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Autore: TanHayk    30/12/2004    1 recensioni
Jonas ha una decisione da prendere... (l'idea mi è venuta ascoltando "When you say nothing at all" di Ronan Keating... ^_^)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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DISCLAIMER: STARGATE SG-1 e i suoi personaggi appartengono alla MGM / SHOWTIME / DOUBLE SECRETS RODUCTIONS / GEKKO / GLASSNER / WRIGHT,ANDERSON / GREENBURG. Le storie sono strettamente a scopo d’intrattenimento. Nessun’INTENZIONE d’infrangere copyright.
NOTA: La canzone citata nel commento appartiene a Ronan Keating e a coloro che la hanno scritta e prodotta.


Pioggia. Pioggia incessante.

Da giorni non smetteva di piovere, quasi a sottolineare la tristezza del momento dell'addio. Mancavano solo poche ore alla partenza di Jonas e non era riuscita a dirgli nulla; i suoi sentimenti urlavano dentro al suo cuore che stava per andare in frantumi. Sapeva che stava per accadere, ma non poteva fare nulla per evitarlo. Nonostante tutto però era determinata a non battere ciglio, infondo era il maggiore Samantha Carter dell'aviazione degli USA, una donna indipendente, autosufficiente... E invece era proprio l'opposto di ciò, in cuor suo sapeva che se Jonas le avesse chiesto di partire con lui, lei non avrebbe esitato a lasciare tutto per seguirlo. Non gli aveva mai confessato i suoi sentimenti e non lo avrebbe fatto ora. Non gli avrebbe dato un simile peso sulla coscienza, si sarebbe in qualche modo ritenuto "responsabile", sapeva quanto era sensibile, lo amava anche per questo.

Negli ultimi mesi si erano avvicinati molto, e proprio quando lei si era decisa a confessargli tutto, lui aveva saputo di dover lasciare la Terra; era accaduto tutto così in fretta, ancora non si rendeva conto che non lo avrebbe più rivisto.

Langaria voleva chiudere definitivamente i contatti con la Terra e lui doveva scegliere se rimanere o tornare a casa, in qualsiasi caso non avrebbe più potuto cambiare idea.

Era l'ennesima notte insonne, la terza di seguito da quando aveva saputo della sua partenza; immaginava Jonas entusiasta, preso nei preparativi, ansioso di tornare tra la sua gente, sul suo mondo, a casa. Questi pensieri la depressero ancora di più, rimpiangendo che neppure Daniel, il suo migliore amico di sempre, quasi un fratello per lei, fosse lì per aiutarla.


Tuttavia la realtà era ben diversa da come Sam la immaginava. Jonas Quinn, seduto in mezzo a decine di scatole nel suo ufficio, fissava pensieroso la foto scattata con Teal'c, Jack e Sam al barbecue del colonnello; erano così allegri, sorridenti. Era riuscito a farsi accettare da O'Neill, a farsi rispettare e a levarsi l'etichetta da "sostituto del dottor Jackson" e ora se ne stava andando, ancora non poteva crederci. Fissò la foto per minuti interi, ripensando ai momenti più belli vissuti con i suoi amici, le missioni, le uscite "off-duty"... era certo che tutto ciò gli sarebbe mancato. E soprattutto gli sarebbe mancata lei, il suo sorriso, il suo profumo, i suoi capelli...tutto di lei gli sembrava meraviglioso. Era stato tentato di chiederle di venire con lui, ma aveva rinunciato; nonostante si fossero avvicinati molto, lui non aveva mai osato darle neppure un indizio dei suoi sentimenti...E se anche lei avesse ricambiato non voleva costringerla a lasciare il suo mondo, i suoi amici, il suo lavoro. Però se lei avesse ricambiato forse lui...

Si alzò, perse la giacca e si diresse fuori dalla base, diretto verso la sua meta, deciso a mettere in atto ciò che nella sua mente era solo un'idea abbozzata. Sarebbe andato da Sam e le avrebbe detto quanto l'amava, le avrebbe detto tutto ciò che per un'anno intero aveva voluto dirle ma che non aveva mai trovato il coraggio. Ma come? Come le avrebbe spiegato i suoi sentimenti?

Arrivò davanti a casa del maggiore dopo poco tempo e rimase a guardare le finestre illuminate. Bene, era ancora sveglia, almeno in questo aveva avuto fortuna. Procedette fino alla porta di ingresso e arrivatovi si fermò. E ora? Alzò la mano per bussare...


Sam, che sdraiata sul divano stava distrattamente facendo scorrere i canali alla tv, capitata sul canale meteo ebbe un nodo alla gola e le lacrime le salirono agli occhi, di nuovo. Jonas adorava quel canale, chissà perchè? Se l'era sempre chiesta, ma non glielo aveva mai domandato... Ricacciò indietro le lacrime, ma prima che potesse decidersi a cambiare canale sentì qualcuno bussare alla porta. Guardò l'ora: le due e trenta; chi poteva essere a quell'ora?

Si alzò dal divano, si accostò alla porta e per poco non le venne un colpo quando vide Jonas attraverso lo spioncino; stava immobile sotto la pioggia, aspettando che gli venisse aperto. Aprì la porta lentamente, tentando di sembrare casuale. I suoi occhi arrossati dal pianto incontrarono quelli del ragazzo.

-Jonas...che ci fai qui?-

-Devo parlarti-

La donna fece cenno di entrare e richiuse la porta dietro al suo ospite. Entrambi rimasero in silenzio per qualche istante, poi Sam decise di parlare.

-Come vanno i preparativi?-

-Abbastanza bene... grazie-

Di nuovo il silenzio prese il sopravvento. Il kelowniano la osservava, indeciso su come agire; aveva notato gli occhi arrossati, aveva pianto. Decise di procedere, non poteva fare altrimenti, ora giunto fin lì, rinunciare ora sarebbe stato stupido.

-Sam...-

La donna lo guardò, in attesa che parlasse.

-...c'è una cosa di cui devo parlarti.-

Di nuovo Sam stette in silenzio, con le braccia incrociate, osservandolo. Com'era bello il suo Jonas. Quel "suo" le fece tornare le lacrime agli occhi e lei le respinse a fatica. Jonas se ne accorse e fissò il suo sguardo in quello della bionda.

In quel momento realizzò che non poteva "dire" a Sam quello che provava; si mosse verso di lei e la strinse a sè in un abbraccio forte ma allo stesso tempo infinitamente dolce. La donna non lo respinse e dopo un'iniziale sorpresa ricambiò l'abbraccio, affondando il viso nel petto del ragazzo, mentre lacrime silenziose scendevano dai suoi occhi.

Jonas prese a far scorrere le mani sulla schiena della bionda, per tranquillizzarla e far cessare i suoi singhiozzi;

-Shh...va tutto bene Sam...-

Infrangendo tutte le promesse che aveva fatto a se stessa si sfogò:

-No che non va tutto bene Jonas... non va per niente bene...domani tornerai a casa e...-

Non ebbe la forza di finire la frase, scoppiando in un pianto disperato, mentre il ragazzo la stringeva a sé ancora più forte.

-Shh... sta tranquilla...non vado da nessuna parte...-

-Che stai dicendo?-

Jonas allentò un pochino l'abbraccio in modo che Sam potesse guardarlo in faccia. I due si fissarono negli occhi per qualche istante ed entrambi compresero i sentimenti reali dell'altro.

-Non torno su Langaria...-

-Ma i tuoi amici, il tuo mondo, la tua casa, la tua vita?-

-I miei amici siete voi, il mio mondo non ha esitato a cacciarmi, la mia casa è la Terra e la mia vita...non esiste senza di te...-

Dicendo questo si avvicinò al suo volto e, chiudendo gli occhi, la baciò. La donna ricambiò il bacio, mentre altre lacrime scendevano dai suoi occhi.

-Ti amo...- le disse quando ruppero il bacio

-Anch'io Jonas...- rituffandosi nel suo petto sorrise tra le lacrime.

Rimasero abbracciati a lungo, ancora nell'ingresso della casa, dal quale non si erano mossi.

Dopo qualche minuto, una Sam quasi rinata, condusse Jonas nel salotto e insieme si sedettero sul divano.

-Canale meteo?- il ragazzo era piacevolmente sorpreso

-Già...ci sono capitata per caso e mi è venuto in mente che non ti ho mai chesto perchè ti piace tanto...-

-Credo sia il fatto di sapere che tempo fa sempre e dovunque...-

-Beh, dato che resti, potrai continuare a vederlo...-

-Non è per quello che rimango-

Sorridendo la baciò di nuovo e prendendo il telecomando spense la tv. Nulla doveva interferire con quel momento, tantomeno il canale meteo. Senza rompere il baco la strinse a sé e insieme si sdraiarono sul divano; pochi minuti dopo i due erano addormentati, Sam con il viso appoggiato al petto del "suo" adorato Jonas, mentre le sue labbra erano distese in un sorriso, e lui stringendola ancora nel suo dolce abbraccio.

THE END.
  
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