Ci fanno
compagnia
certe lettera d'amore parole che restano con noi, e non andiamo via ma
nascondiamo del dolore che scivola, lo sentiremo poi
Il buio di una stanza cosparge i pensieri di tristezza. Dopo una giornata dura di lavoro, ritornare nella propria casa e sentirsi ancora sola è un sentimento troppo forte. Ci vorrebbe qualcuno per condividere questo dolore. Ma chi chiamare? Wilson? Non capirebbe. House? La tristezza si manifesta per due ragioni: c’è un momento in cui nessuna gioia può superare il dolore, oppure qualcuno ci ha detto qualcosa di cattivo. House è il mio qualcuno!
Abbiamo
troppa
fantasia, e se diciamo una bugia è una mancata
verità che prima o poi succederà
È bizzarro che la radio segua i miei pensieri. Eh sì ho proprio detto una bugia, perché dire che soffro sarebbe stato fin troppo semplice. Prima o poi qualcuno noterà che soffro e magari verrà in mio aiuto o forse no…che importanza può avere? Fa male in ogni caso, mi ha fatto male. Quanto feriscono le parole, nessuna lama può competere. Quella lingua che si districa in insulti mirati e ferite mortali. Sento un dolore al petto, il cuore che si ferma e poi riparte lento e poi…si ferma!
Cambia il
vento ma noi
no e se ci trasformiamo un po' è per la voglia di piacere a
chi c'è già o potrà
arrivare a stare con noi
Sono cambiata, non sono la bambina delle elementari che piangeva per i soprusi, per tutte le volte che è stata spinta nel fango, presa in giro, derisa. La ragazzina con le treccine e gli occhiali non c’è più, con i denti da coniglio e la paura sempre viva negli occhi. La liceale con il seno troppo grande è sparita, non esiste più, nessuno può più alzarle la gonna e ridere di lei. Ci sono solo io, la donna matura, seria, formata…e adesso mi sento così indifesa, piccola, non più al sicuro.
Sono qui da sola, a consumare la mia cena guardando avanti a me: un posto vuoto, tutta la casa è vuota. Al mio fianco nel letto c’è il silenzio e quando mi sveglierò domattina…ci sarà solo una sveglia a darmi il tormento.
Siamo
così è difficile
spiegare certe giornate amare, lascia stare, tanto ci potrai trovare
qui, con
le nostre notti bianche, ma non saremo stanche neanche quando ti diremo
ancora
un altro "si".
Mi hai insultato tutto il giorno, mi hai punito con le tue parole, mi hai offeso ma non posso odiarti. Perché non posso smettere di amarti. Perché non so smettere di crederti, di aver fiducia in te, perché so che tu sei così e che io non posso cambiarti, ma io non voglio cambiarti. Io ti voglio così, ma ti voglio…al mio fianco e se non in questo mondo, tu ed io innamorati…allora che sia così.
In fretta
vanno via
della giornate senza fine, silenzi che familiarità, e
lasciano una scia le
frasi da bambine che tornano, ma chi le ascolterà...
Solo il silenzio…mentre la radio scandisce i miei pensieri, lascio scorrere il tempo nel buio della stanza e a volte le lacrime urlano troppo forte per carpire le parole della mente. Ci sono solo io qui. Conosco questo posto, questi silenzi, queste sensazioni…le sento ogni giorno pulsare e mi addormento con il loro baccano, cullata dalla tristezza e dai pensieri malinconici…accarezzata dal silenzio.
E dalle
macchine per
noi i complimenti dei playboy ma non li sentiamo più se
c'è chi non ce li fa
più
Non riesco a sentirti neanche adesso che sei alla mia porta e stai bussando, inveisci contro di essa e sono le tue battutine a richiamare l’attenzione di tutti. Non comprendo bene se parli del mio seno o del mio fondo schiena, ma qualsiasi richiesta di tacere io possa farti, tu non smetterai perché te lo dico io. Solo la vista del mio stato potrà fermarti.
Siamo
così, dolcemente
complicate, sempre più emozionate, delicate , ma potrai
trovarci ancora qui
Non so bene perché ti ascolto, perché ti ho lasciato entrare, perché tu sia qui. Stai parlando, io lo vedo, ma non sento. Non sento nulla oltre i miei pensieri. E ora sto pensando solo che sono felice che tu sia qui, perché ti odio, con quel tuo modo sfacciato di uccidere chi ti sta accanto, silenziosamente e senza sferrare mai il colpo deciso. Mi hai fatto male, hai detto che sarei una madre orrenda e sai quanto desideri qualcuno da amare, qualcuno che possa accogliere il mio amore. E poi qualche attimo dopo tu eri al mio fianco, a proteggermi dall’errore, a salvarmi e io…io ti amo!
Nelle sere
tempestose portaci
delle rose nuove cose
e ti diremo ancora un altro "si", è difficile spiegare certe
giornate
amare, lascia stare, tanto ci potrai trovare qui, con le nostre notti
bianche
Non so perché sei qui, cosa ti ha mandato da me, cosa ti ha spinto a bussare alla mia porta. Perché tu sei l’uomo che sto baciando. Sento il tuo corpo muoversi sopra di me, le tue parole sussurrate nel buio di questa stanza…il rumore è tornato, non sono più sola. Sei sopra di me, sei dentro di me, sei qui con me. Non c’è altro posto dove vorrei essere in questo momento, così…così…tutto cambia, tutto ruota. Le parole feriscono e poi muoiono, ma tu sei qui con me: traditore e consolatore. Sei tu che mi distruggi e poi rimetti insieme i miei pezzi. E io di te, non posso stancarmi perché sei tutto quello che voglio, sei tu House ciò di cui ho bisogno. Ancora le tue parole, pian piano diventano più nitide, ti sento ansimare, sempre più veloce, sento la tua passione, il tuo ardore, ti sento…adesso…adesso che finisce questo istante ti sento parlare e sono i pensieri…il silenzio…mi chiedi di parlarti, di risponderti, ma io non voglio, perché così è più bello...solo il calore dei nostri corpi, della tua voce. Non chiedermi se sono stanca…non posso esserlo di te. Non chiedermi se ne voglio ancora…non farmi parlare. Segui il mio corpo, i segnali che ti invia…segui il mio sguardo. La tua risposta la troverai in ciò che questa donna non ti dice.
Ma non saremo stanche neanche quando ti diremo ancora un altro "si"