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Autore: Dargo    14/06/2014    0 recensioni
La leggenda del fuoco e dell'acqua, due elementi così diversi, ma anche così affini. Cosa potra scaturire dal loro amore?
Fiction scritta per i FateWarriors. Sul tema della settimana "ninfe e spiriti"
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Kariya Mato
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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“Nonnina! Per favore, raccontami la leggenda di Fuyuki!” Chiese con insistenza una bambina dai lunghi capelli neri
“Oh…Ancora quella storia, nipotina mia? Vedo che ti piace molto ahahah” Rispose l’anziana signora parlando con un tono calmo intenta a sorseggiare una tazza di The verde.
La bambina annuì e si sedette per terra scrutando ogni movimento dell’anziana parente pronta per ascoltare, come ogni volta, la storia che amava tanto. Se questa storia fosse vera o meno, non si sa, però lei crede che da qualche parte, una cosa del genere sia successa. Dopo aver finito la bevanda calda, l’anziana signora guardò la nipotina, infine iniziò a raccontare.
 
Molto tempo fa, quando la terra era ancora piatta, il genere umano si era diviso in diversi regni, i quali combattevano fra di loro per il dominio della terra e quindi del mondo allora conosciuto. Due regni spiccavano fra tutti, Akashima e Niruzuki. In principio dovevano essere un unico regno, ma a causa di idee contrastanti fra le persone che volevano adunarsi, si decise di scegliere se combattere per il potere assoluto, come desiderava il Comandante Niruzuki, oppure combattere per la pace, come voleva il Comandante Akashima.
Diversi anni dopo la creazione di queste potenti stati, i Comandanti morirono e vennero sostituiti da Sola Ui Nuada per Niruzuki e da Kariya Matou per quanto riguarda Akashima. Questi due comandanti, dopo diverse battaglie, si innamorarono e decisero di scappare per vivere il resto della loro vita assieme provocando l’ira degli dei, i quali maledirono la loro morte, trasformando lei in fuoco e lui in acqua, ma rendendoli coscienti per tutte l’eternità.
I due, ogni 13a luna piena, si incontrano sotto la forma di spiriti, mantenendo però la forma datagli dal loro elemento. A causa di questa trasformazione i due non potevano toccarsi, ma a loro non interessa, gli basta solo vedersi e parlarsi.
Durante uno di questi incontri, la voglia di avere un contatto fisico fu troppa così gli dei li avvertirono:
“Oh giovani creature, voi siete stati resi elementi a causa del vostro peccato. Ora volete un contatto fisico, ma sappiate solo una cosa: Questa azione vi porterà alla morte, per voi ci sarà il nulla.”
Dette queste parole, il portavoce degli dei scomparve, lasciando nuovamente soli i due.
“Kariya…” disse lei
“Sola…” rispose lui
Solo l’invocazione del proprio nome provocò in entrambi un forte desiderio alla quale cedettero.
“Kariya, abbiamo dato la nostra vita per questo.” Commentò lei alla fine del rapporto, iniziando a scomparire.
“Sì, Sola. Lo abbiamo fatto, ma guarda… Nonostante siamo solo degli spiriti, abbiamo dato vita a qualcosa di grande. E’ nostro figlio. Che nome vorresti dargli, amore?” Rispose lui, scomparendo del tutto.
“…Roc…cia…” Rispose, facendo la stessa fine dell’altro.
Il frutto del loro amore permise alla terra di diventare ciò che ora conosciamo, un globo, dove tutti gli esseri viventi possono vivere senza il timore di una fine del mondo dalla quale non si faccia più ritorno.
“Nonna, questa storia mi commuove sempre… Hanno sacrificato la loro vita per generare un figlio, è bellissimo… Beh, vado a giocare con Shirou, a dopo nonnina!” Rispose la bambina, correndo velocissima fuori dalla porta.
“A dopo, Rin.”
  
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