06/06/2014
2 recensioniThe last smile
Cara signora Hutcherson,
o meglio, Michelle, come mi prega sempre di chiamarla, non so dove sto trovando il coraggio e la forza di scriverle questa lettera, ma in qualche modo lo sto facendo. Con la mano che trema, con le lacrime che mi scorrono sul viso, con i singhiozzi che mi scuotono il corpo.
Le scrivo questa lettera perché non so se avrò il coraggio di guardarla negli occhi, quando ci incontreremo di nuovo, né tanto meno suo marito o Connor.
Non so cosa significa perdere un figlio e non posso neanche lontanamente immaginare quanto sia doloroso, ma so cosa significa perdere Josh, vederselo morire tra le braccia, mentre liberava quello che sarebbe stato il suo ultimo sorriso.
Tutta colpa di quella maledetta moto, di come ha improvvisamente preso fuoco mentre mi aspettava sotto casa. Non so com’è successo e non voglio neanche saperlo, voglio solo ricordare quel sorriso che ogni ora che passa sembra farsi sempre più lontano.
È strano come le fiamme gli abbiano risparmiato il volto, forse Dio non voleva rovinare il viso del suo angelo più bello, ma lo ha portato via da me, via da noi.
Quando l’ho visto dimenarsi fra le fiamme, quando ho dovuto correre per strapparlo via da quell’inferno, quando mi sono ustionata le mani cercando di spegnere il fuoco dai suoi vestiti che continuavano ad ardere tra le mie braccia.
Tutte le persone ci erano attorno, nell’attesa che arrivasse il 911, ma tutti sapevano che ci sarebbe stato poco da fare, tutti conoscevano il destino di Josh.
Anche lui lo conosceva, sapeva che stava per morire … e proprio mentre gli accarezzavo i capelli e il viso con le mani sporche del suo sangue che mi ha rivolto quel sorriso.
E dopo quel sorriso tutto è finito, la sua anima è scivolata via dal suo corpo, lasciando solo un involucro vuoto e bruciato.
Domani ci sarà la funzione commemorativa e non so se avrò la forza di fare un discorso, e le chiedo scusa per questo, ma prima di andar via, prima di liberare quel sorriso, l’ho visto piangere:
«Non voglio morire. Non sono pronto.» ha mormorato con quell’ultimo filo di fiato. E poi ha sorriso, non so cosa racchiudesse quel sorriso, ma … lui non voleva, Michelle, lui voleva restare con noi.
Non è passato neanche un giorno intero, ma mi manca, mi manca troppo. Siamo stati mesi senza vederci, ma quando prendevo il cellulare e componevo il suo numero, lui era sempre lì a rispondermi dall’altro capo. Adesso so che se chiamerò il suo numero sentirò soltanto il vuoto, un riflesso di quello che ho dentro, di quello che tutti noi abbiamo dentro in questo momento.
Sento solo il vuoto, Michelle, non riesco a sentire altro che vuoto, anche il dolore è troppo forte per pesare sul mio cuore.
Mi sembra di rivedere ancora i suoi occhi scrutarmi con amore, sento ancora la sua risata che mi tormenta la mente ogni volta che chiudo gli occhi.
Mi chiedo solo cosa accadrà quando tutto inizierà ad allontanarsi, quando non riuscirò più a ricordare i suoi sguardi o quando la sua risata diventerà solo un’eco lontana.
Sarà … impossibile.
Vorrei essere lì con voi ad abbracciarvi, ma mi hanno appena lasciato andare dall’ospedale e non riesco ad uscire di casa perché so che se verrò lì da voi, ogni cosa mi ricorderà lui, e ancora non sono pronta ad accettare la sua morte.
Mi dispiace per non esservi affianco in questo momento, ma è dura anche per me e vorrei tanto che fosse più semplice, davvero, ma ancora non riesco a guardare una sua fotografia senza scoppiare in lacrime.
Michelle, sa che le voglio bene. Sa che lo amo.
E le chiedo scusa, perché forse è un po’ colpa mia, ma … si deve andare avanti, nel bene o nel male perché lui avrebbe voluto così.
Io cercherò di farmi coraggio e la prego di essere forte anche lei, di essere più forte di me, di avere tutta la forza che io non ho. Perché lei è forte, e lo sono anche Chris e Connor.
Mi dispiace, ancora.
L.*
Angolo dell'autrice:
Okay, Hutchers, non odiatemi, ma non so da quale strana parte del
cervello mi sia uscita questa ... cosa.
Sta di fatto che rileggendo mi sono messa a piangere. Eh già.
Non ho molto da dire su questa One Shot, solo che ... non so, mi ci sono legata in modo particolare.
Nonostante la trama sia davvero triste, mi ci sento davvero parte.
Mi ha toccato molto scriverla, mi ha fatta star un po' male,
ma non so perché ne vado un po' fiera.
Ora scappo.
Vi mando un bacio enorme.♥
_merasavia.
o meglio, Michelle, come mi prega sempre di chiamarla, non so dove sto trovando il coraggio e la forza di scriverle questa lettera, ma in qualche modo lo sto facendo. Con la mano che trema, con le lacrime che mi scorrono sul viso, con i singhiozzi che mi scuotono il corpo.
Le scrivo questa lettera perché non so se avrò il coraggio di guardarla negli occhi, quando ci incontreremo di nuovo, né tanto meno suo marito o Connor.
Non so cosa significa perdere un figlio e non posso neanche lontanamente immaginare quanto sia doloroso, ma so cosa significa perdere Josh, vederselo morire tra le braccia, mentre liberava quello che sarebbe stato il suo ultimo sorriso.
Tutta colpa di quella maledetta moto, di come ha improvvisamente preso fuoco mentre mi aspettava sotto casa. Non so com’è successo e non voglio neanche saperlo, voglio solo ricordare quel sorriso che ogni ora che passa sembra farsi sempre più lontano.
È strano come le fiamme gli abbiano risparmiato il volto, forse Dio non voleva rovinare il viso del suo angelo più bello, ma lo ha portato via da me, via da noi.
Quando l’ho visto dimenarsi fra le fiamme, quando ho dovuto correre per strapparlo via da quell’inferno, quando mi sono ustionata le mani cercando di spegnere il fuoco dai suoi vestiti che continuavano ad ardere tra le mie braccia.
Tutte le persone ci erano attorno, nell’attesa che arrivasse il 911, ma tutti sapevano che ci sarebbe stato poco da fare, tutti conoscevano il destino di Josh.
Anche lui lo conosceva, sapeva che stava per morire … e proprio mentre gli accarezzavo i capelli e il viso con le mani sporche del suo sangue che mi ha rivolto quel sorriso.
E dopo quel sorriso tutto è finito, la sua anima è scivolata via dal suo corpo, lasciando solo un involucro vuoto e bruciato.
Domani ci sarà la funzione commemorativa e non so se avrò la forza di fare un discorso, e le chiedo scusa per questo, ma prima di andar via, prima di liberare quel sorriso, l’ho visto piangere:
«Non voglio morire. Non sono pronto.» ha mormorato con quell’ultimo filo di fiato. E poi ha sorriso, non so cosa racchiudesse quel sorriso, ma … lui non voleva, Michelle, lui voleva restare con noi.
Non è passato neanche un giorno intero, ma mi manca, mi manca troppo. Siamo stati mesi senza vederci, ma quando prendevo il cellulare e componevo il suo numero, lui era sempre lì a rispondermi dall’altro capo. Adesso so che se chiamerò il suo numero sentirò soltanto il vuoto, un riflesso di quello che ho dentro, di quello che tutti noi abbiamo dentro in questo momento.
Sento solo il vuoto, Michelle, non riesco a sentire altro che vuoto, anche il dolore è troppo forte per pesare sul mio cuore.
Mi sembra di rivedere ancora i suoi occhi scrutarmi con amore, sento ancora la sua risata che mi tormenta la mente ogni volta che chiudo gli occhi.
Mi chiedo solo cosa accadrà quando tutto inizierà ad allontanarsi, quando non riuscirò più a ricordare i suoi sguardi o quando la sua risata diventerà solo un’eco lontana.
Sarà … impossibile.
Vorrei essere lì con voi ad abbracciarvi, ma mi hanno appena lasciato andare dall’ospedale e non riesco ad uscire di casa perché so che se verrò lì da voi, ogni cosa mi ricorderà lui, e ancora non sono pronta ad accettare la sua morte.
Mi dispiace per non esservi affianco in questo momento, ma è dura anche per me e vorrei tanto che fosse più semplice, davvero, ma ancora non riesco a guardare una sua fotografia senza scoppiare in lacrime.
Michelle, sa che le voglio bene. Sa che lo amo.
E le chiedo scusa, perché forse è un po’ colpa mia, ma … si deve andare avanti, nel bene o nel male perché lui avrebbe voluto così.
Io cercherò di farmi coraggio e la prego di essere forte anche lei, di essere più forte di me, di avere tutta la forza che io non ho. Perché lei è forte, e lo sono anche Chris e Connor.
Mi dispiace, ancora.
L.*
Angolo dell'autrice:
Okay, Hutchers, non odiatemi, ma non so da quale strana parte del
cervello mi sia uscita questa ... cosa.
Sta di fatto che rileggendo mi sono messa a piangere. Eh già.
Non ho molto da dire su questa One Shot, solo che ... non so, mi ci sono legata in modo particolare.
Nonostante la trama sia davvero triste, mi ci sento davvero parte.
Mi ha toccato molto scriverla, mi ha fatta star un po' male,
ma non so perché ne vado un po' fiera.
Ora scappo.
Vi mando un bacio enorme.♥
_merasavia.
*Volevo solamente chiarire che non so chi sia "L", ho inventato il personaggio di sana pianta come fidanzata di jHutch, anche se so benissimo che sta con Claudia Traisac, così - siccome so che a non tutti garba - ho preferito inventare questo personaggio per evitare commenti poco carini verso di lei. Io personalmente sono per la Joshifer, ma non mi sembra corretto insultare pesantemente la fidanzata di Hutch (perché, davvero, su intenet ne ho viste di tutte!) dopotutto è lui che deve star bene con la persona che ama ... E se è felice lui, sono felice anch'io.