"...A far l'amore sotto la neve di Parigi."

Poco si vedeva, in quel momento, sotto la flebile luce dell'alba e la brace della sigaretta quasi finita che JJ teneva pigramente tra indice e pollice.
Un timido raggio di sole filtrava dalla finestra illuminando la scia di fumo, ma lasciando il resto della stanza fasciata da una rilassante oscurità.
Una cosa, però, JJ la vedeva benissimo, anche se più che vedere c'è da dire che la ricordava a menadito, come una filastrocca imparata da bambino di cui non sbagli nessuna parola.
Anche chiudendo gli occhi JJ avrebbe potuto vedere chiaramente il volto di George ed indovinarne l'espressione solo richiamando i ricordi di tutte le notti in cui l'aveva guardato dormire sul suo petto, esattamente come quella mattina.
Passò la mano tra i morbidi ricci del suo amato, lasciandola correre fino alla base del del collo, per poi ripetere il gesto un'altra volta ancora.
Le labbra di George erano rosse e gonfie di baci, leggermente schiuse come a chiederne ancora, mentre le ciglia gli vibravano solleticando il pettorale sinistro di JJ.
Il verso di un'allodola accompagnava le carezze che JJ lasciava sul corpo di George, quasi disegnava su di lui, con la grazia che un pittore riserva solo alla sua Musa.
"Non ti sei ancora stancato di osservarmi mentre dormo?" 
Il roco mormorio di George fu subito accompagnato dalla sua risatina buffa.
"Non mi stancherò mai, credo."
Può sentire George sorridere contro il suo petto dopo l'affermazione; allunga una mano a prendere la sua e intreccia le loro dita, accarezzando il dorso della sua mano col pollice.
"Te la ricordi la neve a Parigi, George?"
Un verso di gola fa capire a JJ che l'altro lo sta ascoltando, così riprende a parlare.
"Io ci penso spesso. Ci vedo danzare sotto la neve, con i fiocchi di neve che, spinti dal vento, ti si appiccicavano ai capelli."
Si ferma un attimo, uscendo da un sogno per vivere in un altro, e guarda George.
È ancora stanco, vede la sue palpebre abbassarsi sempre più e ne sente il respiro basso e regolare, quello di chi sta per addormentarsi.
"Sei la persona più bella che io conosca, lo sai?"
Continua a parlare, canticchia un po', i suoi complimenti fungono da dolce nenia per il ragazzo che ama.
"Anzi, non credo che mai mi servirà conoscere ogni altra persona su questo pianeta per sapere che tu sei comunque la migliore e l'unica che voglio al mio fianco."
Accende un'altra sigaretta e stringe la mano di George, ancora intrecciata alla sua, mentre lo vede cadere di nuovo nel sonno.
Il letto sfatto è ormai freddo dopo i loro momenti d'amore, quindi evita di muoversi troppo.
"Io me la ricordo la neve a Parigi, sai?"
Parla ancora, ha l'abitudine a parlare sempre con George in ognuno dei momenti in cui, anche se non c'è, lui se lo porta dentro.
"Voglio riportartici, solo io e te questa volta. Voglio riportarti là, sotto la neve, nel quartiere dove c'era quella pasticceria piccola e piena di lavanda. Voglio riportarti in quella piazza, quella magica in cui hai fatto sulla neve un angelo e in cui io, per la prima volta, ho baciato il mio."
Sorride tra sé, il ricordo ancora dolce e fresco.
"Ti amo George, ti amo davvero."
Aspira l'ultimo tiro della sigaretta e butta fuori il fumo, sventolando via con la mano subito dopo.
"Ti riporterò là..." sorride guardandolo e gli bacia la fronte, poi sussurra con le labbra a contatto con la sua pelle "...A far l'amore sotto la neve di Parigi."
 


 

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Angolo autrice:

Dopo mesi a non pubblicare nulla (ma il nulla più assoluto)
torno su Efp con questa piccolissima Os.
Non ho mai scritto in questo fandom, pur seguendo gli Union J
da sempre e amando gli Shellett da sempre.
Spero che piaccia e che sia l'inizio di altre storie all'interno
di questa sezione.
Spero anche che qualcuno voglia lasciarmi dei pareri per farmi sapere
che ne pensa di questa piccolissima novità.
Un bacio a todos,
_Ronnie