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Autore: Winged Lion    14/08/2008    1 recensioni
E' anzitutto importante capire in che contesto si svolge ciò. Splinter Cell è noto per essere un videgioco di spionaggio. I libri sono meno conosciuti, i primi due però meritano veramente. Un uomo particolarmente solo a causa dell'occupazione in perenne conflitto interiore. Durante il secondo libro si fanno riferimenti abbastanza comprensibili per l'epoca in cui è ambientanto. "Lo tsunami di quasi un anno e mezzo fa" che è accaduto a Dicembre 2004 implica che il libro, quando Fisher è in ospedale militare sia ambientato verso metà 2006. Avendo un fisico robusto, Fisher si è ripreso dopo qualche mese, quindi questo racconto è possibile ambientarlo tra gli inizi di Settembre 2006. La canzone è Oltre il vento e la sabbia degli Studio 3
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anna Grimsdóttír, Colonel Irving Lambert, Sam Fisher, Sarah Fisher
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Vorrei guardare
Oltre nuvole e cielo
Che ci guarda lassù
E ci viene a svegliare
Vorrei capire
Se esiste una fine
Oltre l'immaginario
Del mio sogno reale
Anche adesso che sei
Un diamante tra noi
Tu non puoi dimenticarti di me


Sono appena stato dimesso dall'ospedale militare. E sono felice che il colonnello Lambert abbia concesso a mia figlia di venire a farmi visita... Già. Mia figlia è ciò che di più caro mi è rimasto al mondo dopo la morte di Katia per mano di Ivan Putkin, uno degli uomini di The Shop, l’organizzazione criminale che ho sgominato in estremo oriente.
Il giorno in cui finalmente ho deciso di lasciarmi andare accadde esattamente ciò che temevo. La mia paura più profonda aveva preso forma: veder morire, ancora una volta, la donna che amo!


E vorrei guardare oltre
Oltre i muri di questa malinconia
Non c'è sole e non c'è ombra
C'è qualcosa di nuovo
Che mi guiderà
Oltre il vento e la sabbia di questa realtà
Dove adesso sei.


Non conosco bene le usanze ebraiche. Katia era israeliana (anche se non era ebrea) e come tale, è stata seppellita in un cimitero ebraico. Entro così nel cimitero. Varcato il cancello noto che ci sono alcune persone che toccano la lapide dei loro cari, altri sono rabbini presumo e si dondolano ad occhi chiusi in preghiera. In mano ho un mazzo di fiori… un classico. Non so nemmeno io perché li porto… forse per tradizione. Mi sono sempre chiesto cosa se ne fa un morto dei fiori. Beh non ha importanza… io ho perso la donna che amo.

Potrei chiamare
Anche le anime stanche
Di una vita che a volte
Non sa dare risposta
Fare capire
Che si vive d'amore
Senza essere soli
Si diventa più veri
Ma non riesco a parlare
Perché sento svanire
Tutto questo calore che dai.


Intravedo la lapide di Katia e mi ci avvicino. Un secondo prima di porgere i fiori vicino alla lapide i mi accorgo che il cielo è nuvoloso e che inizia a piovere. In quel momento sento dei passi. Giro la testa. Sono il colonnello Lambert e Anna Grimsdòttir, analista informatico di Third Echelon. La pioggia comincia a farsi più intensa ed Anna apre l’ombrello mentre Lambert si accende una sigaretta. «Fisher. Lo so che è dura, ma devi farti forza. Sai che le missioni…» Lo interrompo. «lo so le missioni sono dure e dopotutto questo è il mio lavoro».
Il mio lavoro. È questo il problema. Io ho davvero paura che i miei cari ci rimettano la pelle a causa del mio lavoro. Quasi a più di un anno e mezzo fa stava per succedere a mia figlia in Israele con quel tale di nome Eli.


E vorrei guardare oltre
Oltre i muri di questa malinconia
Non c'è sole e non c'è ombra
C'è qualcosa di nuovo
Che mi guiderà
Oltre il vento e la sabbia di questa realtà


Ad un certo punto Grim si rivolge a me. «Sam stai piangendo?»
«No. È solo la pioggia». Rispondo. Ma non è così. Già sembra strano a dirsi, ma io, Sam Fisher, il primo agente Splinter Cell, che viene ritenuto il migliore sta piangendo. Non voglio però Lambert e la Grim se ne accorgano. Mi asciugo il viso, tuttavia penso se ne siano accorti. Non importa. In fin dei conti sono un fottuto e normale essere umano con i normali, fottuti sentimenti di un essere umano. No? Pazienza Sam. La vita va avanti. Ho fatto ciò che in pochi sarebbero riusciti a fare. Vendicare l’amata sgominando pure l’organizzazione criminale The Shop, nonché col diretto responsabile. Tuttavia ciò non può riportare Katia in vita.



Dove adesso sei
Potrei cercarti anche in un sogno
Che non c'è
Ma poi mi accorgo che sei sempre
Qui con me
Perché ogni cosa è fatta di te … di te
Oltre il vento e la sabbia di questa realtà.


E vorrei guardare
Oltre i muri di questa malinconia
Non c'è sole e non c'è ombra
C'è qualcosa di nuovo
Che mi guiderà
Oltre il vento e la sabbia di questa realtà
Dove adesso sei.


Pian piano, la pioggia comincia a diminuire e qualche raggio di sole inizia a scorgere dalle nubi. Mi avvio verso l’uscita del cimitero ebraico accompagnato da Lambert e dalla Grim.
Esco dal cancello. Vedo mia figlia. Sarah mi ha aspettato. E la vedo correre verso di me.
«Papà.» dice, mentre mi abbraccia molto felicemente. Sì. Mi abbraccia felicemente tutto ciò che mi è rimasto.
Saluto così Lambert e la Grim.
Sarah e io iniziamo a passeggiare… e mi suona strano. era da parecchio tempo che non facevo una normale passeggiata padre e figlia. C’imbattiamo in un’agenzia di viaggi. Sarah nota una locandina per le Hawaii
«oh papà perché non ci andiamo?».
«D’accordo. ». Non ci penso due volte e vado dentro a prenotare. Finché mi è concesso ancora qualche istante di felicità lo sfrutto… e me ne torno a Towson nel tramonto mentre mia figlia è appoggiata al mi braccio destro.
  
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