Teatro e Musical > Mozart L'Opèra Rock
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Autore: Seehl    12/06/2014    3 recensioni
La memoria è tutto ciò che rimane, quando si perde qualcosa. O peggio, qualcuno. Punto di vista di Antonio Salieri, dopo la morte di Mozart, in un contesto in cui i due sono stati amici, se non qualcosa di più.
Genere: Angst, Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Slash
Note: AU, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Il Silenzio è la mia Condanna.
 


 
Un giorno, sei apparso.
 
Così, dal nulla, vestito solo di un sorriso, la risata che ti faceva da mantello. Figurati un po’: solo questo ricordo del nostro primo incontro. Non ti sei mai spogliato né del sorriso né della risata e, di conseguenza, non ho mai riconosciuto nient’altro in te, se non quella follia di felicità e genio che sembrava accompagnarti ovunque.
All’inizio, fu solo quello a prendermi. Poi ti sentii suonare. Ti sei preso gioco di chiunque, con le mani su quel pianoforte, e come darti torto? Il talento serve a pavoneggiarsi, e vestirlo come accessorio era il tuo gioco preferito. Ogni nota seguita da un sorriso, ogni accordo seguito da una risata. Sempre loro. Sempre fisse. Sempre una maschera.
Ho avuto l’onore di conoscere anche il viso spoglio di allegria, e me ne compiaccio, perché so con quanto spavento ti mostravi per ciò che eri; ho avuto l’onore di asciugarti le lacrime e tenerti tra le mie braccia, ho avuto l’onore di conoscere i fantasmi del tuo passato, di cercare di cacciarli.
Poi suonavi, e scrivevi quelle note perfette senza esitazione, una sicurezza che denotava un coraggio infinito. Un colpo di penna alla volta, e un motivetto diventava una sinfonia. La tua bocca a soffiare sull’inchiostro, e gli angeli, unici a poter rendere giustizia a quella musica, accordavano gli strumenti.
Dicevi che non sapevo sorridere. Avevi perfettamente ragione.
Cercavo di copiarti, e non ci riuscivo, perché un sorriso spontaneo non sono mai riuscito a strapparmelo; il tuo sembrava così perfetto, così inattaccabile, e io volevo solo che fosse mio.
 
Ma tu non sei mai stato mio.
 
 

 
Un giorno, sei scomparso.
 
Così, dal nulla, com’eri apparso, non c’eri più. La tua musica, scomparsa con te. Il tuo sorriso, la tua risata, ricordi sfocati nella mia mente. Vagavo per le stanze,  buie e silenziose, e i miei occhi chiedevano di te. Ma tu non c’eri. Tu non ci saresti stato più.
Come poteva Dio mandare la perfezione in Terra, per poi pretenderla di nuovo per sé così presto? Me lo chiedevo. Me lo chiedevo ogni secondo, ogni battito di ciglia. Perfino il ritmo del mio cuore mi ricordava te. Non è giusto, continuavo a ripetermi. Lui ha l’infinità per ascoltarti ed io, io che ho così tanto bisogno di te, ho avuto solo una manciata di eternità da rinchiudere fermamente nella memoria.
Ho provato a prendere in mano la tua musica. Un violino tra le mani, un ricordo da reinterpretare. Ma per quanto le mie dita pizzicassero le corde, non erano le tue; per quanto le note fossero le tue, non eri tu a suonarle. Per quanto l’uomo possa provarci, non potrà mai essere all’altezza di un angelo.
Del mio angelo.
Forse, per tutto questo tempo, lo strumento è stato sbagliato; per questo ho optato per un altro violino, con un archetto particolare. Lo odio. Stride, stonato, e corre, su e giù, una corsa disperata sul mio braccio, senza lasciarmi il tempo di comporre, di pensare alle tue note. Corre, colora i miei occhi di rosso, corre ancora. Come te, che appari e scompari davanti ai miei occhi, fantasma sciagurato.
Fermami, correggimi, dammi la tua perfezione, per un attimo di comunione con te e Dio che anelo da una vita intera.
 
Ti imploro.
 
 
La tua risata. I tuoi occhi. Le tue labbra. Il tuo sorriso.
Devo aggrapparmi a qualcosa, o crollerò. E non posso permettermelo. Non in questo mare di rosso, che somiglia fin troppo a un mare di sangue.
 
Non ci sono luci da seguire per me, non ci sono cori di angeli per me, non c’è niente per il mediocre imitatore. Solo quel tuo sorriso, che è tutta una beffa, il buio e il silenzio.
 
E il silenzio è la mia condanna.




 
S.
   
 
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