Film > Maleficent
Ricorda la storia  |      
Autore: R e d_V a m p i r e     12/06/2014    1 recensioni
[Maleficent]
[Fosco/Malefica]
Re Stefano è morto, il castello viene pian piano ricostruito dopo l'incendio e la pace è destinata a tornare fra i due regni.
Ma c'è ancora una questione rimasta irrisolta...
«Perché...» [...] «...perché è quello che fanno i servitori, no? Seguire la propria padrona anche nelle missioni suicida»
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
«Non senza di te, Fosco! Solo con te, Fosco!»
«Guarda che ti sento...»
[Maleficent ]


I like you [like a crow]




Gli occhi della fata guardano oltre la barriera di rovi che ha eretto ormai tanti - troppi - anni prima. Guardano a quel castello che pian piano viene ricostruito, le cui macerie hanno smesso di fumare solo da qualche giorno ormai; non è stato facile per gli umani domare le fiamme e lei ha finito per dare una mano, forse temendo che l'aiuto di quelle tre sciocche rimbambite finisse per distruggerlo completamente.
C'è stato un tempo, ora all'apparenza così lontano, in cui ha guardato allo stesso modo il castello arroccato sulla collina e i suoi sentimenti erano diversi da adesso, talmente da sembrare appartenere ad un'altra vita.
Buffo. Fino a qualche anno prima - sedici possono sembrare un battito di ciglia, per una creatura fatata - desiderava vedere crollare quelle mura e i suoi abitanti con lo stesso ardore con cui adesso vuole che tutto torni al suo posto per poter accogliere a dovere la bestiolina.
Aurora.
«Sbaglio o quello è un sorriso, Malefica?»
La voce allegra ed a tratti insinuante che la raggiunge ha il potere di farla sobbalzare appena, colta in fallo, voltando di poco il capo sopra la spalla per poter far rientrare il ragazzo in nero nel suo campo visivo.
«Sai, ti preferisco da corvo...»
Fosco sorride un po' di più, e le piccole rughe d'espressione attorno ai suoi occhi gli illuminano il viso dandogli l'aspetto di un monello. Compie qualche passo in avanti, allargando le braccia in un gesto di resa, ed ammicca alla sua padrona che alza gli occhi al cielo, esasperata.
«Ritrasformami pure, ma ciò non toglie che tu stessi sorridendo» commenta. E sembra così scioccamente felice che la fata non ha proprio - cuore - voglia di fare quanto appena suggeritole.
Del resto sarebbe inutile, si dice, quel corvo tornerebbe un irritante persona nel giro di qualche secondo. Minuto, se fosse davvero fortunata.
«Perché lo hai fatto?»
Domanda, invece. E questo sembra prendere in contropiede il pennuto, perché smette di sorridere fastidiosamente e abbassa le braccia lungo i fianchi, sinceramente perplesso.
Sembra voler dire qualcosa, apre e chiude la bocca, si acciglia anche, e sembra buffo per un istante, tanto da costringere Malefica a distogliere discretamente lo sguardo per evitare di ridere e dargli un altro motivo per prenderla in giro e tediarla.
Gonfia il petto, il corvo, e poi dà in un sospiro greve sembrando arrendersi all'evidenza del non aver compreso cosa l'altra voglia sentirsi dire, voltando appena il capo di lato e guardandola con un occhio nero, attento «Perché... ho fatto cosa?»
La fata continua a guardare il castello, soffermandosi sulla torre su cui è finito tutto. Le sue grandi ali hanno un lieve fremito, che può spacciare per un soffio di vento più forte tra le piume, ma sa che è stato colto dallo sguardo del suo servitore e che, con lui, non serve a nulla cercare di dissimulare. O mentire.
E' forse la creatura che la conosce più di tutte, dopo sedici anni passati al suo fianco.
«Perché mi hai seguita?» domanda, e sembra quasi un quesito casuale dato che non sembra voler prendersi neppure pena a voltarsi per guardare l'espressione sul viso del giovane alle sue spalle.
Fosco sembra, per un secondo, sinceramente sorpreso. Tutto si aspettava meno che quello. E' quasi tentato dal prendere a girarle intorno come fa sempre - e sa che la infastidisce da morire; ma si trattiene in virtù di questa consapevolezza. E perché sa che, nonostante il tono in cui è stata posta, quella domanda è davvero seria.
«Perché...» inizia, e le si affianca nel parlare. Anche il suo sguardo va al castello, e ritira quasi nervosamente le braccia dietro la schiena, cercando di darsi un tono. O forse di sembrare a suo agio e del tutto tranquillo.
Cosa che, registra la fata nel guardarlo con un sopracciglio inarcato, non gli riesce granché bene «...perché è quello che fanno i servitori, no? Seguire la propria padrona anche nelle missioni suicida»
Malefica alza gli occhi al cielo, spiegando un'ala quel tanto che basta per colpirlo appena e farlo barcollare.
Ma forse non è più abituata ad avere le sue ali e ci mette un po' troppa forza, perché il corvo rischia proprio di schiantarsi per terra.
E non sa cos'è che la spinge, una caduta del genere non gli farebbe nulla e l'ha fatto precipitare da molto più in alto, ma quella stessa ala si piega dolcemente attorno al corpo di Fosco e lo blocca in tempo, avvolgendolo.
Il corvo boccheggia, incredulo, osservando il profilo della sua padrona. Gli occhi di Malefica non lo guardano, ma scorge qualcosa nel baluginio della moltitudine di colori che li contraddistingue.
Forse è per questo che sfida la sorte e abbassa le mani, accarezzando con timore e devozione le piume che lo cingono, facendo scorrere le dita chiare fino a sfiorare il corno osseo posto proprio in cima all'ala «E perché la mia vita è tua, Malefica. Sin dal giorno in cui l'hai salvata»
Rabbrividisce la fata, o forse è solo una sua impressione. Ma non si sottrae al suo tocco, sebbene lo senta in qualche modo estraneo e avverta il desiderio di lasciarlo e allontanarsi; l'ultimo che ha toccato le sue ali le ha strappate via brutalmente, lasciandola con due moncherini e un cuore sanguinanti.
Non dice nulla, voltandosi a guardarlo. Non dice assolutamente nulla, leggendo in quegli occhi scuri la sincerità e avvedendosi di cos'altro essi nascondano.
Sorride soltanto, mentre quello che adesso è di nuovo un corvo gracchia offeso, guardandola con rimprovero anche quando lo accarezza quasi dolcemente, appollaiato sulla sua spalla.
«Continuo in ogni caso a preferirti da corvo, Fosco.»
 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Maleficent / Vai alla pagina dell'autore: R e d_V a m p i r e