Anime & Manga > Mermaid Melody Pichi Pichi Pitch
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Autore: Yume Kourine    07/06/2014    5 recensioni
Gaito ha rapito tutte le Principesse Sirene ma le perle si sono salvate. L'unica speranza sono le Custodi delle Perle.
Ma chi sono queste prescelte? Riusciranno a fermare il terribile piano di Gaito?
Amore, magia, mistero e il tocco inconfondibile delle Mermaid Melody.
*Storia riadattata e migliorata*
Genere: Commedia, Fantasy, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai, Crack Pairing | Personaggi: Altro Personaggio, Gaito, Nikora Nanami, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'La Saga delle Custodi'
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UMANA O SIRENA?
NON SONO PRONTA PER DIVENTARE L'EROINA DI UNA STORIA!

Aria si sentiva persa: cercava di liberarsi ma la rete era molto resistente e la teneva stretta. Ad un certo punto una donna dai capelli viola si avvicinò a lei. “Chi sei tu?”

“Mi chiamo Aria. Sto cercando Nikora per...”

“Come fai a conoscere il mio nome?” Era diventata ancora più sospettosa e fredda.

“Me lo ha detto una sirena” balbettò Aria in preda al panico.

“Una sirena? Chi era?” questa volta la voce arrivò da un piccolo pinguino blu

“Un pinguino parlante? Ma perché tutte a me?”

“Rispondi!” urlò Nikora

“Era una sirena tutta blu, il nome non lo so”

“Hanon!” esclamò Nikora.

“La principessa dell'oceano Atlantico del sud? Che ci faceva da queste parti?”

“Mi ha dato una cosa”

“Faccela vedere!” disse Nikora, sembrava avere ansia.

“Non riesco! Questa rete mi impedisce ogni movimento”

“Hippo liberala!” disse Nikora al pinguino che subito eseguì. Aria tentò di scappare ma venne bloccata dalla donna, che insistette sul farsi dare l'oggetto. Aria si arrese a quello sguardo e consegnò il sacchetto; la donna quando lo aprì scoppiò a piangere

“Va tutto bene?” chiese Aria

“Hippo! Avevi ragione! Ci sono ben cinque perle!”

“Cinque! Hanon è stata fantastica!”

“Mi volete spiegare cosa sta succedendo?” Aria era leggermente confusa.

“Ora puoi andartene!”

“Dopo tutta la fatica che ho fatto mi cacciate senza neanche darmi una spiegazione?” chiese offesa la castana.

“Nikora no!” Una donna vestita come una veggente si avvicinò e squadrò Aria dalla testa ai piedi “Lei è importante!”

“Ma cosa dici Madame Taki?”

“Se Hanon ha affidato le perle a questa fanciulla ci sarà un motivo”

“Ma non possiamo fidarci!”

“Nikora non devi fidarti di lei, ma di me!” Nikora si bloccò e successivamente guardò Aria; vinta dalle parole della anziana mollò la presa e così quella le strappò il sacchetto dalle mani e o riconsegnò ad Aria, che non capì.

“Tienile al sicuro! Adesso vai a casa e non raccontare nulla a nessuno. Tutto ti verrà spiegato a momento opportuno”

Aria, ancora confusa, corse via mentre Nikora e Hippo sembravano aver preso fuoco.

“Perché? Avevamo le perle!”

“E adesso ce l'ha quella ragazzina! Potrebbe perderle!”

“Quella ragazzina salverà l'oceano e la terra, basta aspettare” e Madame Taki si ritirò nella sua stanza sotto lo sguardo incredulo dei due.

 

Aria raggiunse in poco tempo casa sua e non si fermò neanche a salutare sua madre. Si buttò nel letto con il sacchetto ancora tra le mani. La sua curiosità iniziò ad aumentare, forse era l'inizio di qualcosa di grande.

“Chissà a cosa servono queste perle... Avranno qualche potere?” si disse mentre estrasse tre perle colorate.

Senza accorgersene era già arrivata l'ora di cena e, dopo aver nascosto il sacchetto sotto il cuscino, raggiunse la madre in cucina.

La ragazza si gustò una buona cenetta e una lunga conversazione con la madre, mentre in fondo all'oceano qualcuno aveva appena appreso una brutta notizia...

“Le perle! Mancano cinque perle!” urlò una ragazzina disperata agitandosi da una parte all'altra di una grande sala.

“Ma come? Non sono qui?” chiese Izul

“No! C'è solo la loro stupida custodia!”

Maria si avvicinò a Hanon e dopo aver puntato un cristallo di ghiaccio contro la gola, la minacciò: “Sei stata tu, vero? Dove le hai messe?”

“Ops, credo di averle perse nell'oceano mentre scappavo da voi” recitò lei soddisfatta.

“Piccola sciocca! Non mentire altrimenti..”

“Lascia perdere Maria” una voce maschile irruppe nella stanza e fermò la bionda “Credo di sapere che fine hanno fatto le perle” continuò il misterioso individuo “Gaito!” esclamarono tutte le Dark Lovers ormai rosse in volto. Il loro bel padrone si era fatto vivo, cosa che non accadeva spesso.

“Le hai consegnate a un tuo alleato, ti ho spiata”

“Cosa? Come diavolo hai fatto a spiarmi? Credevo di essermi allontanata abbastanza!”

Il ragazzo sorrise “Ho indovinato quindi?” Hanon si sentì una stupida e si morse il labbro per l'errore appena commesso. Gaito poi le accarezzò il volto ma la Principessa non si lasciò incantare e si agitò.

“Se credi di conquistare l'oceano ti sbagli di grosso! Adesso le perle sono al sicuro!”

“Non per molto” disse calmo Gaito e intonò una soave ninnananna che fece addormentare la sirena blu e, poco dopo, la fece immergere in una capsula affianco alle altre principesse.

“Andate sulla terra e trovate le perle!”

“Agli ordini!” e le quattro seguaci sparirono. Gaito si andò a sedere sul suo trono mentre una corrente fredda si espanse nella grande sala buia e silenziosa. Pensò alla persona che aveva appena ricevuto sia il sacchetto che un profondo odio dal principe del male.

Quella stessa persona intanto aveva finito di cenare e si era sdraiata sul letto: continuava a pensare al fatto accaduto qualche ora prima.

“Incredibile, le sirene esistono davvero... e chissà perché queste perle sono così importanti” la ragazza si addormentò con i tesori stretti tra le mani: i suoi sogni vedevano sirene, magie e pinguini parlanti.

Il secondo giorno di scuola arrivò in fretta e Aria raggiunse la sua nuova amica Anna che la aspettava sorridente e carica per affrontare la giornata.

“Anna! Aria!” urlò Himeka dal portone della scuola, le due ragazze la raggiunsero e decisero di salire prima in classe per poter parlare liberamente senza aver il disturbo delle antipatiche della classe: Miku, la più popolare (o almeno secondo lei) della classe, insieme alle sue schiave, come diceva Himeka, Sakura e Aki.

Dopo una breve conversazione Alessandra raggiunse la porta con il fiatone “Scusate il ritardo, la sveglia non ha suonato!”

“La classica scusa! Guarda che puoi dirlo che ti sei addormentata!” le ragazze si voltarono verso la voce: dall'ingresso stava un ragazzo alto dai capelli dorati e dagli occhi blu come l'oceano

“Non è affatto così! E chi sei tu se posso chiedere?” chiese Alessandra piuttosto offesa

Il ragazzo le si avvicinò e mostrò un sorriso divertito poi fece un lieve inchino: “Mi chiamo Markus, frequento la prima e sono nella classe C! Volevo conoscere qualcuno di questa sezione, e ho fatto bene dato che ho una bella ragazza di fronte!”

“C-cosa? Vattene via! Sbruffone!” urlò Alessandra rossa in volto

“Me ne vado, ma posso sapere il tuo nome? Mi stai simpatica!”

Mi chiamo Alessandra, soddisfatto?” gli rispose la castana.

“Alex è molto più carino! E corto! Bene a presto!” e scappò via.

Alessandra non era per niente stupita anzi la cosa la aveva resa felice.

“Niente male come ragazzo!” disse Aria dando una gomitata all'amica

“Hai già un ammiratore, Alex!” scherzò Himeka

“Himeka se ti prendo sei morta!” e le due iniziarono a rincorrersi per l'aula sotto lo sguardo divertito di Aria e Anna.

Il divertimento però si trasformò in agitazione per la giovane Kourine poiché si ritrovò un oggetto nella tasca: era la perla blu. Aria impallidì: non si preoccupò di come fosse finito lì il piccolo tesoro, ma piuttosto di quei tre tipi. Se l'avessero scoperta si sarebbe ritrovata in grossi guai.

Trascorsero le ore di lezione, che non pesarono affatto, e le ragazze, prima di salutarsi, si scambiarono i loro numeri di telefono.

Aria decise di tornare a piedi e così passò per la spiaggia. Il ricordo di quell'incontro era più vivo che mai e la quattordicenne si immaginò come una eroina di un manga pronta a salvare il mondo.

“Che sciocchezza...” pensò la castana “Non penso proprio che arrivi qualcuno e mi chieda...”

“AIUTO!” Un urlo si fece spazio tra la lunga distesa di sabbia.

Aria guardò verso il mare e vide una sirena dalla pinna blu apparire dal mare per poi sparire nel blu delle onde. "Ma cosa?" esclamò la giovane confusa. Si avvicinò verso la riva e le sembrò di vedere un'altra creatura che lanciava dei getti d'acqua contro la sirena. Dall'impatto si formò una grosso onda che colpì in pieno la castana e la trascinò a largo. Quando Aria si accorse di essere finita molto in profondità vide la sirena blu immobilizzata a casa del drago che la teneva in una forte stretta. Per fortuna la Creatura dai capelli rossi e le sue compagne non si accorsero della presenza di Aria che cercò di allontanarsi ma si ritrovò con i piedi immobilizzati a causa di alcune alghe.

Aria si rese conto che il gruppo stava minacciando la povera sirena ma le parole le sembravano incomprensibili.

"Cosa devo fare? Vorrei tanto aiutarla! Sto... perdendo fiato..." Aria chiuse gli occhi e in quel momento una luce blu la circondò e la ragazza subì una trasformazione. La creatura, che noi conosciamo con il nome di Izul, si accorse di quel bagliore e cercò di capire cosa stesse accadendo. Davanti a lei stava una sirena dalla pinna blu e dai lunghi e morbidi capelli castani che faceva fatica a stare a nuotare.

"Chi è questa pazza?" si chiese Izul.

Aria riprese conoscenza e prese profondi respiri.

"Cosa? Riesco a respirare?” si guardò le gambe, o meglio, le pinne “Sono una sirena?! Come è possibile?"

"Ascoltami attentamente..." queste furono le parole che attraversarono la mente della ragazza.

"Di chi è questa voce?" Aria venne di nuovo accecata da una forte luce e si trasformò nuovamente, solo che questa volta aveva le gambe e uno strano vestito: sul petto aveva un top color acquamarina con al centro una pietra simile alla sua perla, aveva una minigonna a balza di colore azzurro che si facevano più scuri partendo dal basso e indossava degli stivali chiari con tacco. Tra i capelli c'era una piccola conchiglia azzurra e ai polsi portava dei bracciali di seta azzurri tendente al bianco.

Poco dopo apparve un microfono azzurro con al centro la famosa perla “Incredibile! Mi sono trasformata di nuovo? Non sto capendo più niente!”si disse Aria confusa.

La voce si fece risentire e consigliò alla ragazza di cantare

“Cantare? Stiamo scherzando? Non sono capace! E poi conosco solo canzoni di campagna, non ci penso proprio!”

“Fallo! E' l'unico modo per salvare quella sirena!”

“Ma io..”

“Fidati della perla!”

Aria fissò per un attimo il microfono poi osservò la sirena urlare dal dolore e allora prese la decisione

“Va bene, ma cosa canto?”

“Segui le mie parole, prima però devi recitare la formula! L'istinto te la farà dire” “Cos... Magia della voce Pichi Pichi! Eh, cosa ho detto... “

“Segui le mie parole!”

“Ok... Sento nel cuore una melodia

che mi spinge a cantare, gridare, lottare

per il mare! Il mio mare:

gli uccelli giocano nel cielo azzurro

i pesci nuotano allegri

c'è speranza e amore nelle acque!

la vita nel mare non è mai stata così

MAGICA! (Tra colori vivaci, splendenti, nuoto nel blu!)

UNICA! (creature del male non potete sconfiggerla)

SPLENDIDA! (Un gioco di luci la rende speciale)

E' la vita del mare, vieni e provala anche tu!

(Magica, Unica, Splendida)

E' il mare che rende la vita MAGICA, UNICA, SPLENDIDA!

La vita di tutti noi!”

“Le mie orecchie! Che dolore”si disperò Maria

“Ritiriamoci!”suggerì Izul mentre Eriru criticava Aria “Ce la pagherai!” “Befana!” disse Yuri e le quattro sparirono.

“Wow! Non pensavo di avere una voce così bella! Modestia a parte, dico sul serio!”

“Grazie per avermi salvata!” la sirena si avvicinò e fece numerosi inchini, cosa che imbarazzò molto la giovane Aria.

“Figurati! Chiunque lo avrebbe fatto!”

“Ma non sei una principessa?”

“No, sono solo una povera ragazza a cui stanno capitando cose strane!”

“Ma il tuo potere è quello delle principesse! Vuol dire che hai tu le perle?”

Aria annuì e la sirena quasi scoppiò a piangere

“Forse l'oceano può ancora salvarsi!”

“Ma di cosa parli?”

“Qualche creatura malvagia ha creato scompiglio in tutti i regni e catturato tutte le principesse; e ora vuole usare i poteri delle perle per conquistare l'oceano e la terra! Ma se tu sei in possesso della perla, questo vuol dire che c'è ancora speranza!”

Aria sorrise imbarazzata: quindi era veramente diventata l'eroina di un'avventura? “Capisco... beh sarà meglio che tu vada al sicuro!”

“Senz'altro! Ti prego, aiutaci”

Aria rimase un attimo in silenzio e vedendo il viso preoccupato della sirena, sorrise e annuì

“Farò il possibile”

La sirena si allontanò, Aria intanto aveva riacquistato la forma di sirena e tornò in superficie. Dopo di che si appoggiò su uno scoglio, sperando di tornare umana ma non andò come lei sperava

“Ok, proviamo così: UMANA!” ma non accadde nulla. “E adesso cosa faccio?” Cominciò a recitare strane formule e iniziò a singhiozzare.

“Qualcuno mi aiuti!”

Qualcuno vide la scenata della sirena blu, e la cosa lo preoccupò molto

“Non mi dite che questa pazza è la sirena che dovrebbe impedire la conquista dell'oceano? Siamo fregati” disse Nikora con aria sconvolta

“Non ci voglio credere” questa volta a parlare fu Hippo.

L'avventura era appena iniziata! E Aria era molto preoccupata per quello che sarebbe accaduto in futuro.

   
 
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