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Autore: TheSandPrincess    13/06/2014    2 recensioni
Così, Caroline osserva il mondo, e scova Tyler in ogni anfratto che lo compone, perché in qualche modo si è già resa conto che suo fratello non riuscirà mai a lasciarla davvero.
Forse dovrebbe dispiacersene, perché sa che vuol dire che neanche quel dolore pulsante, quel vuoto incolmabile che sente nel petto, riuscirà mai a scomparire. Forse dovrebbe cercare di dimenticare, come tutti gli altri.
Ma non lo fa.
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Caroline Hawkins, Tyler Hawkins
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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{   Nobody else will
 
Whatever you do in life will be insignificant.
But it's very important that you do it, because nobody else will.
- Mahatma Gandhi
 




 
 


 
 
Caroline lo vede in ogni quadro, in ogni ombra, in ogni sfumatura di colore.
Lo ritrova nelle pose degli uomini stanchi che popolano dipinti bui, nella fatica dei contadini che zappano sotto al sole, nella tranquillità delle figurine che osservano impassibili la calma del mare.
Lo vede ovunque, e ovunque lo disegna.
Eccolo lì, un suo ritratto, proprio nella prima pagina del suo blocco da disegno. E poi di nuovo, nella seconda, eccolo che spunta di nuovo in mille pose diverse, ideate da mille artisti diversi, osservando mille soggetti diversi, che per lei però hanno tutti lo stesso volto: il suo.
Tyler.
Non ha chiesto a sua mamma dove sarebbe andato, quando l’hanno sepolto. E’ troppo grande per essere tanto ingenua da credere che sia veramente andato in un posto migliore, che possa essere veramente felice. Non c’è Ally, dov’è andato lui. E Tyler prima di Ally non è mai stato veramente felice.
Non va quasi mai al cimitero. Non le piace. E poi non ne vede lo scopo.
Perché andare a trovarlo in un luogo in cui di lui non c’è nulla, quando lo rivede nel mondo che la circonda? Perché andare a piangere la sua morte quando tante volte, con la coda dell’occhio, lo scorge che le cammina accanto con la sua bici, e le pare quasi che non sia mai successo nulla?
A casa non si parla di lui. Non ancora, almeno.
Forse è troppo presto, nessuno ha ancora voglia di provare in bocca un sapore amaro nell’associare il suo nome con dei tempi verbali al passato. Nessuno ce la fa, probabilmente.
Caroline odia questo fatto.
Odia che tutti quanti stiano lasciando che le memorie più vivide che si hanno di lui scivolino via, insabbiate dal tempo, semplicemente perché ricordare fa troppo male.
Non vuole che diventi solo un fantasma, un’immagine sbiadita.
Non vuole lasciarlo andare.
Così osserva il mondo, e scova Tyler in ogni anfratto che lo compone, perché in qualche modo si è già resa conto che suo fratello non riuscirà mai a lasciarla davvero.
Forse dovrebbe dispiacersene, perché sa che vuol dire che neanche quel dolore pulsante, quel vuoto incolmabile che sente nel petto, riuscirà mai a scomparire. Forse dovrebbe cercare di dimenticare, come tutti gli altri.
Ma non lo fa.
Perché ricordare fa più male, ma le dà la consapevolezza di non essere sola.
Non è sola, quando cammina per strada, con lo sguardo rivolto verso il cielo. Non è sola, quando passeggia per le sale del MET. Non è sola, quando si chiude in camera e disegna, disegna senza posa, perché altrimenti non riesce a sentirsi in pace con se stessa. Non è mai sola. E mai lo sarà.
Perché, ovunque si giri, vede Tyler.
E allora lo disegna, per non perderlo, per non lasciarselo sfuggire.
Non ancora, gli dice, per favore, non ancora.
E Tyler resta, forse perché davvero non c’è un posto migliore là fuori, per quelli che vengono strappati via alla vita, forse perché anche lui non è ancora pronto.
Le piacerebbe chiederglielo, prima o poi.
Un giorno, forse, quando saranno di nuovo insieme.
Ma per ora si accontenta di cogliere sprazzi della sua presenza e fissarli su carta, affinché non vadano persi per sempre.
E’ molto importante che lo faccia.
Perché nessun altro lo farà.















Yaw.

Ho visto Remember Me qualche tempo fa, e ho ritrovato questa flashfic la settimana scorsa, facendo un po' di pulizia nella cartella documenti del mio PC.
L'ho scritta di getto, subito dopo aver visto il film, perché finisce in modo così improvviso che uno non può fare a meno di restarci di stucco. Insomma, quando vedi il palazzo in cui Tyler si trova, così alto, e così identico a quello accanto, e poi vedi la data scritta alla lavagna nella classe di Caroline, sai già cosa succederà. Sai che quell'aereo si schianterà proprio nel palazzo in cui si trova Tyler, e che lui non ne uscirà vivo. Eppure, speri che non sia così. Speri che in qualche modo il film ti smentisca, che si verifichi un qualche miracolo.
Inutile dire che non è così.
Quindi, ho sentito il bisogno di scrivere qualcosa, e ho deciso di farlo dal punto di vista di Caroline perché credo sia stata lei a risentire maggiormente della morte di Tyler. Certo, Ally lo amava, ma per Caroline Tyler era tutto: era un fratello, era un padre, era un amico... Mi sembrava giusto dare a lei l'onore di raccontare uno spaccato di come fosse la vita dopo.
Detto ciò, spero soltanto di aver reso giustizia ai personaggi, e che questa mia fanfiction vi sia piaciuta almeno un po' :)

-TheSandPrincess-
  
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