti riscalderà la pelle sarò io che ti abbraccerò.
Ti amo e ti amerò per sempre..
tua Tracy"
   
 
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