In un giardino dove tutto splende, il prato è fresco e bagnato dalla rugiada, una ragazza seduta comodamente su di esso e appoggiata ad un tronco, stava sfogliando lentamente un album dei ricordi.

"Ehi, Passami la palla!" una voce infantile maschile esclama impaziente.

"Ma aspetta c'era prima lui" disse indicando l'altro bambino affianco a se

"Hmps..Tepig.." disse sussurando, quest'ultimo mando qualche fiamma al pokémon della bambina. Quest'ultima assieme al suo pokémon iniziò a girare intondo preoccupata; ma il pokémon del secondo bambino, usò l'acqua per estinguere il fuoco. Padrona e pokèmon ringraziavano l'amico mentre l'altro sbuffava arrabbiato. 

"Così non ti prenderanno neanche alla scuola, altro che Lega pokémon" disse lei per poi sbuffare.

Poi il nulla, il suo amico quello che l'aveva salvata era stato inghiottito dalla fiamme, pian piano non parlava più, lei poteva solo osservare, inerme difronte a quella tragedia.

"Touko..Touko" una voce familiare chiamava la ragazza.

"Mh..N?"

"No! Sono Touya, sono venuto a svegliarti. Ti ricordi che giorno è oggi'"

"Eh?Mh no, non ricordo" disse facendo seguire un lungo sbadiglio.

"Oggi, oggi è il nostro primo giorno di scuola!".

"Vado a prepararmi.A dopo"

Aveva di nuovo fatto quell'incubo, quell'incubo che la tormentava giorno e notte. Dormiva poco, così la sua mente era poco allenata e di conseguenza era diventata terribilmente distratta, chissà se la scuola avrebbe aiutato a far ritornare la Touko di un tempo. Intanto, di fronte a se ora aveva uno specchio e si osservava. Capelli lunghi, color nocciola, lisci ma sotto mossi, non le era mai piaciuto tenerli sciolti, a causa della lunghezza, così li legava in una morbida coda. Pelle candida, come quella di un vampiro, occhi azzuri o blu se si trovava al buio. Come abiti usuali indossava una maglietta a giromaniche bianca, dei pantaloncini di jeans, una giacca nera, una borsa rosa contenente le pokéball, e il suo indimenticabile cappello. Prese il suo panino, salutò la mamma che le disse di fare attenzione, e uscì. Ad aspettarla fuori c'era il suo amico d'infanzia Touya. Touya era un ragazzo, alto più o meno quanto lei, dai capelli marroncino lunghi fino al collo e ribelli, occhi marroni. Indosso aveva una t-shirt bianca coperta da una giacca celeste a maniche lunghe, pantaloni neri e anche lui con il suo cappello.  Mentre camminavano parlando del più e del meno, una ragazza urtò contro Touko facendole cadere la sua borsa.

"Mi dispiace.Anche voi diretti alla scuola?"

"Vedi di stare più attenta, mh si"

"Allora ci vediamo alla cerimonia" disse salutando i due e proseguendo avanti.

"Se se così scortese non farai molti amici" 

"Non ne ho bisogno e lo sai"

Alla cerimonia di benvenuto, dissero tante parole sui pokémon e sugli allenatori, come partecipanti c'erano anche i cinque della lega dei pokémon. Al solo osservarli Touya svenne per terra, il suo sogno era quello di vincere la lega pokémon e diventare anche lui uno della lega. Mentre il sogno di Touko, era un po meno astratto di quello di Touya e sapeva con certezza che l'avrebbe portato a termine. Lei e Touya andarono nella loro classe, si sedettero in dei banchi vicini e in ordine iniziarono le presentazioni. Nella  loro classe c'era quella ragazza che aveva urtato Touka. Si chiamava Christal.Era più bassa rispetto a lei, capelli biondi lisci, tranne due ciuffi ribelli, biondi, occhi celeste chiaro, pelle candida. Indosso vestiva una maglietta arancione e una gonna lunga s metà gamba, scarpe color verde prato, borsa e capello del medesimo colore.Touka sentiva che lei sarebbe diventata sua amica, il che era strano. Seguiva a stento le lezioni, a volte si distraeva, mentre altre cadeva in un breve sonno, se non fosse stato per Touya che le dava ripetizioni non avrebbe potuto superare l'esame che era stato programmato per il giorno seguente. Era un esame che richiedeva tutte le abilità dei primi 50 pokémon. Touya l'aveva passato con il massimo dei voti, Touka con una sufficenza abbozzata. Oltre alla teoria c'era anche la pratica, e in quello Touka se la cavava benissimo. Con il suo Servine, aveva un legame davvero forte e indissolubile, un legame che neanche con i suoi genitori aveva. Per lei poi stringere i rapporti con la gente non era mai stato facile. Aveva perso i genitori in un incidente di cui non sa ancora i dettagli ma a cui sta lavorando.  Così i suoi primi tre anni di vita gli aveva trascorsi in un orfanotrofio. Non era uno di quei orfanotrofi dove i bambini vengono solamente disprezzati e maltrattati fino a che qualcuno non gli adotta. Nel suo orfanotrofio si viveva in allegria e si cantava ogni giorno. E' li che conobbe il suo primo amico N. 
N era un tipo un po strano,anche i suoi capelli lo erano, tutti verdi raccolti in una coda. Un tipo abbastanza misterioso, ma a quanto pare con un talento naturale. N riusciva a capire i sentimenti di un pokémon. Così Touko e N diventarono ben presto amici, e insieme catturarono i loro primi pokémon. Era una sera molto fredda, quando Touko e N decisero di uscire di nascosto dall'orfanotrofio. Touko si limitava a seguire N, come un cagnolino impaurito segue il suo padrone. Dalla sua sacca uscì due pokéball, una per lei ed una per lui, uscì anche due dolcetti per pokémon che sistemò per terra. Sia lui che Touko si nascosero dietro dei cespugli dove attesero che dei pokemon abboccassero. Uno Snivy e un Oshawott iniziarono a mangiare, N fece segno di lanciare la pokéball e anche se Touko riteneva impossibile catturarli, la fortuana fu con loro. N lasciò libera scelta a Touko che scelse Snivy, quindi Oshawott andò ad N. Quando tornarono in orfanotrofio si aspettarono una bella sgridata che non tardò ad arrivare, ma poi tutti furono fieri di loro poichè erano i primi ad aver catturato un pokémon a soli 3 anni. Qualche giorno seguente sia lei che N vennero addotati da una signora molto gentile e iniziarono a vivere in una casa in campagna. All'inizio sembrava abitassero solo loro ma poi fecero la conoscenza di Touya che era della loro età e dall'ora iniziarono a giocare tutti e tre insieme. Ma poi qualcosa di brusco accadde ad N. Era un giorno come tutti gli altri tranne che quel giorno ci fu una burrascosa litigata tra i tre, ma N riappacificò tutti. Touka, ricorda solo che dopo di quella riappacificazione N venne bruciato tra le fiamme di una foresta vicina, e lei era incapace di aiutarlo. Dall'ora è stato ancora più difficile per Touka stabilire un amicizia, ma lei lo ha promesso. Ha promesso che sarebbe venuta a galla del mistero dei suoi genitori e di N, per fare ciò è disposta a tutto. Sconfiggere i 5 della legione, combattere contro chiunque le si ponga dinanzi e sacrificare la propria vita se necessario. 

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