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Autore: La_Morg    10/06/2014    1 recensioni
[Shadow Hearts]
"Da quando l'aveva incontrato, sapeva che nel cuore di quell'uomo erano celati molti segreti. Ma non sapeva che nel suo cuore era nascosto un sentimento più grande." [Karin/Nicolai]
Genere: Angst, Introspettivo, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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POWERLESS - A Shadow Hearts: Covenant fanfic

Da quando l'aveva incontrato, sapeva che nel cuore di quell'uomo erano celati molti segreti. Ma non sapeva che nel suo cuore era nascosto un sentimento più grande.

Capitolo 1: Contactus in somnis

(Note dell'autrice: Questo primo capitolo in realtà è solo una piccola introduzione alla mia fanfiction di Shadow Hearts: Covenant. Non so se riuscirò a continuarla, ma spero di riuscire a narrare al meglio questo mio risvolto del sogno di Karin in cui deciderà, a differenza di quello che succede nel gioco, di dare ascolto alle parole di Nicolai.)

Petrograd, 1914.

Karin

Dopo aver scoperto i piani nefasti di Rasputin, io e tutti gli altri decidemmo di affrontare quel maledetto nella sua tana, Idar Flamme. Ma ancora non sapevamo che il vero nemico era un altro. Anastasia ci consigliò di andare a riposarci al negozio dell'orologiaio prima della battaglia. Quella notte non feci altro che pensare a come sarebbe andata a finire e soprattutto continuai a pensare a Nicolai: con quest'ultimo pensiero nella mente mi abbandonai ben presto alle braccia di Morfeo.

Nicolai

A quanto pare ero riuscito nel mio intento: mettere paura a quel pazzo posseduto e dimostrare che le mie motivazioni erano più valide delle sue. Sarei diventato presto io, il figlio bastardo di Nicola II, il nuovo zar di tutte le Russie, e non solo. Ma per riuscire nel mio intento avevo bisogno di qualcuno di mia conoscenza...dopotutto uno zar che si rispetti ha bisogno di una regina al proprio fianco! E lei era perfetta. Decisi dunque di intrufolarmi nei suoi sogni per farle una proposta.

Quella notte...

Si risvegliò in una stanza composta da numerose colonne e circondata da muri decorati con mosaici. Notò che non c'erano porte, solo una finestra, alquanto difficile da raggiungere, che faceva filtrare i raggi di una luna fin troppo pallida. Si alzò dal pavimento e si guardò intorno, quando udì una voce a lei molto familiare.
"È da un pezzo che non ci si vede, vero Karin?" Nicolai spuntò dal nulla, facendo sobbalzare l'ex tenente. Karin si allarmò immediatamente: l'uomo che aveva di fronte era ormai diventato un nemico, per cui fece qualche passo indietro lentamente. "Che cosa ci fai tu qui? Cosa vuoi da me?" chiese Karin con un filo di paura, ma con la sua solita determinazione che caratterizzava il suo modo di essere. "Karin, mia cara, ho bisogno di te. Solo tu puoi aiutarmi" rispose gentilmente Nicolai. La ragazza non riusciva a crederci: Nicolai le stava davvero chiedendo aiuto oppure stava di nuovo bluffando come quando le aveva chiesto di aiutarlo a trovare quel "maledetto portafortuna" alla torre Apoina? "Hai...bisogno di me? Forse non ricordi cosa è successo l'ultima volta che ti ho aiutato: tu mi hai ingannata!" disse indignata la ragazza. Durante quel giorno i suoi soldati e una bambina furono uccisi solo per colpa dell'uomo che ora era di fronte a lei, e non aveva alcuna intenzione di cascarci di nuovo.

"So quello che è successo, ma ti posso garantire che non ti ingannerò mai più. Ti prego, vieni con me, ho bisogno del tuo aiuto. Non sai quanto è potente Rasputin..." il membro dei Sapientes Gladio cercò di farle cambiare idea: infatti solo lui era a conoscenza dei poteri di Rasputin.
"Non mi interessa...Yuri non perderà mai: è più forte di quel pazzo!" Karin era irremovibile, o meglio...innamorata. Ormai avrebbe seguito in capo al mondo quel ragazzo che aveva visto per la prima volta sotto l'aspetto di un demone al villaggio di Domremy e che aveva poi deciso di seguire...dopo che Nicolai l'aveva tradita.
Quest'ultimo si rese conto che doveva riuscire a convincere la ragazza con altri mezzi, altrimenti non sarebbe mai riuscito a farle cambiare idea. Per cui decise di seguire ancora una volta la via della malevolenza. O meglio, lasciar fare tutto alla parte malevola di lui.
"Vedo che ci tieni molto a lui...Hai ragione, lui non perderà mai, lo ammetto. Per cui non hai bisogno di me, giusto?" Nicolai fece quella domanda a Karin con noncuranza, ma in realtà stava solo aspettando che la sua preda abboccasse.
"Cosa vorresti dire con questo? Tu vorresti darci una mano?" domandò Karin piuttosto stupita. Davvero l'avrebbe aiutata?

  
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