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Autore: thewingsofangel    06/06/2014    7 recensioni
I personaggi da me utilizzati sono frutto dei romanzi di Dan Brown. Essi agiscono i un contesto differente da quello dei romanzi e l'ho immaginato come una specie di retroscena.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Robert Langdon
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Langdon si trovava nella sua camera d'albergo, camminando senza sosta all'interno della stanza.Fissava il vuoto e pensava al tempo.Notò come esso fosse immagine dell'eternità come, gli sembrava eterno il tempo che era passato dall'ultima volta che l'aveva vista.Eppure erano trascorse soltanto poco più di due ore ma, Robert era in quella camera cercando di non impazzire.Il solo pensiero di dovere partire senza nemmeno averle detto quel che provava.In quel momento, avrebbe soltanto voluta stringerla a se, sussurrarle quanto la amasse e quantonio per lui fosse importante. Sapeva che, qualora la ragazza avesse corrisposto il suo amore,non era una storia fattibile e così facendo avrebbe soltanto portato dolore a quella dolce creature che tanto amava.Così bella e preziosa! Era continuamente in viaggio e spesso si trovava in situazioni pericolose dalle quali, era riuscito sempre ad uscirne vivo per fortuna.Il solo pensiere che se qualche cosa fosse andata storta e lui non ce l'avesse esse fatta, quella povera ragazza avrebbe così tanto sofferto per la sua morte.Davanti ai suoi occhi, per pochi istanti che sembrarono interminabili, vide la ragazza piangere per la sua morte.Cercò di scacciare il prima possibile quell'immagine dalla sua testa.Probabilmente non lo aveva mai visto come lui vedeva lei. Cerco di ragionare ma, per la prima volta, si trovò in difficoltà.Decise di provare a calmasi, aveva le mani che tremavano e aveva iniziato a sudare. Si tolse la giacca e la scagliò violentemente in un angolo della stanza.Si gettò poi sul letto.Notò che il suo respiro era irregolare.Si girò poi su di un fianco, chiuse gli occhi e respirò profondamente.L'immagine della donna non accennava ad affievolirsi.D'altronde non era ancora passato molto tempo e, per questo, aveva una chiara visione dei suoi occhi,del suo timido sorriso.Riusciva a sentire il suo profumo e vedeva quelle soffice e rosee l'abbra che avrebbe voluto baciarle fino a quando non le sarebbe mancato il respiro.A quel punto l'avrebbe pregato di fermarsi,di allentare la presa dai suoi fianchi. I suoi pensieri furono interrotti da un tuono che lo fece saltare giù dal letto.Probabilmente anche lei doveva essersi spaventata.Guardò l'orologio da polso di topolino che segnava le tre di notte.Non era per nulla lucido, era messo peggio di una sbronza.Decise di alzarsi dal letto e, col quel poco di forza che gli rimaneva, raccolse la giacca e la sistemò su una sedia accanto al letto.Bevve un po' di caffè che era rimasto dal giorno prima.Fu proprio quello ad infondere in lui una straordinaria energia.Aprì rapidente la porta e corse giù per le scale, non voleva perdere un secondo di tempo in più per aspettare l'ascensore. Continuò a correre fin quando non fu fuori dall'albergo.Era una notte fredda, ma non ci fece molto caso.Era troppo intento a guardarsi intorno alla ricerca di un taxi. Questa volta la fortuna fu dalla sua parte.Un taxi si fermò proprio davanti all'albergo facendo scendere una donna di bell' aspetto. Da come era vestita sembrava essere parecchio ricca.Quando la donna scese, in brevi secondi salì sull'auto chiudendo la portiera così forte che, nel silenzio notturno, si sentì soltanto quel rumore. Dopo circa mezz'ora era davnti al palazzo della ragazza.Il cancello del palazzo era aperto e Robert ne approfittò subito per entrarvi.Salì fino al secondo piano,poi bussò alla porta.Non si aspettava una risposta data l'ora.Invece la ragazza anche se ci mise un po' di tempo aprì. "Professore, che ci fa qui è tardi.Sono quasi le 4! credevo fosse andato in hotel.C'é qualcosa che non va?Non sembri avere una bella cera Robert..."

"Sto bene...io sto bene".

"Non si direbbe, non sembri neanche lucido".

"È solo che...".

" Cosa Robert? Su parla!"

"Non ce ne è bisogno" e si avvicino dimolto alla ragazza prendendole il viso fra le mani.Poi con forza la spinse verso l'interno e chiuse la porta alle spalle.La strinse forte a se, riusciva a sentire il suo cuore battere.Quella sensazione lo riempì di gioia.Prese poi a baciarla. La ragazza ricambiò il bacio e Langdon sembrava non intenzionato a lasciarla andare o a quano meno a smettere. La ragazza affando si discostò un po' dalle labbra dell'uomo per prendere fiato.

“Robert...sei sicuro di quello che stai facendo?Non sembri nemmeno tu e...”

“Certo che sono sicuro!Stavo per impazzire sentivo di non poterti lasciarti andare, non così. Il solo pensiero di dover salire su un aereo senza averti detto quanto ti amo e che avrei voluto rivederti altre mille volte mi distruggeva. Non volevo che quello fosse il nostro addio.” 

  
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