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Autore: hikaru83    04/06/2014    7 recensioni
Cosa fareste se vi foste innamorate del vostro migliore amico? Beh Donghae non si è mai fatto questa domanda, fin'ora. E adesso che se n'è accorto non sa proprio dove sbattere la testa. Per fortuna che ad aiutarlo ci sono i fratelli più pazzi del mondo.
[EunHae riferimenti a KangTeuk]
Genere: Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Donghae, Eunhyuk, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Famiglia'
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Ciao a tutte, ecco la mia prima fic su questo fandom. Ammetto senza paura che conosco questi adorabili pazzi da davvero poco tempo, e tutto per merito di Slanif a cui ovviamente dedico questa fic (è un modo molto gentile per dirvi che se volete ora sapete di chi è la colpa). Proprio perché li conosco da poco spero di aver rispettato il loro carattere e di non averlo stravolto troppo. Probabilmente le sequenze temporali non sono state seguite alla lettera, sempre dovuto alla mia inesperienza, molte parti che ho descritto sono delle foto che ho visto e che mi hanno emozionato ma che non so quando in realtà sono state scattate. Chiedo venia per questo. La fic è tutta dal punto di vista di Donghae, tranne le ultime righe, che comunque le ho messe in corsivo per distinguerle dal resto del testo. Credo che ora possa solo augurarvi una buona lettura.
 

Un passo alla volta
 

Il palco è al buio, migliaia di luci blu sugli spalti, ogni luce è una fan, ogni luce aspetta con impazienza che lo spettacolo inizi, ogni luce vuole Jewel. Le prime note si alzano, e con loro le urla isteriche delle ragazze. E sul palco lui. Non è solo, ma tutti gli altri sono solo una cornice, tutti gli occhi sono su quel ragazzo che inizia a ballare. Urla ancora più forti. Si sfila la cravatta e con quel movimento anche il cappello finisce sul pavimento del palco, poi è la volta della giacca scura. La camicia bianca viene slacciata, le ballerine gli si strusciano addosso,  le urla salgono d’intensità. Riusciranno le mura di questo posto a rimanere in piedi? La camicia fa la stessa fine degli altri indumenti, e ora è a torso nudo, e balla, come solo lui sa fare, le urla scommetto sono diventate ancora più alte, ma io non le sento neanche, io sono completamente rapito dai movimenti sensuali di Hyukkie. Rimango imbambolato dietro le quinte a guardarlo, un sorriso mi si stampa in viso, non riesco a scollare lo sguardo da lui, che brilla, brilla più del sole.

La musica finisce, e io riesco riprendere una parvenza di controllo, non so bene come, forse perché so che siamo costantemente ripresi, sul palco, dietro le quinte, ovunque c’è un obiettivo pronto a registrare, fotografare, bloccare ogni nostra espressione, e per quanto tutti parteggino per la nostra ‘coppia’ non posso starmene impalato come un baccalà a guardarlo, non voglio mettere nei casini tutti gli altri. E quindi riesco distogliere lo sguardo per qualche secondo da lui e scherzare con qualcuno che si avvicina, riesco persino a canticchiare le ultime note della canzone. Riesco a fare tutto questo, mentre dentro di me il cuore batte veloce, e nel mio cervello si stampa una sola frase: ‘Cazzo mi sono davvero innamorato di lui!’

Andiamo con ordine, altrimenti non ce la caviamo più. Io sono Lee Donghae, faccio parte dei Super Junior e sono innamorato del mio migliore amico.

Qual è il problema dite? Ad esempio che non me ne sono reso conto fino ad ora? O forse che siamo due ragazzi? O che una cosa è scherzare e un’altra è parlare seriamente. La nostra ‘coppia’ è tra le più amate, ma fino a questo momento era solo fan service, o almeno ho sempre voluto credere fosse fan service. Era più semplice crederlo. Anche se Teukie e Wonnie sono secoli che mi guardano come chi ha capito tutto. Scherzano spesso su di noi, soprattutto davanti alle telecamere, in realtà tutti scherzano su di noi, ma, come detto, siamo una delle coppie più amate, ho sempre pensato che lo facessero solo per quello, e se non fosse così? Se quello che provo per lui fosse talmente evidente che loro l’hanno capito prima di me? E adesso? Adesso cosa devo fare?

“Hae?” La voce di Hyukkie mi fa saltare, non mi ero accorto fosse accanto a me. Non mi ero accorto neanche di essere seduto sull’autobus che ci sta portando a casa in realtà. Il concerto è finito, e io credo, o almeno spero, di aver cantato tutto ciò che dovevo cantare, ballato tutto ciò che dovevo ballare e fatto lo scemo con tutti, come devo fare.  Mi volto verso di lui, abbandonando il finestrino, dove fino ad ora avevo appoggiato la fronte. “Hae tutto bene?” La sua voce mi sembra preoccupata, lo guardo negli occhi e non riesco a far uscire un solo suono dalla mia bocca. Vedo Teuk, Wonnie e gli altri, chi affacciato dai sedili avanti ai nostri, chi che mi osserva dall’alto dietro di noi, mi stanno osservando tutti, da quanto stanno cercando di avere la mia attenzione? Devo riuscire a parlare, devo trovare la voce, ma non ci riesco, non riesco a fare niente se non tremare mentre la mano grande di Eunhyuk si avvicina alla mia fronte. La mia temperatura corporea sale improvvisamente, e sento il cuore martellarmi nelle orecchie. “Cazzo Hae ma scotti! Perché non l’hai detto di non sentirti bene?” Perché?  Perché non scottavo prima che la tua mano fredda si posasse sulla mia pelle. Vorrei poter dire, ma non lo faccio, grazie al cielo ho difficoltà ad articolare le parole... Mi scosto al contatto con lui, ho paura che altrimenti riesca a sentire il mio cuore impazzito. I suoi occhi si intristiscono, e una fitta dolorosa attraversa il mio cuore.

“Scusa, hai le mani gelate.” Riesco a dire. Ma guarda te, non sapevo neanche il mio nome ma sono bastati gli occhi tristi di Hyukkie per farmi ritrovare la voce, anche se mi esce rauca, spero che credano tutti che sia solo per la febbre che sospettano abbia, e che non capiscano che è dovuto per la sua vicinanza. Lui mi osserva sospettoso, ma più sereno.

“Già, sempre avute gelate, ma tu lo sai...”

Annuisco. È vero, ha sempre avuto le mani gelate, da quando lo conosco non ho mai sentito le sue mani di una temperatura accettabile, neanche in piena estate. E lo conosco da tanto, oramai non ricordo neanche come era la mia vita prima di lui, lo conosco meglio di chiunque altro, persino meglio di me. I ragazzi si voltano, tranquillizzati, un po’ di febbre non è niente di grave, inoltre quello di stasera era l’ultimo concerto per ora, il prossimo sarà solo fra due settimane, e da domani ci aspettano giornate più tranquille, qualche programma in radio, una pubblicità nulla di che. Ho solo bisogno di riposo, è questo quello che credono, o che fingono di credere. A parte Teuk e Wonnie loro neanche si sforzano a fingere di crederci, ma anzi mi guardano e si guardano, hanno capito che c’è dell’altro, figurarsi, quei due si accorgono di qualunque cosa, sono impossibili!

‘A Umma non sfugge nulla!’ Aveva detto una volta Teuk, orgoglioso come sempre del soprannome con cui tutti noi lo chiamiamo, perché lui è così, paziente e buono con noi come solo una madre lo è con i suoi figli. E mi sa che non scherzava, e Won, Won è l’insopportabile fratello maggiore, avete in mente? Quello bello, bravo, intelligente, va beh forse questo lo nasconde bene, e soprattutto che sa sempre quando uno dei suoi fratelli gli nasconde qualcosa. Ecco lui è esattamente così!


Arriviamo a casa e mi fiondo nella mia stanza, una doccia calda e otto ore filate di sonno, ecco quello che mi ci vuole. In pochi minuti sono sotto le coperte del mio letto, nessuno ha detto una sola parola, ho la febbre, non sto bene è meglio che mi riposi, ovvio no? Peccato che sono sveglio come un grillo. Anche perché se chiudo gli occhi rivedo il corpo di Hyukkie che si muove sensuale, e non è decisamente il caso.

“La tua febbre sta aumentando Hae!” La voce del mio tormento personale mi desta. Da quando è seduto sul mio letto?

“Hyukkie, non devi preoccuparti, mi riprendo in fretta.”

“Non riesci a dormire?”

“Ecco...io...sarà la febbre.” Cerco di allontanarmi da lui, come faccio a resistere se mi sta sempre appiccicato?

“Strano, quando io ho la febbre potrei dormire per giorni senza accorgermene.” Mi dice allontanandosi leggermente da me, nello sguardo ancora confusione e dolore, lo stesso dolore che ho visto quando sul bus mi sono allontanato dalla sua mano. “Hae, cosa ho fatto?”

“Come?”

“Cosa ho fatto? Perché devo aver fatto qualcosa di male, e devo averlo fatto durante il concerto, è da dopo il mio solo che sei strano.”

“Strano?”

“Ma sì, non mi hai più cercato, più abbracciato, neanche una volta per tutto il resto del concerto. Anzi sei stato alla larga da me, quindi suppongo che devo averti fatto qualcosa, ma non so cosa, e io non ce la faccio a sapere che per colpa mia stai male.”

“Non è niente Hyukkie.”

“Col cavolo Hae, se tu non mi abbracci, non scherzi con me, non mi baci, non mi cerchi o non cerchi la mia mano qualcosa che non va c’è. Non hai mai fatto così, anche quando ti faccio arrabbiare scherzando troppo con gli altri e lasciandoti per troppo tempo da parte, troppo tempo per te ovviamente visto che non stiamo separati per più di dieci minuti, di solito mi cerchi, mi tiri i capelli, o mi dai un pugno sul cuore, ma comunque sia non mi permetti di non darti retta, questa volta invece, era come se su quel palco non esistessi, scherzavi con Siwon, con Sungmin, con Leeteuk, con Kyuhyun con tutti, ma da me non sei mai venuto, e quando mi avvicinavo ti allontanavi. E questo non è da te. Tu abbracci tutti da sempre, ma con me è sempre stato diverso, io e te siamo la EunHae, la coppia su cui chiunque fa affidamento. Quindi per favore non dirmi che non è niente o che va tutto bene, ok?” Ogni sua accusa è una pugnalata, non l’ho fatto apposta, ma l’ho ferito, e lui non se lo merita, sono io quello sbagliato, io, non lui, lui non merita una cosa del genere. Ma non riesco ancora a fingere che vada tutto bene, non riesco davvero, la consapevolezza di amarlo mi ha colpito come un fulmine. Non posso però non cercare di alleggerire le cose.

“Sarà solo un po’ di febbre, davvero, non è altro che una stupida febbriciattola, probabilmente inconsciamente non volevo che ti ammalassi.” Vi prego ditemi che sono stato abbastanza convincente, il suo sguardo triste mi sta facendo soffrire, l’unica cosa che vorrei è abbracciarlo, in uno di quegli abbracci che lo stritolano e da cui cerca quasi sempre di scappare, anche se poi si arrende senza tante storie, ma non posso, non posso almeno fino a quando non farò un po’ di chiarezza con me stesso.

“D’accordo, ma nel caso ci fosse altro, nel caso volessi parlami io sono sempre qui.”

“Grazie Hyukkie.” Gli rispondo sorridendo.

“Cerca di riposare ok?”

“Sì!”
 

Oramai sono quasi le cinque. Il silenzio mi circonda. Non ce la faccio più a stare immobile a letto. Decido quindi di alzarmi. Apro la porta della stanza, piano, e sgattaiolo a piedi nudi in sala. Passo distrattamente a fianco del grande divano davanti alla tv a schermo superpiatto, circondata dalle centinaia di videogiochi che Kyuhyun ha già finito riuscendo a superare ogni record, perdendo innumerevoli ore di sonno e facendo perdere ore alle truccatrici per renderlo quantomeno umano per gli show o le pubblicità, secondo me quelle ragazze possono fare miracoli, in camerino entrava uno zombie e ne usciva una rockstar.

Mi affaccio alla portafinestra, le luci dei lampioni illuminano la strada bagnata è da una settimana che non fa altro che piovere, quella pioggia costante, senza tuoni o fulmini, solo pioggia. Ora ha smesso, e sulla strada lucida nulla si muove, è tutto immobile, come se fossi in un luogo senza tempo.

Una luce tenue si accende dietro di me, mi volto e Teuk mi osserva rannicchiato sul divano, le gambe piegate sui cuscini morbidi, il braccio appoggiato allo schienale, la schiena al bracciolo. Ha acceso una piccola lampada posta sul mobiletto a fianco al divano. Chissà da quanto è seduto al buio aspettandomi. Perché lo so che è qui per me.

“Mi hai spaventato Teuk, credevo dormiste tutti!” Dico con una voce poco convinta, in realtà ero certo che l’avrei trovato qui.

“Sapevo che avresti avuto bisogno di me, lo sai non mi sfugge niente. E adesso vieni qui, siediti e raccontami tutto.” Mi dice battendo la mano sul cuscino del divano. Mi avvicino, e mi lascio cadere, quasi senza forze, accanto a lui.

“Umma sono nei casini!” Inutile mentire, non sono mai stato bravo con le bugie in assoluto, con lui poi mi è del tutto impossibile.

“Lo so Hae, lo so, ora perché non mi racconti tutto dal principio?”

“A saperlo qual è il principio lo farei volentieri, ma non ne ho idea. Quando è cominciata, quando? Non lo so, non so più niente, so solo che sono nei casini.” Gli dico tenendo lo sguardo basso sulle mie mani che, nervose, giocano con il bordo della maglia che indosso.

“Finalmente te ne sei accorto allora, non ci speravo più...”

“Cosa?”  Mi volto di scatto e lo guardo a occhi sgranati, sono arrossito ne sono certo.

“Stiamo parlando di te e Hyukkie giusto?” Mi dice lui paziente.

“È così evidente?”

“Hae, sul serio, tu sei la persona più limpida che conosca, leggerti dentro non è facile, è di più. E poi non esiste nessuno al mondo per cui potresti ridurti così se non per Hyukkie.”

“Come devo fare? Adesso che lo so come posso continuare come prima? Come posso continuare a fare lo scemo, scherzare, abbracciarlo, e poi lasciarlo andare?”

“Dovresti parlargli.”

“Parlargli? Per perdere anche la sua amicizia?”

“Perdere cosa?” Mi chiede con il tono di voce di un’ottava più alta del solito.

“Beh...insomma...non è che sia propriamente normale che il tuo migliore amico ti dica di essersi accorto che quello che prova per te non è amicizia, cioè non semplice amicizia, ma amore. E mica amore fraterno, figurarsi, sarebbe troppo facile, stiamo parlando di quell’amore che ti fa incespicare le parole, dimenticare il tuo nome, fa sudare le mani e tremare come un idiota quando ti sta vicino. Quell’amore che ti fa battere il cuore più forte se solo lui entra nella stessa stanza.”

“Dimmi una cosa Hae, secondo te io e Kangin siamo sbagliati?” Mi chiede dopo aver ascoltato in silenzio quello che provo. Ha aspettato un po’ a parlare, come se fosse combattuto se dirmi o no una cosa, che oramai ho capito di vitale importanza per lui.

“Tu e Kangin? Non capisco, cosa vuoi dire? Sbagliati? Non c’è assolutamente niente di sbagliato in vuoi due. Perché una domanda così scema?”

“Perché possiamo dire che Kangin sia il mio Eunhyuk.” Credo che la mia mandibola sia finita per terra. Ne sono certo mentre leggo una punta, neanche tanto piccola di divertimento negli occhi di Teuk.

“Tu...lui...ma...lui...tu...”

“Perfetto ora che abbiamo capito che stiamo parlando di me e lui ti dico che sì io e lui siamo una coppia, e non solo per la gioia delle fan, anche perché se aspetto te per arrivare a sentire la domanda c’è il rischio che gli altri si inizino a svegliare.”

“Ma quando? Come?”

“Ho cominciato a capirlo prima che partisse per il militare. In teoria sarebbe toccato a me prima, ma quell’idiota s’è fatto beccare ubriaco alla guida e puff ecco che partiva prima di me. Mi sono sentito morire quando l’ho visto con la divisa, quando ho capito che non l’avrei rivisto davvero per un tempo che mi sembrava infinito. E così, prima della partenza, in quell’ultimo abbraccio che avrei voluto non sciogliere mai, gliel’ho detto.”

“E lui?”

“Quando ci siamo staccati aveva un’espressione assurda. Ma non abbiamo potuto dire nulla, perché è dovuto partire da lì a pochi minuti ed eravamo circondati da un mucchio di persone. Io avevo il terrore di aver sbagliato a parlare, credevo  che mi sarei dovuto trattenere. Fino a quando tre giorni dopo arrivò la prima lettera.”

“E cosa c’era scritto? Cioè non che voglia farmi gli affari tuoi però...”

“Nulla di così eclatante, non poteva certo rischiare che qualcun altro la leggesse e capisse tutto. Però scrisse abbastanza per farmi ben sperare.”

“E poi è tornato.” Non voglio obbligarlo a raccontarmi di più, non è stato facile senz’altro, e gli sono davvero grato per avermelo voluto dire.

“Già! Avremmo voluto parlarvene però...”

“Capisco, davvero, anzi ti ringrazio per avermelo detto.”

“Hai deciso cosa fare?”

“Non lo so, vorrei parlargli, ma ho ancora una paura del diavolo...”

“Ricordati solo che lui ti vuole bene, a prescindere da tutto, non credo che esista qualcuno a cui è più legato... a parte Choco.” Dice allentando un po’ la tensione e facendomi sorridere, ovvio la sua palla di pelo è intoccabile, la adoro anche io e lei adora me, come si fa a non adorarla? Lei e Yuki ci hanno proprio rimbambito a noi due. Dopo il mio sorriso continua. “Non devi aver paura di parlargli.”

“Ok, grazie umma.” Gli rivolgo un sorriso, sono confuso quanto prima, ma nello stesso tempo un po’ più sereno.

“Mi raccomando solo una cosa, comunque vada non scordatevi di fare parte di una famiglia.”

“Non lo scordo, ma non dovreste neanche voi. Perché non vai a letto ora? Almeno qualche ora di sonno nel tuo letto comodo dovresti farla. Se non sbaglio fra qualche ora hai una registrazione in radio.”

“Sì, vado, cerca di riposare anche tu.” Mi dice con un sorriso, ha capito che mi riferivo a loro, nessuno di noi avrebbe nulla di dire contro la loro coppia, anche perché l’unica cosa che vogliamo è che umma sia felice.

“Sì umma!” Gli dico con quel tono cantilenante che uso quando voglio prenderlo in giro.

“Questi figli ingrati...” dice mentre si alza con fare teatrale e va verso la sua stanza, prima di chiudere la porta mi sorride e vedo formarsi sulla guancia sinistra la sua singola fossetta. Teukie è unico, anche in questo, cosa faremmo senza di lui?

Non ce la faccio a tornare a letto, non mi va proprio, quindi rimango al buio, accoccolato come un gatto sul divano, uso il grande plaid colorato e morbido che teniamo sempre a portata di mano e mi copro lasciando solo gli occhi scoperti. Mi piace questo divano, è grande, il più grande io abbia mai visto, ma dev’esserlo visto in quanti viviamo qui, quando ci siamo tutti a malapena ci stiamo, e io finisco sempre in braccio a Hyukkie, soprattutto quando Minnie e Shindong, che come Siwon ha un suo appartamento ma per entrambi ogni scusa è buona per stare da noi, sono nella fase ‘bisogno di attenzioni’ e si attaccano al cibo in maniera assurda. Io non ho certo il coraggio di lamentarmi, Min potrebbe tranquillamente uccidermi nel sonno senza nessun rimpianto, e poi non ho la faccia tosta di Kyu. Comunque sia, io questo divano non riesco mai a godermelo, tutti danno sempre per scontato che se qualcuno deve stare in braccio a qualcun altro, quel qualcuno sia io, e l’altro sia Hyukkie. Ora invece ci sono solo io, il divano, il plaid e le poche ore della notte.
 

Delle dita fresche e gentili mi accarezzano la fronte svegliandomi. Apro gli occhi e mi ritrovo Hyukkie che mi osserva.

“Non ti ho trovato a letto, credevo stessi male, mi sono spaventato.”

“Non riuscivo a prendere sonno.”

“Ora stai meglio?”

“Un poco.”

“Strano fino a poco fa sembravi più fresco, ma ora cominci a scottare di nuovo. Non è che sono io a farti salire la febbre?” Ma quanto siamo perspicaci... forse però non è il caso che glielo dica...

“Ma smettila di dire stupidaggini Hyukkie, per quelle ci sono io.” Gli dico cercando di tornare il solito Donghae.

“Sì, stai meglio!” Mi sorride, il sorriso che io ho sempre amato, anche se lui si ostina a dire che è brutto. Lui è davvero convinto di non essere bello. Quando all’inizio della nostra carriera hanno detto che lui era uno dei più brutti io non riuscivo davvero a crederci, come potevano dire che era brutto, che il mio Hyukkie fosse brutto? Un controllo generale dall’oculista? Perché l’unica spiegazione possibile è che avevano tutti problemi di vista molto gravi. Non esiste nessuno più bello di lui, ne sono sempre stato convinto. Lui no però, anzi è convinto del contrario, e non solo non ama il suo sorriso, lo stesso sorriso di cui io non posso fare a meno, ma non fa altro che lamentarsi di quanto sia difficile stare in un gruppo con uno bello come Siwon o uno come Teukie, o addirittura me. Cioè io più bello di lui? Ma stiamo scherzando? Come ho già detto io ho sempre pensato che Hyukkie fosse bellissimo, e ogni volta che lo chiedevano durante le trasmissioni, dicevo sempre senza nessun dubbio: “Hyuk è il più bello di tutti!” lo dicevo sicuro, a volte elencando tutto ciò che mi piaceva di lui, mentre gli altri ridacchiavano e lui cercava di nascondersi, o sorrideva imbarazzato, dandomi qualche gomitata o spingendomi e dicendomi di smetterla di dire stronzate, la lista poteva essere infinita, non credo di essere mai riuscito a elencare tutto ciò che mi piace di lui, che mi è sempre piaciuto, forse basterebbe semplicemente dire che mi piace tutto di lui, anzi oramai dovrei dire che amo tutto di lui. A volte mi chiedo se davvero non si renda conto dell’effetto che fa, insomma tutte quelle ragazze ieri mica urlavano per me, o per Siwon o Teuk, o per chiunque altro, urlavano per lui, tutte le urla, solo per lui. E c’è mancato poco che non mi aggregassi anch’io.

Non so ancora come affrontare le cose con lui. Come affrontare il discorso. Ma di certo non voglio più allontanarlo, ho impresso in mente i suoi occhi tristi, e non posso permettere che per colpa mia lui debba soffrire. Quindi allungo un braccio lo prendo per una mano e me lo trascino addosso. Lo stritolo nel mio abbraccio e per una volta non cerca si scappare ma si lascia abbracciare, basta questo per farmi capire quanto il mio modo scostante di ieri l’abbia fatto soffrire. Quando solleva il suo sguardo su di me è allegro, felice, come se quello che è successo ieri fosse del tutto dimenticato. E allora fingo di non sentire il cuore che mi martella nel petto, fingo di non provare la voglia assurda di assaggiare il suo sorriso, fingo che sia un giorno come tutti gli altri.

“Perfetto direi che Hae sia del tutto guarito!” Dice la voce sarcastica di Kyu dietro di noi.

“Ve l’ho detto, una notte e tornava il solito abbraccio dipendente.” Continua Teukie. Mi guarda con un sorriso che ricambio, e che sono certo si è allargato ancora di più quando vedo Kangin avvicinarsi e sfiorargli il braccio come un saluto speciale. Lo sguardo di umma è decisamente dolce mentre si posa su Kangin che fila in cucina borbottando un “...ao” per salutare tutti, la mattina non è molto attivo il ragazzo.

“La notte porta consiglio.” Dice Rella l’unico già perfettamente sveglio, lavato e vestito. “Per esempio io ho scelto la mia nuova pettinatura, che ne dici Min, non mi starebbe bene?” Dice mettendo davanti al naso di Minnie il suo nuovo e splendido smartphone con la cover di Frozen. Non aspetta neanche che lui possa aprire un occhio che continua. “Sì hai ragione, a me stanno bene tutte, non hai idea di che scelte difficili bisogna prendere quando si è perfetti come me.” Continua il suo monologo su quanto sia complicata la sua vita, raggiungendo Kangin che lo guarda esasperato dalla cucina, mentre Wookie sta preparando la colazione per tutti, se non ci fosse lui saremmo morti di fame da tempo immemore, persino Ye alza lo sguardo da una delle sue tartarughe alla quale sta attaccando qualcosa sul guscio, povere bestie le usa come messaggeri vi sembra giusto? Ci osserviamo tutti negli occhi prima di scoppiare a ridere.


I giorni scorrono veloci e tutto è tornato alla normalità. Io continuo a fare lo scemo con Hyukkie, anche se sciogliere l’abbraccio con cui lo stringo è ogni giorno più difficile. Lui ha ripreso a lamentarsi davanti a tutti di quanto sono appiccicoso anche se è il primo a incavolarsi  se non lo faccio, e Teukie sta aspettando che esplodi da un momento all’altro, me ne accorgo da come mi guarda, e probabilmente ha ragione, come sempre del resto.


Mancano pochi giorni al prossimo concerto e oggi siamo sul set della pubblicità di una nuova marca di vestiti, le foto sono per  la collezione estate, quindi ci toccano anche i costumi, oltre a magliette allegre e pantaloni dai colori improponibili, mi chiedo se davvero c’è qualcuno che li indossa, poi il mio sguardo cade su Ryeowook e mi dico che sì, qualcuno c’è. Ci siamo quasi tutti, è bello quando il nostro lavoro fa in modo di farci stare insieme anche fuori dal palco. Mi diverto un casino quando ci siamo tutti, a partire dalla mattina prima di uscire. Oggi ad esempio ci abbiamo messo ore a cercare di convincere Ye a separarsi dalle sue le sue amate tartarughe, perché poverine staranno sole tutto il giorno, e Wookie che ha tentato di uscire con una delle sue tute pigiama che sono uno spettacolo, fino a quando non è stato visto da Cinderella che gliel’ha letteralmente strappata di dosso decretando che non gli permetterà più di uscire conciato così e che non gli interessa un fico secco se quelle ‘cose’ siano gli abiti più comodi del mondo, lui ha un’immagine da salvare e andare in giro con uno conciato in quel modo è il miglior modo per distruggerla. E poi una volta sul set è divertentissimo vedere Rella che fa impazzire i costumisti, e Kyu che viene letteralmente rapito dalle truccatrici. Con Siwon che basta un suo sorriso e riesce ad ottenere qualsiasi cosa, e Min che impone le sue idee al regista. Con Hyukkie che vuole sempre aggiungere nuovi passi fino all’ultimo e cerca di convincermi a seguirlo, facendomi combinare normalmente dei disastri prima di riuscire a stargli dietro. Il tutto mentre Teuk e Kangin ci osservano divertiti, in un mondo solo loro.


Il video per la pubblicità l’abbiamo girato questa mattina, oggi pomeriggio ci sono solo gli scatti per i giornali. Alcune foto tutti insieme, altre a gruppetti di tre, quattro, altre in coppia, altre ancora singole. Sembra un lavoro infinito, per fortuna che con loro è tutto divertente, gli scatti diventano via via più demenziali, quasi sicuramente quelli più stupidi saranno quelli usati, il marchio è uno di quelli per ragazzi, è colorato e divertente quindi è certo che più ci divertiamo più saranno contenti, anche perché questa mattina il regista ha esordito con: “Siate voi stessi.” Quindi direi che sapeva a cosa andava incontro. Shindong sta dando il meglio di sé. Ha anche portato uno dei suoi droni, che sono diventati la sua passione e si diverte a fare riprese dall’alto nelle foto in esterno. Osservo Hyukkie che posa per uno scatto con Min e Teuk. Il suo sorriso è meraviglioso, potrei stare fermo ad osservarlo per ore senza stancarmi. Teuk ride mentre quei due dementi tentano di sollevarlo, e Min... Min se non toglie immediatamente la mano dal sedere di Hyukkie si troverà con un arto in meno. Ho una voglia irrefrenabile di alzarmi e tirarmi Hyuk vicino per i capelli, perché cavolo non gli dice di smetterla? Perché fa finta di niente? Min non sto scherzando voltati e guardami negli occhi e capisci che è meglio smetterla, potrei incenerirlo con lo sguardo in questo momento. Stringo le mani al bordo del tavolo a cui sono appoggiato, per fermarmi ed evitare di combinare danni.

“Attento Hae stai ringhiando.” Mi dice Siwon, che si è seduto sul tavolo accanto a me. Salto come un grillo, scoperto in pieno.

“Cosa? Non capisco.” Cerco di fare il finto tonto ma tanto so già che non servirà a niente.

“Ti prego non prendermi in giro. Sei geloso, fidati io lo so, non avrai creduto davvero che io non me ne accorgessi?”

“Ok ok, è inutile.”

“Ecco appunto. Mi spieghi una cosa?”

“Cosa?”

“Che cosa stai aspettando?”

“Cosa sto aspettando a fare che?”

“A parlargli.”

“Mica è facile, e poi non ho tutta questa fretta di rovinare il nostro rapporto.”

“Rovinare? Tu sei completamente scemo Hae, fattelo dire. Ma non ti sei accorto che il ragazzo è geloso di te almeno quanto tu lo sei di lui?”

“Ma cosa stai dicendo? Hyukkie non è geloso, figurati.”

“Davvero? D’accordo fra poco tocca a noi due e ti dimostrerò che è geloso, immensamente geloso. E poi non dire che non mi sacrifico per gli amici, qui rischio le penne.” Tremo leggermente, non mi piace per niente quello sguardo, che diamine ha in mente? Scende dal tavolo con un salto fluido e si avvicina al fotografo. Ha le stesse movenze di un gatto che si avvicina alla sua preda.

“Sono proprio belli questi scatti.” Dice guardando i provini già pronti. Se non sapessi che ha in mente qualcosa crederei anch’io che è un complimento del tutto disinteressato e che crede sul serio che siano semplicemente degli scatti belli.

“Sì siete davvero fantastici!” Risponde il fotografo è davvero soddisfatto di come sta andando il lavoro.

“Grazie, ma non crede di aver fatto abbastanza foto con i vestiti?” Dice Won con un tono caldo e sensuale che fa perdere un battito a quel povero fotografo e a tutte le assistenti, che subdolo figlio di... “Intendo dire che magari io e lui potremmo fare qualche foto in costume no?” Continua indicandomi senza però staccare lo sguardo da quel pover’uomo che sta seriamente per avere una crisi cardiaca, Wonnie non conosce la pietà quando ha in mente qualcosa. Vedo il fotografo deglutire e annuire. “Ok allora vado a sceglierli, va bene se ci penso io?” Il fotografo annuisce ancora, senza parole, e le assistenti svengono al sorriso perfetto di Won, l’ho detto che è un gran bastardo? Uno dei suoi sorrisi bianchissimi e perfetti e tutti fanno sempre quello che vuole. E non guardatemi con quella faccia, di solito uso anch’io quest’espediente soprattutto con Hyukkie, lo so, ma cosa c’entra io posso, ecco!

“Coraggio Hae, andiamo a scegliere qualcosa per mettere in risalto il tuo bel fondoschiena!” Mi dice mentre con un braccio circonda le spalle e mi tira di più verso di lui. Non posso fare altro se non seguirlo, la sua stretta ferrea non mi permette di allontanarmi da lui. I ragazzi lo guardano stupiti. Certo, che lui mi abbracci come abbraccia tutti, non è una novità però questa volta non c’è nessun motivo per farlo, nessun motivo per allietare qualcuno con le nostre scenette da fan service. L’unico che ha capito tutto, manco a dirlo, è Teuk, lo capisco perché scuote la testa con un sorriso guardandoci e mi scocca uno sguardo che vuole dirmi: “Te la sei cercata, potevi parlare con Hyukkie e ora saresti al sicuro.” Che qualcuno mi aiuti!

Cerco disperatamente qualcosa che non mi metta nei guai, ma a quanto pare in questa collezione di costumi larghi e comodi neanche l’ombra, solo boxer corti e attillati. Poco dopo ci raggiungono anche gli altri.

“Dopo i vostri gli ultimi scatti li vogliono fare in piscina tutti insieme!” Dice Teuk. “Allora quale avete scelto voi?”

“Questi!” Dice raggiante Siwon mostrando i due costumi che ha in mano. Costumi che ovviamente io non ho neanche visto, ma cosa diamine ha in mente questo pazzo? Mi porge un costume turchese, mentre per lui ne ha scelto uno blu elettrico. Lo osservo per un istante. Lui si volta e mi dice a voce decisamente troppo alta se consideriamo che siamo a cinquanta centimetri di distanza:

“Cosa c’è Hae vuoi una mano a indossarlo? Non c’è problema, possiamo usare lo stesso camerino, tanto alla fine siamo fatti tutti e due nello stesso modo, no?” Lo guardo sconcertato, e se prova davvero ad entrare nel mio camerino? Ne sarebbe del tutto capace. Vedo una mano diafana mettersi in mezzo, e il contatto freddo della pelle di Hyukkie che senza dire una parola mi trascina con sé nel primo camerino libero.

“Come mai così appiccicoso?” Mi chiede sfuggendo il mio sguardo.

“Hn?”

“Siwon, ti sta appiccicato!” Mi sembra arrabbiato, ma io non ho fatto nulla, insomma non ho detto una sola parola. Vuoi vedere che...

“Hyukkie? Non sarai mica geloso?” Lo vedo avvampare mentre si volta di scatto dandomi le spalle.

“Cavolo dici. Sbrigati mancate solo voi due e poi gli ultimi scatti insieme e io sono stanco.” Detto questo esce dal camerino e si chiude la porta dietro di se, lo sento sbattere la porta in quello affianco lasciandomi come un fesso. Va beh non ci capisco molto, cosa che mi accade spesso, ma decido di soprassedere. Indosso questa specie di guanto, ma che cavolo rivoglio il costume delle Hawaii quello si che era comodo e esco.

“Finalmente credevo di dover fare le foto da solo!” Mi dice Siwon totalmente a suo agio nel costume, ma come fa a non aver nessun problema io mi sento nudo. Il suo sorriso si allarga quando gli altri fanno capolino nella stanza. “Assecondami e non farti domande!” Mi dice sottovoce sfiorando con le labbra il mio lobo. Ok ora non ho più paura, ora sono terrorizzato!

Gli scatti cominciano, all’inizio sembra tutto andare per il verso giusto, sul set ci sono delle sdraio, dei lettini, e ci mettiamo in posa come vuole il fotografo, fino a quando Siwon non mi lancia un gavettone. Dove diamine ha preso un gavettone? Lo guardo storto e mi dimentico che stiamo lavorando, non crederà davvero che gli lascio quel sorriso sul viso? Mi avvicino e comincio a fargli il solletico, lui odia il solletico e per cercare di scappare si ritrae avvicinandosi al bordo della piscina. Il clic impazzito delle macchine fotografiche ci segue per tutto il percorso, ma a me non importa, devo rinfrescargli le idee. Le nostre risate si alzano mentre oramai al limite del bordo Siwon fa una cosa che non mi aspetto, afferra il mio braccio e mi trascina con lui nell’acqua. All’inizio non capisco molto, so solo che devo riprendere fiato e cerco di arrivare in superficie. Quando finalmente la mia testa esce dall’acqua mi porto i capelli indietro con le mani e faccio un bel respiro prima di tentare di aprire gli occhi. Sento Won che si muove e raggiunge la mia schiena. Le sue braccia avvolgono il mio torace e sussurra all’orecchio: “E bravo Donghae, non credevo avresti collaborato così bene. Guarda il nostro Hyukkie sta per avere una crisi di nervi.” Non faccio in tempo a trovare Hyuk con lo sguardo quando qualcosa, anzi qualcuno mi separa dal corpo di Wonnie. Delle braccia fredde mi attirano a sé. E una mano candida si stringe ai miei capelli e li tira con forza.

“Direi che ci sono abbastanza foto con voi da soli, è ora di fare quelle in gruppo no?” La voce di Hyuk dice una cosa abbastanza ovvia, niente di che, è il tono con cui la dice che è strano. Sembra infuriato e non mi permette di riavvicinarmi a Won, non che io ne abbia l’intenzione, né permette a chiunque di avvicinarsi a me. Gli altri infatti si sono buttati poco dopo di lui facendo gioire il fotografo che è in brodo di giuggiole, non credo abbia mai trovato modelli così adattabili. Per il resto delle foto rimango incollato a Hyuk e per una volta non sono io ad aggrapparmi a lui. Adoro abbracciarlo, ma è meraviglioso anche essere abbracciato.


Dopo qualche ora rientriamo in casa. Siamo esausti, decidiamo di ordinare qualcosa, non possiamo far lavorare Wookie dopo la giornata che abbiamo passato è stanco come noi. Vado a indossare una tuta comoda, sono talmente stanco che non sopporto neanche i jeans stretti che mi fasciano le gambe. Dopo poco sento bussare alla porta. Cosa che mi lascia sconcertato, quando mai qualcuno bussa? Sono ancora più sconcertato quando riconosco la voce dietro la porta.

“Hae? Posso entrare?” Hyuk?

“Da quando hai bisogno di un permesso?” Domando. “Entra su.” Non importa se indosso solo i pantaloni larghi della tuta, non ci siamo mai formalizzati tra tutti insomma siamo fatti tutti allo stesso modo no? Ma noi due figuriamoci da piccoli facevamo il bagno insieme.

Entra titubante e chiude la porta dietro di se.

“Credo di doverti delle scuse.” Cosa? Lo guardo sbigottito. Ma non mi fa aprire bocca. “Ma prima devo dirti una cosa, in realtà è da un po’ che te la devo dire quindi per favore fammi finire.” Non dico nulla, dev’essere una cosa piuttosto importante. “Non so dove cominciare a dire al verità. Ad esempio non sopporto che qualcuno ti stia addosso, che ti abbracci o che tu abbracci qualcuno che non sia io.” Il mio cuore perde un battito. “Oggi con Siwon per esempio, ma anche quando quel piccoletto ti si attacca come una cozza allo scoglio.” Piccoletto? Non starà parlando di... “Sì non guardarmi con quella faccia Henry ti sta appiccicato, ti è sempre addosso. E non mi sono certo scordato quel bacio a quel maledetto concerto.” Vorrei dirgli che non è stato un bacio anche se sembrava dalla prospettiva della foto, e soprattutto da quella in cui era lui, ma c’è una cosa più importante ora da chiarire.

“Tu sei geloso!” La mia non è una domanda. Lo vedo abbassare lo sguardo.

“E se fosse così? Ti farei schifo? Ti darebbe fastidio?”

“Darmi fastidio? Beh dipende.”

“Che razza di risposta è?”

“Dipende tutto da una cosa. Oggi ad esempio eri geloso di me o di lui?”

“Ma sei scemo? Ti ho appena detto che non sopporto che qualcuno ti stia vicino, secondo te di chi sono geloso?”

“Allora non mi da fastidio per niente. Anzi. Io non ho mai sopportato quando sorridevi a qualcuno che non fossi io, figurarsi quando qualcuno ti abbracciava.”

“Sei geloso anche tu?” Mi guarda sorpreso.

“Siamo due deficienti lo sai? Aveva ragione umma, come sempre del resto.”

“Umma? Cosa c’entra ora um...” Non lo lascio finire, visto che con le parole non siamo molto pratici lascio che siano le azioni a parlare per me. Mi avvicino al suo viso, lo prendo tra le mani e finalmente assaporo il sapore delle sue labbra. È solo un tocco leggero e gentile, uno sfiorarsi dolce che tenta di fargli capire tutto quello che non sono riuscito a dirgli. Le sue braccia si artigliano alle mie spalle. Il bacio si trasforma in qualcosa di più passionale. Quando ci stacchiamo abbiamo il fiatone, appoggio la fronte alla sua e mi specchio nei suoi occhi. Sono felici, i suoi occhi sono davvero felici e sono lo specchio dei miei.

“Ragazzi sbrigatevi la cena è arrivata.” Ci urla Shindong. Come al solito lui e Siwon hanno deciso di rimanere da noi.

“Meglio andare, o  non troveremo più nulla.” Dice Hyukkie, non posso certo fargli saltare la cena, anche se l’unica cosa che vorrei e rimanermene qui con lui. Ma per lui il cibo è fondamentale. È un mistero per me come riesca a mangiare tanto e rimanere uno stecchino.

Ci sorridiamo prima di uscire dalla stanza, le nostre mani allacciate in una morsa ferrea, Hyukkie non ha la minima intenzione di sciogliere la presa, e io non sono da meno. Appena facciamo il nostro ingresso lo sguardo di tutti si posa sulle nostre mani, ma nessuno dice una sola parola, anche perché l’unico che stava per parlare, Kyu se a qualcuno interessa, si è beccato due gomitate una da Min e  una da umma in persona. Gli sorrido, e sorrido a Wonnie seduto a fianco di Heechul che mi fa il segno di vittoria, che scemo! Ci sistemiamo sul divano, ovviamente io su Hyuk, come sempre, so di stare sorridendo più del solito ma non posso smettere, sono felice, tanto felice. Finalmente con lui al mio fianco sono completo. Alla fine un passo alla volta ci siamo incontrati.
 

Li vedo uscire dalla stanza, le dita intrecciate, lo sguardo sereno. Finalmente! Dopo aver dato una gomitata a Kyu che come al solito stava per sparare una delle sue solite frecciatine, mi soffermo sul volto di Donghae. Tutti noi abbiamo sempre ammesso che tra tutti il sorriso di Hae è il più dolce al mondo. Ma ora, credo di poter dire che non l’abbiamo mai visto prima d’ora, non quello vero, perché ora è assolutamente perfetto. Mi sorride e mi rendo conto che nessuno ha trovato nulla di strano nel fatto che loro due stiano insieme. Mi volto verso Kangin che annuisce senza che io possa chiedergli nulla. Ha capito quello che voglio fare. È il momento giusto, ci siamo tutti, la famiglia è al completo quindi, prima di iniziare a mangiare mi schiarisco la voce e ho tutti i loro occhi in un attimo su di me. Lo sguardo di Donghae è allegro, lui sa cosa sto per dire.

“Ragazzi c’è una cosa che devo dirvi, che io e Kangin dobbiamo dirvi...”
 

Fine
 

Note: Ok siamo arrivati alla fine, non vi dico che fatica è stata questa prima storia, che spero non sia l’ultima quindi vi ringrazio per averla letta, e se qualcuno vuole lasciare un commento ne sarò felice.
  
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