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Autore: Elisa Stewart    03/06/2014    1 recensioni
[Dani/Santana]
Lanciò un’occhiata alla figura sotto le coperte e posò il contenitore d’acqua sul comodino.
“Sant?” mormorò sedendosi sul bordo del letto e allungando una mano per accarezzare la schiena all’altra. Udì un borbottio e subito dopo, la latina si voltò verso di lei.
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Dani, Santana Lopez
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Dantana is the way!'
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Fever



Dani posizionò la piccola bacinella di plastica nel lavabo, proprio sotto il rubinetto e aprì l’acqua. Riempì la bacinella fino a metà e poi prese un po’ di ghiaccio dal freezer e lo fece cadere all’interno del contenitore. Recuperò anche un panno pulito e se lo mise in spalla, sollevando la bacinella e recandosi di corsa in camera da letto. Lanciò un’occhiata alla figura sotto le coperte e posò il contenitore d’acqua sul comodino.
“Sant?” mormorò sedendosi sul bordo del letto e allungando una mano per accarezzare la schiena all’altra. Udì un borbottio e subito dopo, la latina si voltò verso di lei.
“Amore, come ti senti?” chiese prendendole il termometro di bocca e analizzandolo.
“Non tanto bene...”  rispose la mora con voce nasale e richiuse gli occhi avvertendo un brivido di freddo. La febbre era salita ancora e Dani non sapeva più che fare per fargliela scendere. Quella mattina aveva notato che la mora aveva decisamente una brutta cera, ma ora era peggio. La bionda  bagnò il panno nell’acqua ormai fredda della bacinella. Lo strizzò e lo poggiò sulla fronte dell’altra e poi le carezzò una guancia. Era bollente. Ma come diavolo aveva fatto a prendersi un malanno del genere? Non si era mica messa in mezzo alla neve in costume! E non era nemmeno stata a contatto con... Oh, giusto. La settimana prima era lei quella confinata a letto a causa della febbre. E Santana l’aveva curata e accudita come fosse stata una bambina. Normale, non riusciva nemmeno a muoversi a casa dei dolori muscolari che le prendevano ogni volta che aveva anche un minimo di febbre. E ora era lei quella a letto.
“Dani...” La sua voce la riportò alla realtà.
“Puoi andare, qui me la cavo io... ETCIU’!” La bionda le passò un fazzoletto. Certo che era proprio incorreggibile. A momenti nemmeno ragionava e non voleva aiuto.
“Non dire scemenze. Non me ne vado di qui finché non starai meglio.” Affermò sorridendo dolcemente e accarezzandole la testa.
“Vuoi riammalarti? Vai a lavoro. Posso farcela anche da sola.” Insistette l’altra guardandola negli occhi.
“Stai male, non hai la forza per muoverti eppure riesci sempre a contraddirmi. Sei fatta di coccio, Santana.” Ridacchiò la bionda. Si alzò e si diresse alla porta.
“Vado a prepararti una tisana. Non muoverti da lì.” Le ordinò prima di uscire dalla stanza. Santana obbedì. Non tanto per la febbre, ma perché non le dispiaceva stare in sua compagnia e godersi tutte le sue coccole e le sue attenzioni. Sì, doveva decisamente ammalarsi più spesso.
  
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